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Dalla finestra aperta giungeva fastidioso il martellare – picchiettare – battere – incessante degli operai. Le due e mezza di un pomeriggio di scirocco.
L’anziana signora della casa vicina già si era affacciata per chiedere, a voce stesa – Scusate – se fossero intenzionati a far cadere anche la parete di casa visto che balla e vibra, si muove… ed è casa sua!
La smerigliatrice spandeva nell’aria una leggera polvere rossastra. Tutti intenti a muoversi sotto l’occhio vigile e severo del padrone dei lavori, il pagatore.
Voci mescolate e indistinte orchestravano l’Opera sul tetto.
Il trapano partì coprendo tutto. Battere, tagliare, perforare sopra un coro di parole del fare: fai, facciamo, ma questo manco se ne va, una birra per te, una sigaretta per me, uno sguardo al cielo, una nella finestra della giovane vicina.
Qualche goccia di pioggia nell’aria sporca. Bisogna ritirare il bucato.
Il vento muove fra le case… le sue vele sulle case sono mille lenzuola.
– Interrompiamo la trasmissione del rumore… – annuncia la radio nella mia mente.
Parte la musica, galleggia e se ne va. Chiudo la finestra e cercherò di scoprire quale stella sei.
E la nave che fa ritorno all’isola non ci farà dormire.
Tutto questo, insieme alla luna, ne: La sera dei miracoli, di Lucio Dalla
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La sera dei miracoli
È la sera dei miracoli fai attenzione
Qualcuno nei vicoli di Roma
Con la bocca fa a pezzi una canzone
È la sera dei cani che parlano tra di loro
Della luna che sta per cadere
E la gente corre nelle piazze per andare a vedere
Questa sera così dolce che si potrebbe bere
Da passare in centomila in uno stadio
Una sera così strana e profonda che lo dice anche la radio
Anzi la manda in onda
Tanto nera da sporcare le lenzuola
È l’ora dei miracoli che mi confonde
Mi sembra di sentire il rumore di una nave sulle onde
Si muove la città
Con le piazze e i giardini e la gente nei bar
Galleggia e se ne va
Anche senza corrente camminerà
Ma questa sera vola
Le sue vele sulle case sono mille lenzuola
Ci sono anche i delinquenti
Non bisogna avere paura ma stare un poco attenti
A due a due gli innamorati
Sciolgono le vele come i pirati
E in mezzo a questo mare
Cercherò di scoprire quale stella sei
Perché mi perderei
Se dovessi capire che stanotte non ci sei
È la notte dei miracoli fai attenzione
Qualcuno nei vicoli di Roma
Ha scritto una canzone
Lontano una luce diventa sempre più grande
Nella notte che sta per finire
E la nave che fa ritorno
Per portarci a dormire
Nota
Le foto che corredano l’articolo sono entrambe dell’Autrice del testo