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Ci siamo lasciati lo scorso mese di novembre per commentare il traguardo degli ottomila articoli. E oggi, con una cadenza diventata ormai fisiologica ci ritroviamo per fare il punto sul movimentato percorso (guai se fosse diversamente) del nostro sito.
Voltandomi a considerare quanto scritto in quella circostanza provo un po’ di rammarico per lo spirito che ci/mi animava in quel periodo. Eravamo a pochi mesi dal cambio di rotta dell’Amministrazione comunale, con un’estate piena di inevitabili novità e incertezze appena alle spalle, ma pieni di fiducia e di speranza.
Ponzaracconta registrava, come continua a fare, testimonianze, racconti, critiche, commenti, iniziative, manifestazioni, nella convinzione che la sua mission sia, come sottolineava all’epoca il nostro Sandro Russo per gli “oltre-8000”, quella di continuare “a scuotere le persone, a proporre un allargamento della visuale e a conoscere meglio oltre le apparenze, prima che sia troppo tardi, perché i segni prodromici di una involuzione della vita associativa sono tutti presenti… “.
Nel corso dei mesi trascorsi la situazione, vuoi in ambito internazionale che nazionale, è peggiorata. E la nostra isola più o meno indirettamente ne risente, mentre il caratteristico torpore ponzese continua a produrre i suoi danni. Qualcuno ogni tanto lancia un allarme, un segnale, prova ad alzare la testa… ma poi nulla si muove e nulla cambia. Dopo aver traguardato le vette degli 8000, che come ci ha ricordato in quell’occasione Franco Zecca “designano le quattordici montagne più alte del mondo“, oggi questi novemila quasi ci disorientano, forse perché, comunque tenaci e ottimisti, ci sentiamo già proiettati verso quota 10.000, cifra tonda e perfetta.
In questi ultimi mesi abbiamo seguito da vicino l’operato dell’Amministrazione comunale, registrandone l’operato e valutandone le difficoltà, originate soprattutto dal rapporto con la minoranza, improntato sovente all’offesa e al turpiloquio. Giocoforza, visto il peso sempre più grande acquisito dai social, lo scontro si traferisce poi su quel terreno, straripando. Ed è su quello stesso ring che si configura l’attacco nei nostri confronti.
Personalmente, e come ho avuto modo di dire in altre occasioni, non frequento quel pianeta ma so che gli accenti e i modi sono sempre più esacerbati e violenti. Per quanto ci riguarda, continueremo a camminare per la nostra strada, orgogliosi di essere diversi dagli altri, grazie al contributo di quanti ci seguono e ci onorano con la loro firma e con gli argomenti che propongono, sempre, e ci piace sottolinearlo, di un certo livello e interesse.
Ogni volta che aggiungiamo mille articoli al nostro bagaglio di pagine web ci piace ricordare i soci fondatori del sito, quanti nel tempo vi hanno collaborato, anche se oggi per motivi diversi non lo fanno più, e naturalmente tutti i nostri redattori, con una menzione particolare per Enzo Di Fazio e Sandro Russo, caporedattore, che fanno quotidianamente il “lavoro più sporco”, cioè quello ingrato e faticoso di confezionare le pagine, e di stare “appresso” a tutti noi, molti dei quali hanno con la tecnologia un rapporto a dir poco “problematico”.
In queste occasioni ricordiamo di solito anche la presentazione ufficiale di Ponzaracconta in un teatro di Latina nel lontano febbraio 2011, quasi otto anni fa. Oggi lo faccio per un motivo in più: è in quell’occasione che ho conosciuto Silverio Iodice, scomparso pochi giorni fa, che viveva a Latina ed era originario di Le Forna. Era fra i più entusiasti della nostra iniziativa, e il suo sorriso di quel giorno mi è sembrato davvero di buon augurio.
Uno sprone in più per il nostro impegno: per continuare a guardare avanti e a fare tesoro ogni giorno di critiche e suggerimenti.