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Noi no, non abbiamo scelto d’essere Ponzesi. La mia generazione ha dovuto subire la “ponzesità”. Ci siamo accomodati alle richieste, agli inviti dei nostri genitori. Siamo sempre accorati, piagnucolosi, perché la ponzesità l’abbiamo indossata sollecitati dal ricatto sentimentale dei genitori. Siamo invecchiati con un rimpianto mai sopito.
Le generazioni di oggi sono più spigliate. Meno legate e più sorridenti. Loro, i giovani, si possono permettere di scegliere d’essere ponzesi. Lo vogliono essere, senza alcuna forzatura. Si sono messi insieme, fanno comunella. Il nucleo intorno a cui ruotano è un piccolo esercizio commerciale in cui elaborano e realizzano un marchio ponzese.
Ieri sera hanno inaugurato il locale di vendita ma sono due anni che hanno intessuto il piano operativo, il disegno commerciale, la condivisione ideativa.
Una festa. Non poteva essere diversamente. Quando ci sono i giovani c’è il sorriso, la battuta, la bellezza. Non mi sono sentito a disagio, sono stato coinvolto.
Auguri, baci, abbracci, brindisi e dolciumi, ma soprattutto gioia di realizzare un sogno cui aspirano.
Il negozio è carino, originale, la merce non trova uguali sull’isola e poi c’è una simpatica conoscenza di Ponzaracconta: Martina Carannante.
Sinceri auguri di successo. Che la ‘ponzesità’ oltre il marchio alimenti la vostra gioia.
Martina Carannante
4 Giugno 2018 at 13:49
Grazie mille Franco a nome di tutti i ragazzi di Ponzesi Per Scelta. Il nostro è un progetto giovane, ma che ha radici profonde, nella ponzesità più assoluta. I villeggianti che vengono a Ponza rimangono colpiti dalle bellezze dell’isola, ma spesso ripartono senza sapere nulla di nulla della nostra tradizione, di come si vive sull’isola, dell’essenza di Ponza stessa. Così, noi, abbiamo pensato di far “vestire i nostri panni” ai turisti e farli vivere come veri isolani alla scoperta di una Ponza ancora troppo nascosta.