Attualità

I dialetti d’Italia, Pinocchio e Tullio de Mauro

segnalato da Sandro Russo

 

Mi è saltata agli occhi questa immagine – un’edizione in lingua sarda del Pinocchio di Collodi – da un articolo di Repubblica di qualche giorno fa (in file .pdf alla fine del’articolo):


Era citata nel contesto dell’apertura al pubblico, a Torino, di un fondo contenente lettere, documenti e volumi preziosi appartenuti a Tullio de Mauro il linguista e studioso scomparso nel gennaio scorso, promosso dalla Rete Italiana di Cultura Popolare con il sostegno della Fondazione Crt.

Nell’articolo di Repubblica è citata questa affermazione di De Mauro:
«Ho avuto il privilegio del tutto immeritato di nascere in una famiglia in cui c’erano libri, non solo dei miei genitori e fratelli, ma anche dei nonni e più in là dei bisnonni – disse De Mauro intervenendo con la moglie Silvana Ferreri alla presentazione del Fondo – e quindi mi è capitato di ereditare vecchi libri fra cui fin da ragazzo mi ha colpito la presenza di libri di letteratura dialettale.
L’identità linguistica dell’Italia, più che in ogni altro paese europeo, è fatta da questa coesistenza fra una lingua letteraria nazionale e le parlate dialettali. L’una non sta senza l’altra».

Di Tullio De Mauro si è fatto più volte menzione sul nostro sito: in relazione alla sua scomparsa, per la riedizione di un suo libro insieme a Camilleri e in altre circostanze: leggi qui e qui; per non dire di una nostra redattrice che sta svolgendo la sua tesi di laurea proprio sul dialetto (ponzese, tra gli altri).

Peraltro un’edizione de Le avventure di Pinocchio, in dialetto ponziano è stata pubblicata nel 2009 dal non dimenticato maestro Ernesto Prudente – scomparso il 22 settembre 2012 – e riportata integralmente sul sito ai suoi inizi (nel 2011): digitare Pinocchio nel riquadro ‘Cerca nel sito’ per l’accesso ai 14 capitoli in cui è stata suddivisa l’opera per la pubblicazione.
Da allora abbastanza di frequente riceviamo lettere di lettori che chiedono maggiori informazioni in proposito e indicazioni per procurarsi il libricino (non è in vendita; finché è stato disponibile veniva fornito gratuitamente dalla famiglia dello scomparso).

Questo interesse per il dialetto di Ponza è uno degli interessi portanti del sito, tanto da costituire uno dei lemmi del Menu (in Frontespizio, colonna in altro a sin.: ‘Voci di ieri’, è incluso tra le sottofamiglie nell’ultima voce ‘Usi e costumi’); mentre la ricerca per la voce dialetto fornisce ben 52 schermate di sette articoli ciascuna (52 x 7 = 364!).

Ci sembra perciò doveroso ricordare qui Tullio De Mauro e la sua eredità. Che non è andata perduta con la sua scomparsa fisica, ma si perpetua e si rinnova.

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Leggi qui in file .pdf l’articolo de “la Repubblica” del 31 marzo 2017, a firma Guido Andruetto: Repubblica. Officina De Mauro

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