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Candidato a Sindaco prof. Francesco Ferraiuolo
Comune di Ponza (Lt)
Da ponzesi, fortemente radicati nella nostra isola e consci del prezioso patrimonio di storia e di cultura locale di cui siamo portatori, abbiamo sentito l’orgoglio di riconoscerci in tali valori e con essi lavorare per farci promotori dello sviluppo della nostra comunità isolana e migliorare la qualità della vita sulla nostra isola.
Con grande senso di responsabilità civica ed amore per l’Isola, si è costituito il gruppo promotore “La casa dei Ponzesi”, rappresentativo della realtà del tessuto sociale isolano, che ha dato luogo ad una lista unitaria formata da persone molto motivate e decise a profondere il proprio impegno per risollevare le sorti del Comune e con esso dei ponzesi.
L’imperativo è fare il bene della cittadinanza mettendo al bando ogni forma di speculazione e di favoritismo; esso percorre tutto il presente programma perché l’amministrazione di questa lista civica vuole contraddistinguersi con una continua azione portata avanti in funzione della residenzialità dei ponzesi e della loro dignità identitaria.
La lista “La casa dei Ponzesi” propone un’azione amministrativa che abbia prioritariamente lo scopo del soddisfacimento dei bisogni fondamentali della gente, con riferimento proprio a quelli legati alla particolarità della condizione isolana, dove ogni atto sarà mirato per assicurare a ciascuno i diritti derivanti dall’essere cittadino, con imparzialità ed equità, applicando correttamente le leggi ed i regolamenti e con assoluto spirito di servizio per la collettività.
Per la sua corretta ed efficace esplicazione, sarà necessario riordinare e rendere efficace e funzionale la macchina amministrativa promuovendo e realizzando il miglioramento delle prestazioni del personale attraverso l’ammodernamento delle strutture, dotando gli uffici delle attrezzature più adatte allo scopo con particolare riguardo ai sistemi informatici, curando la formazione, la qualificazione professionale, l’incentivazione e la responsabilizzazione dei dipendenti.
Sarà anche necessario aggiornare alle nuove norme e rivedere alcuni regolamenti – in particolare quello relativo al funzionamento del Consiglio Comunale – e lo Statuto del Comune di Ponza nel quale, ad esempio, prevedere figure esterne a cui poter delegare, a titolo collaborativo e gratuito, materie di amministrazione.
Il continuo spopolamento in atto si dovrà frenare attraverso incentivazioni premianti la residenzialità ed invertendo la tendenza, nel medio-lungo termine, con la messa in campo di un progetto di sviluppo socio-economico che vede nei seguenti tre punti fondamentali le occasioni per creare nuova occupazione per i giovani e le donne, nel contempo assicurando anche i proventi per le casse comunali:
- ampliamento del porto di Ponza e realizzazione del porto turistico di Le Forna;
- sistemazione dell’area ex Samip e sua riconversione ad attività turistiche, sportive e ricreative, con anche spazi abitativi per giovani coppie di residenti;
- avvio delle attività museali e bibliotecarie, sviluppo delle attività culturali e di recupero delle tradizioni, valorizzazione delle esistenze archeologiche e naturalistiche da fruire attraverso specifici percorsi ma anche storiche (pensiamo, ad esempio, ad un percorso all’interno della linea di demarcazione della colonia dei confinati politici durante il fascismo);
Per colmare l’enorme debito accumulatosi fino ad oggi nel bilancio comunale si farà sì, con particolare riferimento agli spazi demaniali marittimi e degli arenili, fatte salve le situazioni legittimamente acquisite e giuridicamente tutelate, che il Comune assuma iniziative atte ad assicurarsi le risorse finanziarie mediante la concessione delle dette aree previo esperimento di pubblica gara o costituzione di forme consortili o societarie secondo le procedure previste dalle leggi vigenti; a quest’ultimo riguardo si potrebbe riprendere l’idea del Consorzio del Porto di Ponza in cui sarebbe coinvolto anche il nostro Comune.
Altra azione sarà quella di procedere alla sdemanializzazione di aree da acquisire al patrimonio comunale.
Essendo l’economia dell’Isola di Ponza basata prevalentemente sul turismo, molta considerazione sarà tenuta per la risorsa ambientale, assolutamente strategica, che insieme allo sviluppo delle attività di recupero delle tradizioni e la valorizzazione del nostro patrimonio storico e archeologico, potrà richiamare, specie nei periodi di bassa stagione, quella parte di turismo molto attenta a tali aspetti.
