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La nostra Direttora Luisa Guarino prima si duole per il mancato inserimento di Ponza nel palinsesto di Linea Blu, poi annuncia con orgoglio che Sermoneta sarà in tv domani, nel programma Alle Falde del Kilimangiaro, e addirittura rischia di essere eletta miss Borgo dei Borghi.
Luisa è un ibrido metà ponzese metà sermonetano e vive a Latina; io sono un ibrido ischitano-ponzese dimorante ad Albano Laziale: posso dunque comprendere bene i suoi stati d’animo, il desiderio- o il bisogno- di sapere che i propri luoghi ricevono i riconoscimenti (anche in termini di spazio televisivo) che meritano.
Leggo l’articolo di Luisa e mi torna in mente Enzo, malalingua adorabile, un sarago di porto che conosce tutti i fatti delle acque (ischitane) in cui sguazza.
Qualche mese fa chiacchieravamo del più e del meno; il discorso cadde su una trasmissione televisiva girata a Ischia e trasmessa qualche giorno prima. Riprese stupende, incursione nella gastronomia e nell’artigianato pseudo-locali, un pizzico di tradizione, una spruzzatina di storia, una manciata di pesca, una spolverata di agricoltura secondo un format scontato, ipercollaudato che, evidentemente, incontra il favore di una fetta di pubblico.
– La conduttrice è bravissima, competente e misurata – commentai.
– Indubbiamente. Però, mai che sia ripartita senza la sua brava spasella di pesce. Finite le riprese, se i pescatori non la omaggiano di una spasella, lei non molla gli ormeggi – gongolò Enzo.
La mia incredulità gli fornì l’occasione per sciorinare una lunga serie di gossip.
Tanto gentile e tant’onesta ella mi era parsa, prima che Enzo la demolisse.
A scanso di equivoci, la trasmissione non era Linea Blu.
Luisa la Direttora, Enzo Sarago di porto, io sottoscritta abbiamo una certa età, sappiamo benissimo che i passaggi televisivi e le fiction non li porta Babbo Natale.
Di spaselle e/o di butteglie Ponzaracconta scrive da anni, a campagne promozionali come Ponza Estate ha dedicato vagoni di articoli; lo stesso dicasi per la fiction.
A suo tempo, della fiction Un’Altra Vita ho apprezzato gli aspetti collaterali: Luigino che si rifiutava di vederla in quanto programma della concorrenza, Giuann’ che si innamorò di Loretta Goggi, Enzo orgoglioso della scena in cui compariva il suo cane Pluto, “il migliore attore di tutto il cast”.
All’epoca si sostenne (leggi qui) che inizialmente fosse stata scelta, quale location, un’isola delle Tremiti (la Regione Puglia eroga incentivi consistenti) e che la scelta successiva fosse ricaduta su Ponza solo in virtù delle conoscenze che il sindaco Vigorelli aveva in sede Rai; sinceramente, mi sembrò una balla.
Noi di Ponzaracconta ci eravamo assegnati il compito di contare le balle, dunque aggiornammo il conto.
Nessun peso hanno i giudizi di gradimento, miei o altrui, dal momento che ad ogni apparecchio televisivo corrisponde un telecomando e, chi non gradisce, cambia canale.
I passaggi televisivi sono operazioni pubblicitarie, come tali hanno un costo e vanno valutati i benefici che ne derivano in relazione agli obiettivi prefissati. Negli anni passati una serena valutazione del rapporto costi-benefici non è stata possibile perché le cifre sulle presenze di turisti sono sempre state iperboliche, irrealistiche e in disaccordo con i dati che gli operatori fornivano in maniera ufficiosa.
Abbiamo via via rilevato le incongruenze dei dati: eravamo o no i Conta Balle?
Se il Potere deve Raccontare Balle per sopravvivere, è necessario che qualcuno porti il conto.
In conclusione, cara Luisa, in bocca al lupo alla tua Sermoneta che è sicuramente uno splendido borgo indipendentemente da ciò che decreterà la tv; la si visita sempre con piacere, immersi nell’atmosfera magica del maggio sermonetano, con l’imbarazzo della scelta tra i mille eventi che propone.
Mi perdonerai, spero, se domani non guarderò la tv oppure la guarderò come ho guardato la fiction e la puntata de La Prova del Cuoco da Ponza: con lo stesso interesse, la stessa partecipazione, lo stesso sguardo vigile di Mafalda.