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La Cnn ha dedicato un lungo reportage su Zannone, isola settentrionale dell’arcipelago pontino, nonché parte integrante del Parco del Circeo. Sull’onda delle preoccupazioni degli operatori della riserva, il servizio (realizzato nel 2017 e ora riproposto) gettava luce su una misteriosa villa disabitata, ridotta quasi a rudere. L’emittente statunitense rispolvera i retroscena celati dietro a quelle mura. La struttura, di proprietà statale, veniva affittata nel periodo estivo degli anni ’60 dai coniugi Casati Stampa, aristocratici e assidui frequentatori di jet set. Col tempo la coppia cominciò ad indire festini mascherati a tinte erotiche, tra giochi voyeuristici e triangoli amorosi. Dinamiche che sfociarono in una vera tragedia: nell’agosto del 1970 Camillo Casati Stampa scoprì una relazione segreta tra la moglie Anna Fallarino e il venticinquenne missino Massimo Minorenti. Di ritorno da una battuta di caccia, l’uomo uccise i due nel salotto della propria abitazione romana, in via Puccini, per poi suicidarsi.
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Biagio Vitiello
2 Ottobre 2019 at 09:56
Sono sconcertato dell’articolo e del video comparsi sui giornali e ripresi dal sito, in quanto vengono ripetuti e dati per certi una quantità di luoghi comuni e fake news (che io chiamo cavolate).
Ancora una volta non si dice la verità su Zannone, dove io ho vissuto nell’infanzia in quanto mio padre era reggente al faro di Caponegro. Al tempo non ho mai sentito delle orge di cui si parla. Tengo a precisare (ancora una volta) che l’isola era in affitto da una società chiamata “La Faggiana” (come il nome di una barca che portava i viveri e il personale a quel faro).
La documentazione di quanto asserisco si trova al Parco del Ticino, dove la stessa società aveva un’altra riserva di caccia. Questa società era composta soprattutto da nobili lombardi; il Casati era uno dei tanti soci. Io ricordo con piacere il signor Mosca (conte di una casata lombarda) che si intratteneva a parlare di pesca con mio padre e a me regalava sempre del cioccolato.