di Sandro Vitiello
Nel febbraio del 2014, in occasione della BIT (Borsa Internazionale del Turismo) vennero a Milano i ragazzi dell’istituto Filangieri di Ponza accompagnati dai loro insegnanti.
Furono ospitati presso l’Hotel Parco Borromeo di Cesano Maderno e passarono le loro serate nel ristorante “Il Fauno” che io gestisco all’interno dell’hotel.
Organizzammo anche una bella cena ponzese, complice Rosaria del ristorante “Punta Incenso” di Le Forna.
C’era pure il sig. Vigorelli, all’epoca sindaco di Ponza, con il quale abbiamo passato dei momenti piacevoli e abbiamo discusso dei problemi dell’isola; quindi non capisco con quale faccia tosta si permetta di chiamarmi “personaggio” (*), visto che abbiamo avuto modo di conoscerci durante quelle serate e non solo; eravamo già stati in Sardegna insieme in occasione del gemellaggio con Aglientu, nel settembre dell’anno precedente.
E’ vero che abito a mezz’ora dal lago di Como e che i pesci di acqua dolce non mi dispiacciono, ma ricordo al sig. Vigorelli che vengo da una famiglia di pescatori ponzesi e che in casa mia, e anche nel ristorante che gestisco, i pesci di mare sono sempre stati cucinati con la massima cura. Per sua informazione al “Fauno” serviamo molto volentieri dentici e scorfani, alici e scuncilli.
Chi sono io per interessarmi ai problemi dei pescatori ponzesi?
La mia famiglia si è guadagnato da vivere pescando in ogni posto del Mediterraneo che offriva qualche possibilità.
Mio nonno era a Jalda nei primi anni del secolo passato e mio padre è andato per la prima volta in Sardegna all’età di otto anni, nel 1919.
Quella chiesetta sulla spiaggia di Vignola dedicata a san Silverio l’ha fatta costruire mio padre “Costantino ‘i Sacc”, insieme agli altri pescatori ponzesi nel 1939.
Alcuni dei miei fratelli e alcuni miei nipoti sono pescatori.
Quando vengo a Ponza – e ci vengo molto più spesso di quanto pensi l’ex sindaco – mi faccio raccontare come va la pesca, quali sono i problemi e cosa si potrebbe fare per risolverne qualcuno.
Ringrazio il sindaco di Ponza – Franco Ferraiuolo – di avermi dato la possibilità di fare qualcosa per la mia gente, per la mia famiglia, i miei amici, per le persone che conosco da sempre.
Non so cosa potrò fare, ma di sicuro mi impegnerò per aiutare le persone a me più care a continuare a fare il mestiere che amano e che potrebbe dare loro ancora tante soddisfazioni.
Vigorelli può raccontare tutte le chiacchiere che vuole ma è un dato di fatto che negli ultimi cinque anni nella sua agenda non ha mai trovato posto la vicenda dei pescatori ponzesi.
Lui parla sempre e solo al futuro di quello che avrebbe potuto fare e mai di cosa ha fatto concretamente.
Se ne faccia una ragione: il suo tempo è scaduto.
Post Scriptum
per sua informazione il GAC (Gruppo di Azione Costiera) non si chiama più così.
Dal settembre 2016 il suo nome è FLAG – Fisheries Local Action Groups (FLAGs).
Come avrà avuto modo di leggere i compiti del FLAG sono purtroppo meno europei di quanto lei ha scritto; tutti possono interloquire con l’Europa e il FLAG purtroppo non ha una corsia privilegiata.
Fino a poco tempo fa il rappresentante di Ponza nel “Gac – Flag” era il dr. Domenico Talani nominato a suo tempo dalal commissaria prefettizia nel 2012. Solo in campagna elettorale, nel maggio 2017, lei si è ricordato dei pescatori ponzesi ed ha nominato Jò Paranza.
(*) “Personaggio” – L’autore fa riferimento a un post di Vigorelli su Fb: “La prima vigliaccata colpisce i pescatori di Ponza”, in cui l’ex sindaco menziona Gennaro Di Fazio e lo stesso Sandro Vitiello [NdR]