di Luigi Pellegrini per “La Casa dei Ponzesi”
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Adesso andiamo nel vento e riapriamo le ali.
Lo stereotipo della serata musicale con cui terminano i festeggiamenti in onore del Santo Patrono, ha sempre visto salire sul palco un ex cantante. Laddove per ex si intende una gloria musicale dal passato melodico.
Peter Morlè, incontrastato Mast ’i fest di Ponza, questa volta ha sderenato tutti presentando un tale Gaetano Curreri che compie 66 anni tra sei giorni. “Uè stam mica parlando di quel ’e counta cum’ ’e do ad coppi quand che c’manda bastoun!”
Farà piacere al mio amico Vito sapere che Curreri è un romagnolo ma con sangue siciliano, di Sciacca per la precisione. Ha iniziato a suonare nelle balere nei lontani anni 60 e poi insieme ad un altro illustre sconosciuto, tale Vasco Rossi, negli anni 70 ha fondato la prima radio libera di Bologna mentre Rossano ne apriva una qui a Ponza (la prima). Curreri in quegli anni instaura un sodalizio con il Komandante Blasco che ha regalato ad entrambi una serie di riconoscimenti internazionali.
Dopo le collaborazioni con Lucio Dalla, Luca Carboni e Raf, solo per citarne alcuni, tanto è lunga la sua carriera musicale, a Gaetanuccio nostro, gli viene un coccolone della madonna. Nel corso di un concerto con il suo gruppo, gli Stadio (nell’immagine di copertina in fotomontaggio con i Beatles ad Abbey Road – NdR), ad Acireale per il Carnevale 2003, viene colpito da un ictus. Fortunatamente un medico tra gli spettatori nota un cambiamento del timbro vocale del cantante, sintomo, tra gli altri, dell’ictus. Ricoverato immediatamente in ospedale, si ristabilisce completamente.
Quello di ieri sera, non è stato un concerto, direi più un incontro tra amici, tanto è strana l’atmosfera e poca la gente. Già quella gente che l’a na testa che s’a l’avess ’na balena l’as fara magnè da na puraza.
L’apertura con “Puoi fidarti di me” (Curreri-Carbone 1989) è stata emozionante; “Sorprendimi”, con venature soul, è a dir poco straziante per quanto è bella e poi … non saprei perché sono sceso giù a sentirli da vicino! “S’a pos a pas ..s’an pos…a pas li stess!”
Luisa Guarino
24 Giugno 2018 at 16:15
Caro Luigi,
definire “ex cantanti” gli artisti che si sono alternati negli ultimi anni sul palco per San Silverio mi sembra davvero poco generoso. Non ho una grande memoria, ma ricordo lo scorso anno i Nomadi, e poi due o tre anni fa Fausto Leali. Mi sembrano anche loro cavalli di razza e cantanti tuttora sulla breccia. Ciò non toglie che abbia apprezzato moltissimo gli Stadio di Gaetano Curreri e il loro concerto, nonché le scelte dell’ottimo Peter Morlè cui va tutta la mia stima. A proposito, non mi sembra che il termine “sderenato” si confaccia a chi, come nel tuo caso, parla anche a nome della “Casa dei ponzesi”.
Cerchiamo di non essere troppo “rilassati” e ricordiamo che ci leggono anche nel resto d’Italia.
Un saluto cordiale.