Arte

La Madonna dei nodi

di Tonino Esposito

 

Anche quest’anno invio un canto-preghiera per l’Immacolata.

Qualche mese sono stato da don Raimondo che sicuramente molti conoscono o ne hanno sentito parlare: è stato cappellano militare e negli anni addietro veniva sovente a Ponza per l’Immacolata e la mattina era sempre in testa al folto gruppo di giovani e meno giovani per il canto del mattino: “chest’ è Santa ’sta ’iurnata…”.
Così, una delle domeniche che solitamente vado a suonare l’organo nella sua chiesetta di Pocacqua di Anzio dove è parroco della comunità, don Raimondo mi si presenta un foglio… è una preghiera: Il Canto alla Madonna dei nodi.
– Vedi quello che puoi fare – mi dice.
E così è venuta fuori questa melodia, e con la voce che mi ritrovo (grazie a Dio) ho cercato di dare un senso musicale a questa preghiera:  Maria dei nodi. Il testo è di Silvia Arieti che io non so chi sia. Mi informerò.

Ho fatto ascoltare il brano a Franco (Franco De Luca – NdR) così come lo invio anche al sito, sia in versione solo musicale che cantata (anche se a modo mio).
Spero che piaccia ai miei amici e ai compaesani cui auguro una bella Festa dell’Immacolata, nella speranza di esserci anch’io quest’anno a cantare: Chest’è Santa ’sta ’iurnata d’a Madonna Immacolata.

Un caro abbraccio a tutti e Buona Immacolata.

Il testo della preghiera

 1. Maria dei nodi, umilmente son qua,
ti prego con forza nelle difficoltà.
Madre piena di Grazia, ti chiedo pietà,
guarisci il mio cuor, che ti supplica ancor!

2. Maria dei nodi, io vengo da te
portando un groviglio penoso per me.
Il groviglio son io, soccorrimi tu,
da solo non so, rimediare al mio mal.

3. Maria dei nodi, è pur bello saper
che mano amorosa già li scioglie lassù.
Io ricorro al tuo aiuto e ho fede in te,
con misericordia intercedi per me.

4. Maria immacolata, sciogli i nodi per noi
i cuori sian colmi di pace e d’amor!
Fa’ che amiamo i fratelli con sincerità,
Regina dei Cieli sciogli i nodi per noi!

                                          (di Silvia Arieti)

 

Ascolta qui la versione solo musica (mp3):


…e la versione cantata (ancora in mp3):

 

Note (a cura della Redazione)

L’invocazione a “Maria che scioglie i nodi”, è la preghiera con cui si affidano alla Madonna le difficoltà personali e soprattutto familiari.
Cosa sono i nodi?
Essi raffigurano tutti i problemi che portiamo molto spesso negli anni e che non sappiamo come risolvere: i nodi dei litigi familiari, dell’incomprensione tra genitori e figli, della mancanza di rispetto, della violenza; i nodi del risentimento fra sposi, la mancanza di pace e di gioia nella famiglia; nodi dell’angoscia; i nodi della disperazione degli sposi che si separano, i nodi dello scioglimento delle famiglie; il dolore provocato da un figlio che si droga, che è malato, che ha lasciato la casa o che si è allontanato da Dio; i nodi dell’alcolismo, dei nostri vizi e dei vizi di quelli che amiamo, i nodi delle ferite causate agli altri; i nodi del rancore che ci tormenta dolorosamente, i nodi del sentimento di colpa, dell’aborto, delle malattie incurabili, della depressione, della disoccupazione, delle paure, della solitudine… i nodi dell’incredulità, della superbia, dei peccati delle nostre vite.
La preghiera alla “Madonna dei nodi” si è diffusa in tutte le nazioni del mondo, grazie anche alla devozione di papa Bergoglio.

Altre informazioni sui dipinti (sintetizzate da Wikipedia e dal web):

“Maria che scioglie i nodi” (inglese: Mary untier of knots; tedesco: Maria knotenlöserin) – Cliccare per ingrandire

Maria che scioglie i nodi (Virgen Maria Knotenlöserin), è un dipinto a olio su tela realizzato intorno al 1700 dal pittore tedesco Johann Georg Melchior Schmidtner (1625-1705), attualmente nella Chiesa di St. Peter am Perlach (Augsburg) – Augusta (Germania).
Da esso ha avuto origine una grande devozione mariana.

Il dipinto, in stile veneziano con influenza barocca, di cm 182 x 110, fu realizzato dall’artista nella chiesa di St. Peter am Perlach, su commissione di Hieronymus Ambrosius Langenmantel, un nobile prelato e canonico dottore.

