di Sandro Vitiello
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I recenti avvenimenti atmosferici che hanno colpito l’Italia la settimana scorsa sono passati pure da Ponza, ovviamente.
Poco o tanto quasi tutte le famiglie hanno subito danni.
L’elenco sarebbe lunghissimo e ognuno ha dovuto armarsi di santa pazienza per rimettere in ordine le case, le strade e i terreni.
Oltre a dover riacquistare beni andati distrutti con la pioggia e il vento.
Alcune opere avranno comunque bisogno di tempo e risorse importanti per tornare alla funzione originaria.
Insieme a tutto questo c’è stato anche il grave smottamento che ha portato alla chiusura della stradina che porta alla “Torretta” giù alle piscine naturali.
Insomma una brutta botta.
Sappiamo anche di gravi smottamenti di terreno e parracine al Fieno e agli Scotti.
Altre zone si stanno aggiungendo all’elenco.
Particolarmente colpita è l’azienda “Antiche cantine Migliaccio” che proprio quest’anno festeggia il suo primo “tre bicchieri” sulla prestigiosa guida eno-gastronomica del ”Gambero Rosso” con il Fieno di Ponza bianco 2017.
In situazioni come quella che si è verificata a Ponza per fortuna c’è il concorso dell’ente pubblico che, in parte, aiuta quanti hanno subito questi eventi.
Bisogna però essere dei professionisti che si occupano del lavoro della terra.
Sono beneficiati dai contributi le aziende agricole, i coltivatori diretti e quanti hanno una contribuzione previdenziale aperta, legata al mondo agricolo.
I moduli da compilare per accedere a questi contributi sono reperibili presso l’ADA (Area decentrata Agricoltura della regione Lazio) di Latina. Si possono richiedere anche tramite mail o per telefono.
Una volta compilati vanno consegnati agli uffici del Comune di Ponza che provvederà ad inviarli all’ADA.
E’ opportuno però muoversi per tempo.
Queste pratiche vanno presentate entro pochissimi giorni, pena l’impossibilità a partecipare ai contributi.
Oltre a queste pratiche, prettamente legate al mondo agricolo, il Comune di Ponza sta cercando soluzioni straordinarie per poter fronteggiare in maniera più rapida e con contributi speciali, messi a disposizione dalla regione o da altri enti, le difficoltà create dal maltempo.
Notizie dei danni in località Fieno sono stati riportati stamane in Rassegna Stampa:
Da h24notizie.com dell’8 novembre: Maltempo, una frana distrugge gli antichi vigneti del Fieno
Una frana causata dal maltempo che nei giorni scorsi ha flagellato anche Ponza ha distrutto i vigneti settecenteschi di Punta Fieno.
Anche la Repubblica riporta stamane la notizia:
Maltempo a Ponza, frana distrugge i vigneti borbonici del ‘700
Lo smottamento ha sradicato anche ulivi e piante secolari: un danno non solo economico ma anche paesaggistico e culturale
di Clemente Pistilli – 08 Novembre, 2018
Distrutti gli antichi vigneti borbonici. Il maltempo dei giorni scorsi ha provocato a Ponza una frana, che ha travolto i muri a secco con cui fin dal 1700 i contadini hanno realizzato dei terrazzamenti in località Punta Fieno e danneggiato pesantemente molte viti nella zona, quelle piantate dai coloni provenienti da Ischia quando, dopo il 1734, Carlo di Borbone colonizzò l’arcipelago pontino. Un danno enorme dal punto di vista economico, ma soprattutto paesaggistico e culturale.
La valanga di fango e massi riversatasi a valle ha sradicato viti, ulivi e piante secolari di lauro e melograno, colpendo soprattutto i terreni delle Antiche Cantine Migliaccio, di uno dei più anziani contadini dell’isola e del poeta Antonio De Luca. “Un disastro”, assicura De Luca, uno di quelli che ancora mantengono vivi gli antichissimi riti della vendemmia. “Domani ci recheremo sull’isola, ma i nostri contadini ci hanno informato dei molti danni causati dalla frana.
Sono crollati i muri a secco a monte della nostra proprietà, su terreni abbandonati, e ostruite anche le vie naturali di scolo si è verificato lo smottamento”, precisano i gestori delle Antiche Cantine Migliaccio. Una ferita profonda in particolare per quanto riguarda i vitigni antichi di Biancolella, da cui si produce il bianco di Ponza, coltivati su terrazzamenti a picco sul mare, di fronte a Palmarola e in una zona incontaminata, difficile da raggiungere sia da terra che da mare, dove a dominare sono soltanto i falchi pellegrini.
Il maltempo, però, a Ponza non ha causato danni soltanto al Fieno. Altre due frane, su un’isola dove tali fenomeni sono tristemente noti, si sono infatti verificate anche nella zona della Torretta e delle Piscine Naturali, costringendo il sindaco Francesco Ferraiuolo ad emettere un’ordinanza che vieta l’accesso al sentiero che conduce dal Villaggio dei Pescatori al mare e alle zone limitrofe, frequentate soprattutto nel periodo estivo.
Nonostante le recenti frane, proprio in questi giorni il consiglio comunale ha comunque deciso di chiedere alla Regione Lazio e all’Autorità di Bacino di rivedere il Piano di assetto idrogeologico, che attualmente considera come pericoloso il 97% della costa di Ponza, bloccando nuove edificazioni e impedendo che in quelle aree vengano svolte attività balneari. Il Comune punta a far allentare in alcune zone i vincoli, specificando che i divieti hanno “creato un danno potenziale all’isola pari a quasi quello di un terremoto”.
Aggiornamento del 10 novembre
Queste foto, scattate da Rossano Di Loreto, ci mostrano parte dei danni provocati dal maltempo al Fieno:
Sandro Vitiello
9 Novembre 2018 at 23:27
E’ opportuno precisare che quanto è successo a Cala Feola nei pressi della Torretta è un disastro annunciato.
Nel 2011, dopo la triste vicenda di Ventotene in cui morirono due ragazze a Cala Rossano, la regione Lazio mise a disposizione dei contributi per le sue isole per poter mettere in sicurezza alcune zone critiche di Ponza e Ventotene.
Il commissario prefettizio, che in quel periodo era alla guida della nostra isola, indicò quattro punti fondamentali sul quale intervenire: Frontone, il cimitero, l’area del tunnel di Chiaia di Luna e le piscine naturali.
Nello specifico il sentiero che passa dalla Torretta.
Ad oggi, fondi stanziati, siamo ancora alla fase di appalto delle opere.
Chi per conto della regione Lazio si deve occupare di queste cose è anche fortemente impegnato nella vicenda del terremoto che ha colpito tanti comuni del Lazio.
Scarso personale e priorità verso quanti aspettano un tetto fa sì che ad oggi non c’è nessuna certezza sui tempi di intervento.
La Redazione
10 Novembre 2018 at 06:28
In fondo all’articolo sono state aggiunte due foto scattate da Rossano Di Loreto (a cura della Redazione)