segnalato da Paolo Iannuccelli
.
Dopo un anno d’interruzione il Premio Ponziano Benemerito riprende il suo cammino. Fervono i preparativi per organizzare l’edizione di quest’anno che si terrà il 18 agosto, sul piazzale di Giancos, nell’ambito di Ponza in Tavola e quindi sotto l’egida dell’Associazione Cala Felci, come negli ultimi anni.
Come in passato il Premio Ponziano Benemerito vuole dare un riconoscimento a quei ponzesi e ventotenesi, nativi e non, che – amando profondamente queste isole e la loro gente – hanno contribuito a dare ad esse lustro e a migliorare la qualità della vita degli isolani.
Possono essere premiate persone fisiche e/o giuridiche che si sono distinte per la loro operosità svolta con competenza, dedizione e con lo stesso spirito di sacrificio dei primi coloni borbonici di queste isole.
Il Premio nasce nel 2008 da un’idea di Franco Schiano, realizzato – nei primi tre anni – in collaborazione con Armando Raponi, mentre le successive edizioni sono state realizzate sotto l’egida dell’Associazione Cala Felci.
L’edizione di quest’anno introduce delle importanti novità con l’istituzione di una Commissione Interisolana che affianca l’Associazione per una migliore e più partecipata selezione e valutazione dei premiandi.
La commissione in questa prima fase è formata da:
Franco Schiano
Antonio Romano
Elio Zecca
Monia Sciarra
Isidoro Scotti
Alessandro Romano
Mirella Romano
Alessandro Bonifacio
Andrea Biondo
Pietro Pennacchio
Fabio Masi
Serena Verde
Antonietta Romano
Salvatore Schiano di Colella
Paolo Iannuccelli
Regolamento
Il Premio ha normalmente cadenza annuale.
La scelta e selezione dei premiati avviene a insindacabile giudizio della Commissione che delibera a maggioranza semplice.
Il numero annuale dei premiati non può essere superiore a cinque.
Possono essere premiati persone fisiche e/o giuridiche, native delle isole e non.
Possono essere conferiti premi anche alla memoria, senza comunque superare il numero complessivo annuale di cinque.
È possibile derogare alla regola del numero annuale massimo di cinque, in casi eccezionali con il voto favorevole dei due terzi della Commissione.
Si può superare il numero di cinque anche nel caso in cui siano saltate una o più edizioni annuali del premio.
Una volta stabilita, dalla Commissione, la rosa dei premiati, essa viene comunicata a tutti i Ponziani Benemeriti precedenti che potranno esprimere la loro opinione in merito. La Commissione dovrà tener conto di eventuali pareri negativi, valutandone l’importanza.
Compito della Commissione è quello di organizzare le edizioni del Premio e designare a maggioranza, di volta in volta, i premiati.
La Commissione potrà essere allargata senza limiti di numero. Per farne parte bisogna essere proposto da un membro della stessa e approvati dalla maggioranza della medesima Commissione .
La Commissione elegge nel suo seno un Presidente/Coordinatore e un suo Vice nonché un Tesoriere, che durano in carica due anni. Possono essere rieletti
La Commissione fondatrice è costituita dai membri sopra elencati.
Appuntamento quindi al 18 agosto per vivere insieme questa settima edizione.
(fs)
Ripreso da https://ponzacalafelci.com
Luisa Guarino
13 Luglio 2018 at 19:03
Ponzese o ponziano? Questo è il dilemma. Anzi, a distanza di decenni dalla diatriba in merito tra il giornalista nonché all’epoca direttore dell’Ept (Ente provinciale per il turismo) Pier Giacomo Sottoriva e Ernesto Prudente, è ormai assodato che le Isole che una volta venivano definite Pontine, dovevano essere chiamate Ponziane: da pontus, mare. Con buona pace di tutti. Ma gli abitanti di Ponza sono ponzesi, consentitemelo: non facciamo gli esotici, né tanto meno i letterati. Specie quando non è proprio il caso: anzi, alzi la mano chi di noi, quando gli chiedono di dove è, risponde “sono ponziano”.
Silverio Guarino
14 Luglio 2018 at 15:14
Che io fossi “ponzese” ne ero certo, così come di essere nato nella più grande isola dell’arcipelago “ponziano”, con buona pace di tutti.
Ma non di quell’inossidabile ed imperturbabile Osvaldo Bevilacqua che, nel “Sereno variabile” di oggi su Rai1, si compiaceva nel dire che le isole che si vedevano all’orizzonte (da Sabaudia) erano:
…dell’arcipelago “ponziano” o “pontino” (fate voi).