segnalato dalla Redazione
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Ci sono luoghi della nostra provincia che ci attraggono più di altri per la loro bellezza e per le cose che vi accadono; alcuni addirittura li sentiamo più familiari perché in qualche modo legati alla vita di qualche nostro redattore o collaboratore. Uno di questi è sicuramente Sermoneta di cui spesso ci è capitato di parlare sulle pagine del nostro sito.
Al famoso Castello Caetani di questo ridente paese dei monti Lepini si svolge durante il mese di luglio un interessante festival per gli appassionati di musica contemporanea. Anche se il primo evento è di ieri 30 giugno ci sono tante date del mese di luglio con attività varie e coinvolgenti che hanno come teatro anche altri luoghi della zona, come l’Abbazia di Valvisciolo.
Da la Repubblica di ieri, 30 giugno proponiamo:
Festival Pontino
Notti d’estate al Castello di Sermoneta dove la musica suona contemporaneo
In collina
di Andrea Penna
Appuntamento ormai tradizionale con la musica nuova suonata in alcuni dei luoghi più belli del basso Lazio, il Festival Pontino si fa un vanto di essere diverso a ogni stagione.
Essendo incentrato sulla musica contemporanea il gioco è presto fatto e garantisce l’affluenza di un pubblico vario, giovane e motivato, legato anche alle attività di corsi di composizione e workshop.
Stasera (30 giugno – NdR), nello storico Castello Caetani di Sermoneta, si potrà ascoltare l’Ensemble Prometeo, importante realtà della nuova musica italiana, diretto da Marco Angius, solista il violinista Francesco D’Orazio, due specialisti di rilievo della scena contemporanea. Il programma accosta un omaggio a Luis de Pablo, presidente onorario del Festival, alle prime italiane e assolute di giovani compositori della scena internazionale, Italia, Danimarca e Giappone.
Sempre a Sermoneta, domani (1° luglio – NdR) sono previsti un incontro nel segno di Bortolotto, Pestalozza e Cerocchi alla Chiesa di san Michele (15.30) e concerto alle scuderie del castello, dove in prima italiana l’Ensemble Atelier de la Touraine darà vita a “Il n’est pas comme nous! Une fable pour tous les temps”, lavoro scenico di Alessandro Solbiati, consulente artistico del Festival. Composto su testo di Calderon de la Barca, è un raffinato e immaginifico congegno teatrale — tremendamente attuale — che racconta la discriminazione verso gli ebrei e le diversità nella Spagna del Cinquecento.
Fra gli altri appuntamenti, articolati nelle varie sedi del Festival, vale la pena di ricordare all’Abbazia di Fossanova, a Priverno, l’ottimo quartetto Nous (8 luglio), con Beethoven, Mendelsshon e Quagliarini, l’Orchestra Barocca di Santa Cecilia con Vivaldi (15 luglio), il virtuoso del flauto contemporaneo Mario Caroli ( da Bach al XXI secolo, 22 luglio) e il concerto di chiusura con il Rest Ensemble, Malipiero, Brahms e Schumann in programma (29 luglio). Ancora a Sermoneta un singolare confronto fra Debussy e la contemporaneità con il sassofonista Claude Delangle e i musicisti dei corsi di perfezionamento (5 luglio), un divertente flash mob musicale nel borgo (13 luglio) con gli allievi dei corsi del Campus Internazionale di Latina, il quartetto Werther (26 luglio) con Brahms e Schumann e Francesco von Arx con il suo prezioso Stradivari, in viaggio fra Bach, Paganini e Stravinskij (28 luglio). All’Abbazia di Valvisciolo (18 luglio) è protagonista la fisarmonica di Francesco Gesualdi mentre negli splendidi giardini di Ninfa, occasione da non perdere, David Cooper, Giovanni Gnocchi presentano il concerto per corno di Strauss e il funambolico concerto per violoncello e big band di Friedrich Gulda (20 luglio).
L’articolo in formato .pdf con relative foto da la Repubblica. Spettacoli. 30.06. 2018