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Tempo di Pasqua, di pascone, di casatiello…
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Dai profumo a tutta la casa.
Ogni vano o angolo
è invaso da te
che esci fumante dal forno.
Mi sveglio con questo odore
di buono
perché la donna di casa
ha notato che l’impasto
stava tracimando oltre la teglia.
Lo inforna
mentre il mattino
si intorbida
come è d’obbligo nel tempo di Passione.
Gesù attende
che il suo giorno maturi
e ’u casatiello si adegua.
Pure lui ha subito l’oltraggio
di essere rimaneggiato
più e più volte
e poi lasciato al fermento,
perché si compia
il miracolo della crescita.
Il forno già caldo lo attende
come le aspettative degli uomini.
Domani il Vincitore risorgerà
come è vero
che la pasta lieviterà
e col favore del calore
il dolce indorerà.
Si impone Gesù nell’aere
e ’u casatiello
fumiga profumo di casa,
di affetto,
nel giorno benedetto.
Luisa Guarino
3 Aprile 2018 at 16:47
Al di là della bella poesia, mi ha fatto immensamente piacere ritrovare la forma esatta del casatiello, e naturalmente mi è sembrato di sentirne il profumo. Pasqua è passata, ho assaggiato il casatiello ordinato in pasticceria, e sono rimasta proprio delusa! Nel “libretto nero” delle ricette di mia madre Olga ho trovato ingredienti e dosi di base del dolce, però manca qualunque accenno ai “profumi”. Nello scritto di Peppe Bonlamperti vedo scritto: essenza e buccia di arancia, buccia di limone. E’ corretto? Qualcuno me lo può confermare? Prima dell’estate vorrei proprio provarci con le mie mani, io che non ho alcuna dimestichezza con la cucina! Grazie a chi vorrà aiutarmi.