di Francesco De Luca
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Una finestra aperta permette a ciò che è fuori di entrare ma anche a quanto è restato chiuso dentro di prendere aria.
Questi scritti manifestano orientamenti e passioni dell’autore. Suscitati e spinti da suggestioni provenienti dall’ambiente fisico circostante e da quello umano.
D’agosto
Notte di luna piena.
Notte gravida di segnali. Bucano il nero e baluginano nel tempo che trapassano lo specchio degli occhi e scompaiono. Pipistrelli, forse? Falene? Uccelli in cerca di migliore riposo? O accenni di eventi in arrivo?
Accadimenti inaspettati, pronti a colpire chi dà allo scorrere del tempo un sospiro, un sorriso, un angore.
Piena è la notte di vibrazioni. Tremolano col vento che la luna evidenzia sul fogliame e ancor più sulle onde del mare. Calmo in agosto e sopito.
La luna troneggia, e la volta del cielo la inghirlanda. La notte ne esalta il bagliore. Sul mare suscita pulsioni nei pesci, e i pescatori attendono vogliosi di cattura. Sulle terre distese invita il pastore errante a sognare, e al cittadino dell’urbe rinfaccia la sua superbia.
Piena è la notte. Di umana attesa. Stesa sulle strade, sui porti, sui villaggi sorti dalle macerie, sulle fughe attraverso acque nere di sangue, sugli occhi dei bambini che anelano all’azzurro.