proposta da Silverio Lamonica
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Intendo omaggiare la gente di mare ponzese con un componimento poetico di John Masefield (1878 – 1967) scrittore e poeta inglese, il quale trascorse un certo periodo della sua vita come marinaio, su diverse navi.
Per cui, il titolo “Sea Fever” (Febbre marina) accomuna nell’immensa passione per il mare, il poeta britannico, i nostri pescatori e marinai isolani e tutti gli appassionati del mare.
Sea Fever
by John Masefield
I must go down to the seas again, to the lonely sea and the sky,
And all I ask is a tall ship and a star to steer her by;
And the wheel’s kick and the wind’s song and the white sail’s shaking,
And a grey mist on the sea’s face, and a grey dawn breaking.
I must go down to the seas again, for the call of the running tide
Is a wild call and a clear call that may not be denied;
And all I ask is a windy day with the white clouds flying,
And the flung spray and the blown spume, and the sea-gulls crying.
I must go down to the seas again, to the vagrant gypsy life,
To the gull’s way and the whale’s way where the wind’s like a whetted knife;
And all I ask is a merry yarn from a laughing fellow-rover,
And quiet sleep and a sweet dream when the long trick’s over.
Qui di seguito, la mia versione in italiano:
Febbre marina
Devo andare ancora per mare; tra il mare solitario ed il cielo
e quel che io chiedo è una nave imponente e una stella a sua guida ,
il calcio del timone, il canto del vento e il tremolio della vela,
e una nebbia bigia sul volto del mare, nel grigiore dell’alba.
Devo andare ancora per mare, per il richiamo dell’onda che rapida avanza,
selvaggio è il richiamo, chiaro è il richiamo, cui sottrarti non puoi;
e quel che io chiedo è una giornata ventosa, col volo di candide nubi ,
e della spuma lo spruzzo violento che esplode, nel pianto dei gabbiani.
Devo andare ancora per mare, vagabonda vita gitana,
del gabbiano seguendo la via, della balena dietro la scia,
nella lama tagliente del vento;
e quel che io chiedo è d’un gaio compagno di viaggio il buffo racconto
e un sonno tranquillo con un sogno assai dolce,
quando il lungo mio turno al timone è finito.
Da YouTube, la versione inglese, recitata dal poeta)
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vincenzo
23 Settembre 2019 at 10:25
Noto che l’amico Silverio Lamonica abbia ripreso a collaborare con Ponzaracconta.
Ricordo che la rottura tra Ponzaracconta e Silverio nacque intorno alle questioni che riguardavano il Museo. Pertanto devo pensare che quei dissidi siano rientrati o quantomeno chiariti. Mi fa piacere. Spero solo che questa rinnovata collaborazione tra Ponzaracconta (redazione), Ponzaracconta (amministratori) e delegato al museo, possa al più presto portare all’apertura del nostro Museo.