E’ evidente che al riguardo molta attenzione dovrà aversi per il territorio, nei suoi vari aspetti, il quale dovrà essere governato da un nuovo P.R.G. aggiornato alle esigenze attuali, atteso che quello in vigore è del 1983.
Si studierà, inoltre, l’opportunità di definire una politica turistica integrata fra le isole ponziane e partenopee, che presentano caratteri culturali e storici comuni, mediante la costituzione di un “Distretto delle Isole napoletane” che potrebbe anch’esso rendere possibile un allungamento della stagione turistica a Ponza, migliorare la vivibilità della popolazione stanziale, evitare lo spopolamento che oggi appare irreversibile.
Il ripristino del collegamento marittimo settimanale, con l’accordo delle Regioni Lazio e Campania, tra le isole ponziane e quelle partenopee sarebbe fondamentale per lo scopo suddetto.
Sempre in tema di collegamenti marittimi molta attenzione sarà messa affinché la Laziomar fornisca orari di navigazione più idonei alle esigenze locali con il naviglio appropriato alla navigazione in mare aperto, come previsto dal contratto, ed assicuri l’assunzione dei marittimi ponzesi nella misura del 50%.
Particolare impegno sarà profuso affinché per ogni corsa venga assicurata una congrua quota riservata al libero imbarco dei residenti sia sull’aliscafo, sia sul traghetto qualora con auto al seguito, specie nei periodi di massima affluenza.
Ulteriore azione sarà posta in essere per ottenere delle corse dedicate al traffico commerciale nonché sia consentito sui traghetti di mantenere inalterata la refrigerazione affinché non si interrompa la cosiddetta “catena del freddo”.
Ci si batterà con la Regione Lazio affinché venga ripristinato il collegamento invernale con Terracina e quello veloce con Anzio nei giorni di week end.
L’altra attività redditizia, quella della pesca, dev’essere anch’essa resa oggetto di un’attenzione mirata e non lasciata ai margini della nostra considerazione perché in via di esaurimento; al riguardo, si instaureranno dei tavoli di lavoro con i funzionari del ministero, della regione Lazio e quelli dell’U.E. nei quali portando la notevole esperienza dei nostri pescatori, supportata da studi universitari commissionati dall’amministrazione sui ritmi e i tempi di riproduzione delle specie ittiche, si chiederanno con forza normative più favorevoli all’attività della pesca, nonché l’impegno a ricercare finanziamenti che possano supportare il nostro comparto ittico.
L’amministrazione si impegnerà affinché si realizzi un approdo sicuro per i pescatori nell’ambito del porto.
Di ogni opera pubblica o privata sarà attentamente valutato l’impatto che la stessa potrà avere sull’ambiente ma altrettanta cura si avrà per evitare le varie forme di inquinamento, ad esempio, completando il convogliamento degli scarichi nelle condotte fognanti.
Di fondamentale importanza sarà pertanto il miglioramento dell’impianto di depurazione di Giancos e soprattutto la messa in funzione di quello di cala Feola a Le Forna con il completamento di tutta la relativa rete fognaria, così come previsto dal progetto commissionato dalla Regione Lazio già da molti anni ed anche parzialmente finanziato.
In questo quadro, si opererà, mediante ogni possibile forma di incentivazione, affinché la cittadinanza possa avvalersi dei sistemi alternativi di produzione di energia termica ed elettrica mediante lo sfruttamento della risorsa solare o eolica.
Anche le possibilità offerte dalle nuove tecnologie verranno utilizzate per migliorare i servizi turistici, sanitari o della comunicazione come, ad esempio, l’installazione del Wi Fi gratuito su tutto il territorio comunale (smart city).
Per quanto attiene l’approvvigionamento idrico, considerato che la costruzione del dissalatore, in quanto attività con caratteristiche industriali, sia di nocumento all’ambiente terrestre e marino, si chiederà alla Regione Lazio di riprendere e finanziare il progetto della realizzazione della condotta idrica sottomarina, alla quale associare, come consentono le più nuove tecnologie, anche quella relativa al rifornimento dell’energia elettrica, del metano nonché del cavo a fibra ottica.
