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Fra Ischia e Ponza è gemellaggio o è già aborto?
No, ma il comunicato-stampa certamente, crea dei dubbi…
Il 31 marzo alle 12, presso la sala consiliare del Comune d’Ischia, si terrà la cerimonia per il gemellaggio fra Ischia e Ponza, come da una vecchia delibera. Un’occasione per aggiungere un’altra insegna all’albero dei gemellaggi, issato proprio dinanzi al palazzo municipale.
Ma, a quanto pare, l’evento pare nasca all’insegna di una polemica, primo rumoroso atto di gemellaggio, come attesta l’intervento di Giuseppe Mazzella di Ponza che su “Ponzaracconta”, puntualmente scrive in presentazione di un articolo dell’omonimo Mazzella ischtano (leggi qui):
“Conosco Giuseppe Mazzella di Rurillo dal 2009, quando, dopo un semplice e spontaneo contatto telefonico, diede tutta la sua disponibilità perché una mostra sulla storia di Ponza dal titolo “Ri-conoscere Ponza”, già allestita nella mia isola l’anno precedente con il contributo del prof Ascanio Guerriero, fosse ospitata a Ischia, nello splendido scenario di Villa Arbusto. In quell’occasione gli ischitani e i ponzesi che vivono ad Ischia, diedero la loro appassionata presenza. Fu l’occasione per riallacciare un legame tra le due isole, dopo oltre duecentocinquanta anni e quasi trenta dal taglio della linea navale. Da allora ci siamo scambiati visite, abbiamo sostenuto il ripristino dei legami, abbiamo approfondito le nostre comuni radici. E il gemellaggio che verrà presto sottoscritto è il principio di un cammino che ci auguriamo lungo e fruttifero. Quello che lascia perplessi è che il lavoro fatto da Giuseppe Mazzella ischitano e di Gianni Vuoso, che sull’onda delle emozioni e dell’entusiasmo, realizzarono un lungo documentario che racconta sul campo i legami e le radici comuni, venga del tutto ignorato. E spiace che “Il Viaggio di Mattia”, questo il titolo del lungometraggio, non venga neppure ricordato nelle prossime celebrazioni. Sorge il sospetto che il gemellaggio possa servire solo ad una sfilata di vanità e non tenda, come dovrebbe, a restaurare i contatti culturali, sociali ed economici tra Ischia e Ponza”.
Con gli amici di Ponza e con altri che ricordano quanto accade sulla nostra isola, non abbiamo fatto una bella figura, sindaco Ferrandino. Non hanno fatto una bella figura i colleghi della sala stampa comunale.
Come è facilmente immaginabile, il problema per gli autori di quel lavoro unico, apprezzato in varie parti del mondo grazie ai social, non è quello di non essere stati citati per nome e cognome in un comunicato-stampa, in attesa di una medaglietta ricordo, ma è quello di notare che all’evento non è stata dedicata la giusta attenzione. Qualcuno potrebbe chiedere agli autori stessi: siete incazzati? Assolutamente no. Ma profondamente delusi sì.
Mi permetto amichevolmente, di condurre per mano i colleghi: sarebbe bastato riprendere la vecchia delibera n. 26 del 11-07-2013 avente per oggetto “Gemellaggio tra il comune di Ischia ed il comune di Ponza” che riporta l’intervento dell’allora assessore con delega ai Gemellaggi Giosuè Mazzella. Nella seconda pagina, l’ex assessore scrive: “Dopo una manifestazione tenutasi nel 2009 in Lacco Ameno presso la struttura comunale “Villa Arbusto, durante la quale una delegazione composta dai vari Mazzella ed altri amici di Ponza si incontrò con gli ischitani per la presentazione di un lungo reportage e di un filmato, e dopo i continui contatti tra le due comunità, grazie all’interessante e ricco sito web Ponzaracconta, è maturata la necessità di stringere legami più forti fra le due realtà insulari”.
Poche righe per dare corpo ad un comunicato stampa che invece, come nota giustamente l’amico Mazzella di Ponza, fa sorgere “il sospetto che il gemellaggio possa servire solo ad una sfilata di vanità e non tenda, come dovrebbe, a restaurare i contatti culturali, sociali ed economici tra Ischia e Ponza”. Forse, solo un annuncio distratto e un po’ raffazzonato, confezionato soprattutto per contentare qualcuno, più che per dare opportune informazioni.
E che anche al Giuseppe Mazzella di Rurillo di Ischia ha fatto scrivere tra l’altro, con riferimento al fallimento dell’Associazione Napoletana della Stampa (leggi qui), che ormai i giornalisti… “debbono scrivere comunicati con l’avallo del “padrone” e con i divieti di indicazioni di nomi e meriti come quello diffuso per il gemellaggio con l’isola di Ponza previsto per il 31 marzo senza l’indicazione dei due giornalisti che nel 2009 scoprirono la colonizzazione ischitana di Ponza, proposero la costituzione di un Distretto Turistico delle Isole Napoletane da Capri a Ponza, riportarono i ponzesi ad Ischia dopo 275 anni in una bella manifestazione che si tenne ad ottobre nella Villa Arbusto ed il cui resoconto apparirà nel IV Volume degli Atti del Centro Studi su l’isola d’Ischia.”
Un gemellaggio che nasce male, dunque? Un aborto? Certamente no. A tutto c’è rimedio.
Un suggerimento: il 31 potrebbe essere proiettato il filmato di cui si parla e ripreso il reportage pubblicato da “La Rassegna d’Ischia”. Gli autori certamente, non avrebbero motivo di far notare la loro assenza di protesta, gli ospiti non respirerebbero aria viziata, si darebbe giusto merito al carissimo Lorenzo Mazzella, che mai ha smesso di sollecitare i rappresentanti delle rispettive istituzioni e tante energie ha profuso per giungere fin qui, si potrebbero tracciare le linee di lavoro per il costituendo Comitato di Gemellaggio.
Il frettoloso e superficiale comunicato stampa sarebbe ricordato solo come un incidente di percorso e nessuno andrebbe mai ad immaginare chissà quali illazioni, con riferimento agli autori materiali o ai loro rispettivi ispiratori.
Per l’articolo di base di Giuseppe Mazzella ‘di Rurillo’ pubblicato sul sito nel luglio 2011: “1734. Il viaggio di Mattia ed i compagni”, leggi qui e qui