proposto e tradotto da Silverio Lamonica
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Ogni tanto un piccolo omaggio ai cugini di Ventotene…
Dal blog di Annie – Tripadvisor – The Island Bakery of Ventotene – del 24 agosto 2014
http://www.annesitaly.com/blog/island-bakery-ventotene/
“Sono nati qui, tutti e tre i miei figli”. Rispose Antonio ( Tonino) Aiello con un sorriso malizioso, quando gli chiesi da quanto tempo le figlie Francesca e Teresa – che servivano al banco i clienti – lavoravano qui a Ventotene nella sua panetteria. Aperta nel 1953 da suo padre Gioacchino, Antonio – all’età di 11 anni – iniziò ad aiutare suo papà nella cottura del pane, delle pizze e dei taralli. I tre panettieri – tra cui suo figlio Gioacchino – portano avanti le tradizioni del forno-panetteria degli Aiello, iniziando a lavorare alle due di notte. “Ma cominciavamo anche prima – spiegò Tonino – perché non avendo i macchinari, impastavamo tutto a mano”. Sull’isola di Ventotene l’elettricità arrivò pochi anni dopo l’apertura del forno.
…E questo sono io, Antonio, di fronte alla panetteria, agli inizi del 2000, con lo sfilatino più lungo che abbiamo mai cotto
Teresa Aiello lavora con la sorella Francesca dietro al bancone
Francesca Aiello regge uno dei prodotti preferiti appena sfornato: una torta di mandorle
“ Ma quando dormite?” Chiesi. “Nel tardo pomeriggio” Fu la risposta. Ciò significa che con tutta probabilità il giovane Tonino raramente ha tempo per bagnarsi nel mare d’acquamarina di Ventotene coi suoi amici. Oggi i giovani vacanzieri, mentre vanno in una delle spiagge di Ventotene o preferibilmente sulle rocce affioranti dalle acque smeraldine che si affacciano sulle insenature dell’isola, sostano alla panetteria Aiello per acquistare la colazione avvolta in una carta marrone, da portar via.
Tiella di scarola, detta anche Pizza Scarola
Giovani romani, pronti ad andare in spiaggia, con le prelibatezze del Forno Aiello
Forno Aiello a Ventotene, fin dal 1953
Tonino Aiello serve i suoi clienti vacanzieri
Ventotene, l’isola della beatitudine
Stamane Francesca ha servito un gruppo di ragazzi romani un po’ caciaroni, in costume da bagno e asciugamani in spalla, con maschere e respiratori che spuntavano dalle loro borse da mare, mentre decidevano quale spuntino fare: pizza con melenzane grigliate, un’altra con patate a fette e la tiella alla scarola (una focaccia imbottita con scarola cotta a vapore, capperi isolani e olive). Francesca ha incartato pure un paio di frittatine, arancini, croquette di patate e, con prosciutto e mozzarella, ha imbottito i loro calzoni. Avevano appena sfornato le polpette di melenzane.
La romana Nunzia, quando è sull’isola, non si fa mai mancare la pizza da Aiello
Alcune specialità della panetteria Aiello
Varietà di spuntini allettanti al forno di Aiello
Un freezer pieno di torte gelato
Tentazioni di pasticceria al forno di Aiello
Subito dopo che i ragazzi sono usciti dalla panetteria, il figlio di Tonino, Giacchino (che, come si usa in Italia, ha rinnovato il nome del nonno, fondatore del Forno) ha sfornato altri vassoi di pizza fumante, ma il gruppo dei ragazzi romani aveva abbastanza cibo per la loro piacevole giornata al mare.
Avrebbero dovuto fare un sacco di nuotate e immersioni per smaltire tutta quella roba.
Pizza con pomodorini, mozzarella e origano isolano