di Francesco De Luca
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Ci vedremo ancora? No, non ci vedremo più. Caro Antonio.
La vita ha l’assolutezza dell’unicità.
Sulla nave che bestemmiava impudica alle onde indecenti
noi aggrappati alle poltroncine,
silenziosi come chi patisce, e insensibili,
col desiderio di casa, di mamma.
Gli occhi si incrociavano
e parlavamo muti.
Occhi di ragazzi tolti agli affetti.
E i tuoi li ho visti sempre più tristi
e stanchi.
Per le bordate che gli eventi ti infierivano.
Amico impalpabile.
Non verrai più.
I nostri occhi non si parleranno più.
E il liquore della vita si palesa sempre più amaro.
Salmastro, come quelle onde che ci oltraggiarono allora,
a noi, desiderosi di casa, di mamma.
La tua, infine, è con te.
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