Nel campo idrico, allo stato dell’arte, sarà rivisto anche il rapporto con Acqualatina per ricondurre il servizio nel concetto di “acqua: bene comune” e quindi nella gestione pubblica come sancito dall’esito del referendum del 2011.
Al riguardo, il principio di “acqua: bene comune” sarà recepito nel nostro Statuto comunale.
Tuttavia, poiché l’isola di Ponza, come le altre isole minori, usufruisce di due leggi dello stato, ancora vigenti, statuenti la gratuità della provvista e del trasporto dell’acqua alle popolazioni insulari e che tale prerogativa rende la nostra realtà non omologabile ai comuni della terraferma appartenenti all’ATO 4, ci si batterà affinché la Regione Lazio adotti un provvedimento che nell’ambito della riorganizzazione territoriale del S.I.I., preveda un sub ambito di gestione delle isole ponziane, mediante il quale, più da vicino, si possano tenere in doveroso conto sia le loro peculiarità socio-economiche ed ambientali che le attribuzioni di legge in tema di provvista di acqua potabile.
Lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani avverrà applicando la raccolta differenziata, impegnandosi a tal fine per il risanamento e riapertura dell’area dell’ex-discarica del monte Pagliaro.
Laddove saranno sistemati dei punti di raccolta, si studierà per gli stessi la possibilità di minimizzarne l’impatto visivo, anche utilizzando impianti a scomparsa.
Particolare cura vi sarà per la sistemazione dei centri storici e per l’arredo urbano e floreale, per la viabilità urbana ed extraurbana (con il recupero dei sentieri e delle stradine da cui si godono i paesaggi, alcune delle quali potrebbero essere adibite a piste per il “trekking”, ad esempio la vecchia strada per Le Forna) nonché per la minimizzazione delle problematiche del traffico veicolare da attuare anche mediante la realizzazione dei parcheggi nelle zone immediatamente a ridosso degli abitati densamente popolati.
Al riguardo, sarà valorizzato il verde pubblico e privato, con la realizzazione di giardini tematici e piccole aree verdi di socializzazione nei luoghi del turismo estivo, potenziato il verde sportivo e attrezzato per i giochi, impiantate nuove alberature; sarà rilanciata l’immagine, riqualificando anche le architetture rurali e delle grotte, che rappresentano l’identità storica ponzese, anche nel quadro di una idea di museo diffuso.
Si darà corso ad un progetto per l’accessibilità alle cale ed alle spiagge, oggi precluse dal PAI ed In particolare, ci si impegnerà per la riapertura della spiaggia di Chiaia di Luna.
Essendo i predetti progetti particolarmente complessi ed onerosi, non sostenibili dalla cassa comunale, bisognerà, con forza, impostare in particolare con la Regione Lazio una “vertenza Ponza” per la soluzione delle problematiche dianzi prospettate.
Non dovranno, al riguardo, escludersi tutte le possibilità di usufruire anche dei fondi statali ed europei per progetti di sviluppo socio-economico.
Per attenuare gli effetti del PAI e per declassificare quelle parti di territorio che risultassero in condizioni effettive di minore rischio, si procederà ad incaricare degli esperti di chiarissima fama che sappiano, attraverso le più accurate indagini, dimostrare che la costa di Ponza presenta veri elementi di pericolosità solo in alcuni punti; che l’isola non doveva essere tutta chiusa perché presenta le stesse caratteristiche di tutte le altre isole italiane, di tante costiere celebri (ad esempio la costiera amalfitana) o di strade e luoghi rinomati di montagna che tuttavia non vengono interdetti.
Bisognerà, con forza e cordiale fermezza, impostare in particolare con la Regione Lazio, come detto, una “vertenza Ponza”, ossia un tavolo per la soluzione delle problematiche dianzi prospettate anche perché la Regione dovrà assumersi la responsabilità delle sue scelte calate su di noi, con la consapevolezza che l’isola non può essere lasciata sola, anzi rappresenta un importante e peculiare punto qualificante l’offerta turistica nel circuito regionale.
Con le autorità regionali del PAI, bisognerà individuare, quindi, un sistema di interventi condivisi affinché si possano garantire gli interventi di ristrutturazione degli immobili ricadenti nelle zone a rischio nonché legittimare gli edifici in esse esistenti, senza pesanti oneri a carico dei cittadini interessati.