In esso viene rappresentata Maria al centro, con al lato destro un angelo che le porge un filo pieno di nodi intrecciati e al lato sinistro un altro angelo che raccoglie il filo libero dai nodi che Maria ha sciolto.
La Vergine è rappresentata con la luna ai suoi piedi (secondo la visione riportata al capitolo 12 dell’Apocalisse), o mentre calpesta un serpente (rappresentazione del diavolo, secondo la profezia di Genesi 3,15).
In basso al centro è rappresentata la scena biblica di Tobia: il giovane israelita, in viaggio per raggiungere colei che diventerà la propria sposa, è guidato dall’arcangelo Raffaele e accompagnato dal proprio cane, simbolo della fedeltà di Dio.
Sul capo, Maria ha una corona di dodici stelle, simbolo di trionfo e di vittoria. Il numero dodici è tradizionalmente ricco di simboli: essendo il prodotto di tre (la Trinità) per quattro (l’umanità), indica la perfetta unione tra umano e divino. Nel mondo ebraico dodici rappresentava la pienezza: dodici sono le tribù d’Israele, dodici gli apostoli scelti da Gesù. La corona richiama anche il capitolo 12 dell’Apocalisse, in cui si presenta la visione della lotta tra la donna e il drago.
Il manto azzurro di Maria rappresenta la trascendenza, la vita divina, Maria “piena di grazia”. Il colore rosso, tratto dalla terra, indica la dimensione umana. La tunica rossa della Madonna vuole indicare, quindi, la sua totale sottomissione alla volontà del Padre che ha reso possibile l’Incarnazione del Figlio. Gli angeli sono servitori di Dio e custodi del cammino dell’uomo (Esodo 23, 20-22).
A destra si vede un angelo che porge a Maria un nastro con nodi di tutti i tipi. Con il suo sguardo ci vuole dire di non dubitare anche se i nodi sono molti e difficili. All’altro lato, il sinistro, tra la luce della misericordia e della salvezza divina, un altro angelo riceve un nastro che scivola liscio tra le sue mani: ciò significa che la preghiera del fedele è stata ascoltata e che il nodo è stato sciolto per intercessione di Maria.
La tradizione racconta che il nonno del canonico committente avesse attraversato una crisi coniugale e fosse riuscito a superarla pregando la Vergine Maria: questo spiegherebbe la presenza sulla tela del riferimento biblico a Tobia.

Papa Francesco, quando era giovane prete gesuita durante i suoi studi di teologia in Germania, vide questa raffigurazione della Vergine, rimanendone profondamente colpito. Tornato in patria, si è impegnato a diffonderne il culto a Buenos Aires e in tutta l’Argentina.
Il culto è ora presente in tutta l’America del Sud, in particolare in Brasile. E ora anche in Italia. Pochi anni fa in una chiesa di Lainate, vicino Milano sono stati realizzati prima un dipinto, poi un mosaico a tema analogo.

Dipinto della “Madonna che scioglie i nodi”, opera dell’artista argentina Marta Maineri, nella chiesetta di S. Giuseppe, Via Pagliera angolo via Marche, Parrocchia San Francesco d’Assisi – Lainate (Milano)

Documento da YouTube sulla Chiesa di Lainate, con la presenza di papa Bergoglio e come colonna sonora l’Ave Maria di Franz Schubert cantata da Andrea Bocelli:

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1 Comment

1 Comments

  1. Sandro Russo

    8 Dicembre 2017 at 08:33

    Ho molto apprezzato la proposizione da parte di Tonino Esposito della Madonna dei nodi, di cui non avevo mai sentito dire, pur venendo da una famiglia cattolica praticante (sia per parte paterna/cassinate che materna/ponzese).
    Venuto fuori – non si sa come – laico convinto, sono però capace di apprezzare la capacità della Chiesa di creare immagini, metafore, tradizioni di grande potenza evocativa; in questo caso – la Madonna cui si affidano i “nodi” personali -, quasi poetiche. O come testimonia anche la grande partecipazione – in un’unità di laici e credenti – alla “diana” per l’Immacolata, di cui scrive Franco De Luca nell’articolo odierno.
    Le musiche e canti poi – come si è ricordato qualche giorno fa proprio su queste pagine – non fanno che aumentare la suggestione: chi canta prega due volte!
    Il raccoglimento e la preghiera non sono necessariamente legati ad una religione.

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