di Francesco De Luca
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E’ il titolo di un libro pubblicato da Silverio Mazzella, titolare del negozio Il Brigantino, in Ponza, in cui fondamentalmente racconta storie di Ponzesi che, con la complicità del mare hanno vissuto accadimenti, eventi, tragedie, esaltazioni, destini e imprese.
Il libro sarà presentato ufficialmente il 19 giugno ma voglio anticipare qualche riflessione.
Anzitutto è diviso in due parti. La prima scorre cronologicamente gli anni dalla colonizzazione borbonica ai nostri giorni, evidenziando le date in cui avvennero fatti che hanno segnato la vita della comunità isolana ponzese.
La seconda parte si sofferma su figure di capitani e di marinai che hanno compiuto imprese degne di ricordo. Per imprese alludo ad atti eroici espressi negli scontri militari, oppure a gesti ricordevoli per coraggio civile, oppure a naufragi.
Ma spiccano anche figure di Ponzesi che si sono fatti valere in campo imprenditoriale. Ci sono le famiglie che hanno investito nel traffico marittimo, e quelle che hanno realizzato imprese nel commercio.
Ci sono poi le barche: i motovelieri più gloriosi della marineria ponzese. Di ognuno si dice la provenienza, la stazza, il decorso nella carriera che compirono e, per alcuni, perfino la data di demolizione.
Un’altra pregevole rilevanza è data al tipo di pesca praticata. I corallari sulle coralline, le burchielle che periodicamente visitavano i pescatori, disseminati lungo le coste, e da essi prendevano il pescato. Aragoste per lo più. Ma poi anche i capitoni per i mercati di Napoli e Marsiglia. I commerci coi bastimenti da carico: legname, sughero, calce, carbone, formaggio, derrate alimentari.
C’è infine un ricordo vivo di La Galite, la Ponza tunisina. Chi vi andò, cosa si pescava, cosa realizzarono i Ponzesi su quello scoglio alle porte dell’ Africa.
Il libro per il suo assunto si avvale dello scritto ma molto più è spiegato dalle foto. Alcune antichissime, alcune introvabili, alcune suggestive, tutte necessarie per rendersi conto del perché i Ponzesi siano gente di mare e cosa significhi esserlo.
Io non posso anticipare il mio giudizio perché lo farò in quanto relatore nella presentazione del 19 giugno, ma per onestà verso i lettori non mi sono trattenuto dall’esternare queste riflessioni.
Buona lettura