Per il lavoro giovanile si promuoveranno cooperative da adibire alla gestione dei servizi come ad esempio campi boa, siti archeologici, percorsi storici, naturalistici e culturali, includendo in quest’ultimi anche l’isola di Zannone, per la quale, con il comune in testa, dovranno mettersi in atto iniziative di valorizzazione con particolare riguardo degli aspetti ambientalistici e scientifici.
Con la vertenza Zannone, sarà impegno dell’amministrazione della lista “La casa dei Ponzesi”, chiedere la ristrutturazione della palazzina comunale ivi esistente e renderla usufruibile; nel contempo, si darà corso ad un progetto per il restauro dei resti dell’antico monastero.
Cooperative di giovani potranno essere promosse anche nel campo dell’agricoltura per il recupero delle coltivazioni tradizionali con conseguente ripristino delle “parracine” dei terrazzamenti e regimazione delle acque meteoriche.
In tema scolastico, la formazione non si esaurisce nella scuola primaria ed quella secondaria di 1^ e 2^ grado; essa ha tanti aspetti tra i quali quello di prevedere, anche per chi ha superato l’età dell’obbligo scolastico e senza limiti di età, un accesso ai nuovi saperi che possono favorire il progresso delle attività di lavoro: ad esempio, corsi di formazione per l’accoglienza, la cucina, la storia dell’arte e del territorio.
Ma soprattutto anche la formazione per i mestieri che entrano nello sviluppo di un’edilizia pregiata, che accompagni con il suo decoro la bellezza dei luoghi in cui si inserisce: come, ad esempio, fabbri, falegnami, stuccatori, ecc.; insomma tutti quei mestieri, anche del mare, che hanno bisogno di un apprendistato per essere svolti correttamente.
A tale riguardo, l’amministrazione promuoverà e sosterrà l’istituzione, a fianco dello studio “canonico”, all’interno della scuola e con la sua insostituibile collaborazione, le attività formative, sportive e culturali al fine della crescita della comunità, senza dimenticare azioni per l’integrazione di coloro che, ormai stanziali, provengono da paesi comunitari ed extra comunitari; in definitiva, si svilupperà una politica capace di mettere i giovani in grado di affrontare il loro ingresso nell’occupazione, anche creando lavoro autonomo, però qualificato, con il possesso di tutti gli strumenti culturali e professionali idonei allo scopo.
In riferimento ad alcune disfunzioni che si verificano all’Istituto Comprensivo “C. Pisacane” di Ponza, l’Amministrazione opererà con forza affinché detta scuola possa riavere il Dirigente Scolastico ed il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi come titolari e quindi presenti in loco, oltre a migliorare le condizioni di fruibilità delle strutture scolastiche.
In accordo con l’istituzione scolastica, sarà attuata l’elezione del consiglio comunale e del sindaco dei ragazzi previa approvazione del relativo regolamento, come previsto dallo Statuto Comunale, per avvicinarli alla nostra realtà territoriale e favorire maggiormente il senso di appartenenza alla comunità nonché contribuire allo sviluppo della partecipazione democratica al governo dell’isola.
Una parte del degrado ambientale di Ponza è dovuta al fatto che non si è realizzata un’area per le attività produttive dell’isola.
I pescatori si sono sempre dovuti adattare in mille modi per rimediare spazi dove tenere i loro attrezzi da pesca, modificarli, costruirli, immagazzinare le reti ed eventualmente, in ipotesi, avere la possibilità di trasformare il prodotto del loro lavoro nel momento di esubero rispetto alla vendita del prodotto fresco.
Lo stesso dicasi anche per le ditte edili; i turisti, e anche i funzionari incaricati della tutela del territorio negli organi regionali e statali, si lamentano del disordine creato dall’abbandono diffuso del materiale dei cantieri edili (che poi si mescola a tutti gli altri abbandoni), che nuoce moltissimo all’immagine dell’isola e allo sviluppo delle attività turistiche.
E’ necessario, quindi, uno studio che stabilisca, in primo luogo, dove e quanti di questi spazi identificare, in modo che ciascuno che eserciti un’ attività, sia essa della pesca, dell’edilizia o artigiana, possa essere sicuro, pagando quanto dovuto, di poter contare su uno spazio disponibile.
Al riguardo, bisognerà creare conseguentemente delle apposite zone riservate alle attività produttive, che rendano possibile a ogni ditta, regolarmente costituita ed operante in loco, di avere un’area dove depositare mezzi e materiali.
