Ambiente e Natura

Isole Ponziane e Isole Pontine

 di Tonino Impagliazzo

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Pier Giacomo Sottoriva  con chiarezza e garbo esprime  il proprio convincimento sul nome da assegnare al gruppo delle Isole del Lazio (Ponza Racconta il 24 sett. 2019) e conclude che ciascun “Municipio” può caratterizzare la propria valenza storica riconoscendo per le isole di Ponza, Palmarola, Zannone e Gavi il nome di isole Ponziane mentre con il termine di “isole Pontine” deve comprendersi  il gruppo delle “isole Ponziane e di Ventotene”.
Il suo intervento sull’onomastica delle Isole mi trova d’accordo perché una terminologia utilizzata in un determinato periodo storico non sempre è in grado di  rendere omaggio ad una identità storico-culturale e topografica che dura da circa 80 anni. La bonifica “dell’Agro Pontino”, la nascita della Provincia di Latina e della Regione Lazio, hanno segnato per queste Isole una “nuova consapevolezza dei territori”, elevando  specifici luoghi e simboli a rilevanza Europea (casa dell’Europa) ed internazionale.
Il tentativo di voler rimodulare una vecchia terminologia (Isole Ponziane) seppur storicamente esistita, non restituisce quella “pari dignità” che la storia più recente ha assegnato  a ciascuna isola. Non è pensabile che qualcuno decida di modificare la terminologia di un “Arcipelago” senza il consenso ampio dei cittadini di ciascuna di esse, della Comunità Provinciale e della Regione Lazio. Se per alcuni appare giusto riprendersi il ruolo storiografico di antica appartenenza, a nessuno è dato interferire sulla richiesta e sulla proposta di una diversa denominazione.
Piuttosto se questa iniziativa coinvolge più sfere e territori diversi, è opportuno ottenere una condivisione dei cittadini e degli organismi intermedi provinciali, regionali e comunali. La Giunta comunale di Ventotene (sindaco Beniamino Verde) circa trenta anni orsono, si espresse in modo contrario sull’uso dell’aggettivo “Ponziano”, perché avrebbe oscurato l’isola di Ventotene assorbendola, mentre era giusto chiamarle “isole Pontine”.
Lo Statuto della Regione Lazio, nella sua stesura originale e nella recente fase di aggiornamento (2007/2008), ha confermano la denominazione di “Territorio delle Isole Pontine” e all’art. 3 dello Statuto, ispirandosi ai principi contenuti nel  “Manifesto di Ventotene” per un’Europa libera e unita, ha indicato l’integrazione Europea come valore fondamentale della propria identità.
Gli Istituti geografici Civili e Militari della Marina, dell’Esercito e dell’Aeronautica, indicano il gruppo delle isole della Regione Lazio come – gruppo delle “Isole Pontine”.
La Regione Lazio, con lettera dell’Assessore al Turismo, On. Ranucci Raffaele, anno 2007, ha ribadito con determinazione e fermezza che le isole dovevano essere denominate “Isole Pontine” e considerate turisticamente “gruppo delle Isole Pontine”,  ad ogni effetto.
Non può essere dimenticato, altresì, che l’E.P.T. di Latina  per circa 70 (settanta) anni ha promosso e valorizzato con questo nome il territorio delle “Isole Pontine”, con la pubblicazione di opuscoli, libri, rassegne, video, fiere, manifestazioni ed altro producendo un brand turistico rilevante.
Obiettivo primario del presente intervento, cari amici di Ponza, è quello di rafforzare l’unità dei  valori e le eccellenze  che appartengono  al territorio di entrambe le isole” e giammai  ghettizzare una di esse  a ruoli subalterni.
Mi auguro che rimanga sempre tra noi un dibattito sereno nel rispetto della diversità dei ruoli e della pari dignità di ciascuna isola  e  di appartenenza all’Agro Pontinium .

 

Aggiungo sull’argomento una breve nota storico-topografica del Prof. Giovanni Maria de Rossi (1) che fa risalire l’uso di pontino per l’arcipelago delle isole del Lazio ad epoca ben anteriore all’ultimo ottantennio.

“L’ambito topografico nel quale sono inserite le due isole di Ponza e di Ventotene ebbe, a partire dalla metà del IV secolo a.C., la definizione di Ager pomptinus, desunta dal nome di Suessa Pometia, importante baluardo volsco strappato dai Romani insieme a gran parte dell’area dell’attuale Lazio meridionale, isole comprese, tanto che queste ultime vengono ricordate, prima della conquista romana, come volsche.

Da questo momento l’arcipelago entrerà, dal punto di vista giuridico e amministrativo, a far parte dell’Ager pomptinus, con inserimento automatico nella tribù pontina.

La vita delle singole unità isolane seguì uno sviluppo diversificato: Ponza divenne, alla fine del IV sec. a. C., colonia mentre le altre fungevano, tutt’al più, come “territorio” della colonia. Questa forte diversificazione, accentuata dal naturale valore strategico di Ponza che, militarmente, era anche fornita di una piccola base navale, vero e proprio caposaldo marittimo in quel tratto di Tirreno, porterà, alla lunga, l’isola maggiore a prevalere ufficialmente sulle altre unità , per cui il “territorio” dell ‘ arcipelago viene sintetizzato dalle fonti (Liv. IX, 28) con il solo nome Pontia, Pontiae e Pontia s al plurale, a indicare l’ intero microcosmo isolano.

Come noto, nellepoca imperiale i nomi delle due isole principali vengono distinti e, eccezionalmente Ventotene, per il suo ruolo ufficiale di luogo d’esilio imperiale, prevale, nelle citazioni delle fonti, rispetto a Ponza, che pure era inserita nel Demanio statale: ma fu solo una meteora.

