di Vincenzo Ambrosino
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Caro Franco Ferraiuolo ti auguro di essere felice,
sei per la terza volta il Sindaco della tua isola, le circostanze ti hanno dato questa grande possibilità di ricostruire la casa dei ponzesi.
Questa casa ha bisogno di un progetto che ne sappia valorizzare le sue antiche fragilità e farle vivere comodamente dai ponzesi e dai tanti turisti.
Caro Franco, la casa dei ponzesi è abitata innanzi tutto da uomini, donne, vecchi e bambini che hanno fatto una scelta di vita. Caro Franco tu sei essenzialmente il Sindaco di questi cittadini!
Questi cittadini hanno dei bisogni, hanno delle aspettative che vanno capite, difese ma anche educate.
Questi cittadini sono e saranno la tua forza e, se valorizzati, potranno contribuire a migliorare la loro casa.
Caro Franco, ormai hai la giusta esperienza per capire che ci vuole un progetto complessivo perchè, come diceva Sandolo: “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, per cui un progetto complessivo ti consentirà di scegliere tra le opportunità finanziarie esterne ed interne per creare nuove strutture che non vadano in contraddizione con la giusta idea di isola.
Solo un’organizzazione politica adeguata, coordinata, che abbia una metodologia di lavoro adottato da tutti i delegati, puo rimettere in marcia la macchina amministrativa al servizio del progetto.
Solo delegati che conoscono l’importanza della loro funzione politica e conoscano metodo di lavoro, obiettivi e fini del progetto possono fare la storia.
Caro Franco, il Sindaco della casa dei Ponzesi deve essere un grande saggio per curare ogni suo figlio ma anche insegnargli a vivere in armonia con i suoi fratelli e il suo ambiente naturale.
La casa dei ponzesi, è la nostra isola: piccolo “amato” scoglio fragile.
In questa casa c’è una vegetazione, un terrorio agrario e urbanizzato che deve essere riconosciuto da tutti i suoi abitanti come valore assoluto per continuare a viverci e fare economia.
L’ambiente è una risorsa da proteggere e non da sfruttare e distruggere!
Caro Franco basta con la demagogia che divide ambientalisti, cacciatori, bracconieri, fornesi e ponzesi.
I ponzesi sono in grado di capire tutto, ma ci vuole un nuovo linguaggio per far sciogliere la diffidenza e andare a costruire una nuova coesistenza civile e sociale per cui economica.
Caro Franco, devi trovare ogni giorno che passerà nuova energia, nuove parole e nuove iniziative per caricare la tua squadra di governo a dare il massimo soprattutto nel coinvolgere la popolazione residente alla partecipazione attiva.
Un linguaggio forte e chiaro, non parole vuote, un linguaggio che sappia parlare al cuore e che faccia comprendere che ogni residente deve potere avere una possibilità ma solo cooperando, tutti possono sentirsi portatori di valori positivi.
Caro Franco, circostanze positive ti hanno dato questa possibilità di fare il Sindaco di persone che vogliono ritornare a casa, nella loro casa e riconoscersi appartenere ad un destino comune in mezzo al mare, un destino di ponzesi, di contadini, pescatori, di operatori turistici ma soprattutto di uomini che chiedono di essere felici.
Caro Franco, ti auguro di essere felice e si puo essere felici solo in un modo nel mondo, vedere gli altri felici.
Il Sindaco di Ponza potrà essere felice se vedrà, alla fine del suo mandato, che tutti i ponzesi sono veramente felici. Felici di vivere nella loro casa, capaci di cooperare per aiutarsi a crescere tutti e tutti insieme, collaborare per fare la loro casa più bella e ospitale e conservarla per i loro figli.
Buon lavoro Franco Ferraiuolo, ti auguro di essere felice.