Nel campo sanitario si rivolgerà molta attenzione alla prevenzione; ad esempio, si proporrà di fare un’indagine approfondita sui molti casi di gravi patologie che si sviluppano nella popolazione per comprendere ed intervenire adeguatamente sui fattori che li determinano.
Naturalmente, sarà indispensabile il puntuale funzionamento ed il potenziamento degli ambulatori esistenti all’interno della struttura sanitaria di “Tre venti” (ad esempio, pediatria, laboratorio radiologico).
Ci sarà per questo grande vigilanza da parte dell’amministrazione che metterà in campo tutte le sue energie per far sì che in caso di urgenza, dopo il primo soccorso in loco ed il trasferimento con l’elicottero del paziente sulla terraferma, sia sempre disponibile un posto riservato per gli isolani nelle varie strutture ospedaliere della nostra regione.
Molta attenzione sarà anche dedicata ai problemi della salute degli animali mediante l’istituzione del servizio veterinario che tenga un’anagrafe degli animali domestici, delle vaccinazioni cui per legge devono essere sottoposti, che faccia un monitoraggio costante delle malattie eventualmente trasmissibili alla popolazione, compreso quello degli insetti infestanti per evitare la loro diffusione attraverso idonei sistemi di disinfestazione.
Però è doveroso pensare anche allo stato sociale; sarà, quindi, assicurata e potenziata ogni forma di assistenza sociale diretta alle persone anziane (ad esempio, la RSA – Residenza Sanitaria Assistenziale – utilizzando la parte vuota del poliambulatorio), disabili e cadute in povertà (per quest’ultime sarà studiata la possibilità di istituire il baratto amministrativo).
E poiché la nostra Amministrazione vuole qualificarsi nella massima considerazione per la popolazione residente, si cercheranno di privilegiare, in particolare, i giovani e gli anziani.
I giovani che sono la risorsa migliore della nostra comunità, saranno supportati sia se intraprendono la via degli studi, sia se si immettono nella vita lavorativa sull’isola.
Lo sport sarà promosso e sostenuto in tutte le forme possibili.
Gli anziani devono trovare sull’isola la spinta a non abbandonarla; bisognerà promuovere Circoli ricreativi, Comitati, Associazioni affinché si diano possibilità agli anziani di ripercorrere il ricordo, di manifestarlo ai giovani, di trarne diletto e sprone a vivere.
La nostra amministrazione vuole contraddistinguersi mettendo in atto ogni azione possibile per conseguire il risultato della pacificazione sociale e della tranquillità della convivenza civile.
Sarà, quindi, un’amministrazione di grande ascolto delle problematiche della gente e di grande impegno nella ricerca della loro soluzione.
Un contributo sarà dato, ad esempio, nel mettere in atto una revisione degli incarichi legali che in questi anni hanno avuto una proliferazione eccessiva ed hanno gravato non poco sul bilancio con spese ingenti; dalla suddetta revisione si ricaveranno gli elementi per ridurre i contenziosi, laddove possibile, attraverso proposte di accordo consensuale nelle forme di legge.
La nostra sarà un’amministrazione portata avanti all’insegna della massima democrazia e, pertanto, sarà favorita la partecipazione che noi individuiamo in organi dislocati secondo una suddivisione ideale dell’isola nei suoi storici aggregati territoriali.
Essi dovranno avere un luogo e un tempo precisamente definito e costante lungo tutti i cinque anni del mandato, di confronto all’interno del loro territorio e con l’amministrazione in modo che si instauri un dialogo costruttivo per il bene comune.
Tutte le forme di associazionismo rivolte al bene pubblico, ad esempio come quella della Pro Loco o della Banda Musicale, avranno un occhio di riguardo da parte dell’amministrazione.
In più saranno istituiti, mediante le opportune modifiche statutarie, degli “osservatori” costituiti da persone qualificate ed esperte, che possano dare suggerimenti e supporto all’amministrazione nei vari campi quali, ad esempio, le politiche sociali e giovanili, la sanità, l’istruzione e la formazione, l’urbanistica, il turismo, la pesca, la cultura, lo sport, le comunicazioni marittime, la portualità.
Concludendo, con il cuore ponzese, daremo vita ad un’amministrazione condivisa fondata sul rapporto di collaborazione con la cittadinanza, vale a dire un’amministrazione del fare bene.
Il candidato a Sindaco
prof. Francesco Ferraiuolo