riceviamo in redazione e pubblichiamo (*)
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Tutto è passato, così lentamente, così in fretta. Ti ritrovi a osservarli protettivo teneramente alle spalle, mentre un po’ restii, un po’ titubanti, nella piazzetta della chiesa si avviano all’ingresso dell’asilo “Ciro Piro”. Non sono molto convinti di entrare, non bisognava svegliarli così presto, sarebbe stato meglio lasciarli ancora un poco a dormire al caldo delle culle; dovrei difenderli dalle leggi e dal comportamento dei grandi che in così tenera età coinvolgono e sacrificano pure loro.
Francesco, Eleonora, Marco, Dario, Flaminia, Matteo, Sabrina e Fiorella. Ora essi sono Ponza, sono l’isola, sono il vento il sole e la pioggia, sono il gabbiano, le corse sulla spiaggia e lo scoglio in mezzo al mare. Quanto coraggio!
La maestra Martina e la signora Anna che vigila dall’uscio della piccola cucina. Quanto amore e quanto affetto in quegli sguardi ricambiati; c’è sicurezza e mai occhi smarriti. Sono solo otto bambini, dieci con i due Angeli Custodi. Quanta forza! Vivere su questo piccolo lembo di terra e fare asilo in silenzio con tanta umiltà e pochi mezzi!
Allora sull’isola c’è ancora vita! È inverno e si tenta di resistere alla tentazione di andar via. Bisogna guardare negli occhi di quei piccoli per capire… il resto è tutto marginale
Un nonno
(*) L’Autore chiede di restare anonimo, ma è conosciuto dalla Redazione