Nei secoli successi vi è la già ricordata naturale valenza e la conferma del predominio giuridico – amministrativo di Ponza che prevarranno, per cui le isole saranno spesso chiamate Ponziane o Ponzie proprio in relazione alla più importante unità dell’arcipelago e senza alcun rapporto con l’entroterra costiero di riferimento.

Con lunità dItalia le cose cambiarono: da un lato cominciò a delinearsi un’ autonomia giuridico­-amministrativa delle due principali isole e dall’altro prese sempre più piede il richiamo unitario al territorio di appartenenza.

Ciò porterà ad un accorpamento onomastico dell’arcipelago che farà riferimento alla comune radice storica pomptina, recepita correttamente negli anni ’30 del secolo scorso, prescindendo dalla opinabile valenza ideologica che era stata alla base della scelta, e utilizzata anche per il rinnovato “agro pontino”, erede diretto dell’ager pomptinus, ora più che mai inteso come naturale territorio costiero di riferimento delle isole che su di esso si affacciavano.”

(1) Giovanni Maria de Rossi è stato professore di Topografia di Roma e dell’Italia Antica presso l’Università di Salerno.
Ha partecipato e diretto diversi scavi archeologici nel Lazio e in altre regioni. E’ autore di diverse pubblicazioni che spaziano dall’arte, all’architettura e all’archeologia.

 

NdR: sulla questione della dizione da attribuire all’arcipelago delle isole del Lazio leggi anche Isole Ponziane o Isole Pontine?  di Alessandro Romano, pubblicato il 25 settembre 2019 all’indomani dell’articolo di Pier Giacomo Sottoriva (link riportato a inizio articolo -NdR).

 

dal commento di Tonino Impagliazzo (cfr.) in f.to pdf stralcio Art. 1 – dello Statuto della Provincia di Latina (1)

 

2 Comments

2 Comments

  1. Alessandro Romano

    4 Novembre 2019 at 10:35

    Avendo già trattato abbondantemente l’argomento, articolando le ragioni storiche ed amministrative che, per correttezza giuridica, prevalgono su quelle sentimentali e campanilistiche, vorrei solo meglio esplicitare quanto ho scritto nel mio articolo del 25 settembre 2019, quando affermo che la questione anche di recente ha “generato problemi più che culturali, amministrativi”.
    Anche se non convinto che il termine “ponziano” potesse arrecare offesa o svilimento alla componente ventotenese, all’atto della fondazione della Protezione Civile isolana nell’estate del 2017, il nome prescelto fu Protezione Civile Isole Pontine. Purtroppo i primi problemi si ebbero all’Agenzia delle Entrate, all’atto della registrazione dello Statuto, dove non riuscivano ad estrarre la località geografica. Tuttavia, dopo non poche difficoltà, l’ostacolo burocratico fu superato con una nota del Rappresentante legale dove, sotto la propria responsabilità dichiarava che per “pontine” si intendeva “ponziane”. I veri guai arrivarono successivamente, all’atto della registrazione nel Registro Regionale delle Associazioni dove, avendo la necessità giuridica di collocare territorialmente l’organismo di volontariato di P.C., ci siamo visti recapitare una nota di sospensione dell’iter con la seguente motivazione: “Non essendo la definizione Isole Pontine tra le località italiane censite nella regione Lazio (…) Si resta in attesa di rettifica e/o implementazione per la definizione della registrazione. ”. Ciò comportò la ridefinizione sia dell’Atto costitutivo che dello Statuto, dovendo sostituire “pontine” in “ponziane”, con una perdita di tempo e di risorse. “Protezione Civile Isole Ponziane” che, ad oggi, conta 39 iscritti, di cui 14 di Ventotene. Pertanto, quanto l’amico Tonino espone in buona fede circa “la stesura originale (probabilmente non definitiva) dello Statuto della Regione Lazio”, non trova riscontro negli atti amministrativi dove, di fatto e giustamente, non viene riconosciuto il termine di “isole pontine”.
    Alessandro Romano

  2. Tonino Impagliazzo

    5 Novembre 2019 at 19:04

    il mio piccolo intervento, caro Alessandro, sul tema delle “Isole” non è dettato né da sentimentalismo, né da campanilismo perché il mio unico obiettivo è stato e rimane unicamente quello di associare valori e risorse comuni e non cercare sotterfugi e divisioni fuorvianti e pretestuose. Non è questa, a mio parere, la strada giusta per far digerire agli abitanti di Ventotene un problema di “onomastica” non più in uso per l’Arcipelago.
    Inoltre vorrei precisarti che, per poter offrire un commento calibrato e compiuto alla questione amm.va da te sollevata, è necessario acquisire ulteriori elementi valutativi ed un dettaglio più completo degli elementi che non vengono riportati.
    Carissimo Alessandro, il contributo che ciascuno di noi deve offrire quotidianamente ai territori di appartenenza deve essere saggio e sereno, in modo da paragonarsi ad una “leva “ che ogni giorno possa stimolare i temi dell’accoglienza, dell’offerta turistica, della cultura e della storia dei luoghi.
    Per dare maggiore forza all’argomento, riporto l’art.1 e l’art. 4 dello Statuto della Provincia di Latina (aprile e maggio.2015), che così recitano:
    – art. 1- “La Provincia di Latina estende il suo territorio dall’Agro Pontino sino a… Comprende la isole di Ponza ,Ventotene e Santo Stefano;
    – art. 4 – “Il suo territorio costituisce un unicum a livello di habitat naturale… e coste di rara bellezza che guardano alle “isole pontine”, autentiche perle sotto il profilo naturalistico. (all. pdf in calce all’articolo – ndr)

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