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A mia moglie è capitata una cosa incredibile (cose che credo solo a Ponza succedono, ma non avrei mai pensato che questa amministrazione potesse farlo).
E’ da poco entrata in vigore l’ordinanza n° 52 del 2018, inerente al traffico veicolare estivo (…e siamo arrivati oramai a metà mese di luglio); l’ordinanza è seguita da un regolamento che non può definirsi “piano traffico”, in quanto non ho riscontrato la firma di un tecnico abilitato a farlo (…se io avessi ragione, tutto è illegale).
Comunque, per non farla lunga, mia moglie, per poter circolare nel centro storico dove ha la residenza, deve munirsi del contrassegno rilasciato dal comune, dal costo di 25 euro (di spese d’istruttoria).
Pago e abbozzo, ma trovo vergognoso che un residente – che vive a Ponza 365 giorni l’anno, in un isola carente di tanti servizi che altri cittadini del continente hanno – debba pagare tale somma per ciò che gli spetta di diritto!
E poi, perché le spese d’istruttoria hanno questo costo? Forse che per vedere se uno ha diritto o meno, devono fare qualche ricerca?
O perché c’è bisogno di introiti, dal momento che i vigili urbani non fanno più multe, da quando è cambiata l’amministrazione ? Infatti su alcune strade manca poco che le macchine parcheggiate intralcino il passaggio.
Allora mi sono andato a vedere l’art. 11 (del “cosiddetto” piano traffico) e i suoi due capoversi che peraltro mi sembrano poco chiari.
Forse sono io che non capisco la logica di queste scelte dell’Amministrazione. Come cittadino avrei piacere che qualcuno mi spiegasse meglio.