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Ho notato che qualcosa si sta muovendo sul piano della comunicazione: ho letto il “bollettino dal Comune” della redazione di Ponzaracconta, ho letto l’articolo di Martina sul “Consiglio Comunale più lungo di un Conclave”, ho letto l’articolo di Silverio Lamonica sul Museo e la prima parte dell’articolo di Mimma Califano su Zannone.
Tutto questo l’ho letto su Ponzaracconta ma io penso che l’amministrazione debba assolutamente avere un piano organico e autonomo per la sua comunicazione.
Vigorelli – che per professione ha fatto nella vita il giornalista – ha puntato moltissimo sulla comunicazione.
Vigorelli ha scelto – nei suoi cinque anni di governo del paese – soprattutto facebook per lanciare i suoi spot politici-amministrativi e farsi in diretta quotidiana, la sua propaganda.
Eppure ha perso le elezioni: che cosa non ha funzionato nel suo modo di comunicare?
L’amministratore pubblico si rivolge a tutti i cittadini: non solo ai suoi elettori ma anche a chi non l’ha votato. Quindi l’amministratore deve – scegliendo il suo stile comunicativo – tentare di convincere tutti i cittadini: per prima consolidare e poi incrementare il suo consenso.
Vigorelli non ha mai fatto questo, con il suo modo di comunicare ha scavato, nel corso del suo mandato, una trincea tra la sua azione politica amministrativa e gli avversari che tra l’altro erano già maggioranza elettorale nel paese.
Il sistema di comunicazione di Vigorelli, il suo linguaggio è sicuramente più adeguato per fare l’opposizione e infatti i suoi attuali spot politici, tramite la sua pagina facebook e “il Ponzese” non solo tentano di mantenere uniti i fan elettori – ma – denunciando le contraddizioni della politica della maggioranza – cercano di ampliare il proprio consenso accattivandosi l’attenzione dei probabili delusi della politica di questa maggioranza.
Il linguaggio politico e comunicativo di Vigorelli è quindi più adatto al ruolo di opposizione: perché è forte, sarcastico, diretto, semplice, demagogico.
In che modo invece deve comunicare un amministratore di maggioranza?
L’amministratore di maggioranza deve sapere di operare per la comunità quindi per tutti i cittadini e questa sua consapevolezza la deve sapere comunicare, la deve far percepire ai cittadini in ogni sua azione non solo pubblica ma anche privata!
Si vanno ad amministrare cittadini, interessi pubblici/ privati e ambienti non elettori.
Quindi qual il fine principale della comunicazione per un amministratore?
Il compito importantissimo della comunicazione è quello di cercare di tenere il più possibile la comunità unita e informata, creando un forte senso di appartenenza.
Quali sono i metodi di comunicazione ai cittadini più efficaci?
Al primo posto metterei l’Ufficio Relazioni con il Pubblico: l’URP deve diventare Il centro di gravità comunicativo per il nostro Comune.
Ma non basta aprire un Ufficio; ci vuole anche un Piano di comunicazione.
Perché “La comunicazione implica prima di tutto una scelta di tipo politico. Un’azione amministrativa, un qualunque processo decisionale e operativo del comune, si compone di numerosi elementi, all’interno dei quali un ruolo decisivo spetta alla comunicazione”.
La comunicazione non è solo il dare la notizia di quel processo decisionale, ma è anche saperlo presentare
Gli atti del governo, a tutti i livelli, sono infatti direttamente connessi alla risposta dei cittadini e molte decisioni, per diventare fatti e azioni concrete, richiedono la modifica dei comportamenti dei cittadini.
Pensiamo alla raccolta differenziata, ma anche a un piano del traffico e dei parcheggi: senza la consapevole collaborazione dei cittadini non possono funzionare.
Al secondo posto: l’assemblea pubblica;
Al terzo posto: il contatto diretto faccia a faccia;
Al IV° posto: l’informazione cartacea fatta attraverso il manifesto affisso alla bacheca pubblica oppure il volantino.
Al V° posto: la pagina facebook dove l’amministratore può avere un reale ed immediato riscontro di quanto va proponendo o di quanto scrive.
È fondamentale però saper comunicare: linguaggio semplice, chiaro, vero e assolutamente moderato.
Serve professionalità nella comunicazione, anche nei piccoli comuni come Ponza ma troppo spesso nei comuni di piccole dimensioni si lascia invece al caso il rapporto con i cittadini e con gli altri enti.
Conclusione:
- L’amministrazione deve avere un Piano per la sua Comunicazione;
- E’ giusto scegliere un Portavoce ufficiale ma che abbia esperienza nel campo della comunicazione politica e istituzionale;
- E’ opportuno che il Portavoce abbia un mezzo di comunicazione scelto dall’Amministrazione per la sua efficacia e la sua indipendenza.
La capacità di informare, coinvolgere e convincere i cittadini è un passaggio indispensabile per raggiungere gli obbiettivi dell’attività di governo di un paese.