Negli ultimi giorni Ponza è preda di volantini e voci anonime con contenuti assolutamente falsi e privi di ogni fondamento.
Questa modalità di operare nell’ombra – per tentare di screditare chi si rende disponibile ad impegnarsi per il proprio paese – non è nuova a Ponza, anche in passato ci sono state campagne elettorali aspre e cattive, questa volta si stanno però alzando i toni.
L’anonimato è la formula più subdola di attaccare gli avversari, si possono inventare tutte le fantasie possibili e immaginabili, come la figlia di una discendenza di pescatori contraria alla pesca o altre sciocchezze simili che non meritano neppure lo spreco di parole per sottolinearne la falsità.
Quando qualcuno nell’ombra della propria stanza si mette davanti alla tastiera di un computer per attaccare un avversario politico lo fa perché lo teme, perché ritiene che intorno a quella persone ci siano tanti, troppi consensi, opinioni positive e di sostegno.
Quell’anonimo teme che parole come “orgoglio e identità ponzese” (termini che ho utilizzato in più di una occasione e che per loro stessa definizione smentiscono tutte le falsità che mi si vogliono attribuire) siano una minaccia ai propri oscuri interessi.
Quel soggetto teme che parole come “unità tra tutti i ponzesi”, perché solo insieme si può difendere il lavoro e la vita delle future generazioni sulla nostra isola, gli stiano scompigliando i giochi.
Adesso, al di là di un qualsiasi mio piccolo, grande o inesistente impegno amministrativo, invito quell’anonimo a metterci la faccia a uscire allo scoperto a sostenere apertamente le proprie tesi, così avremo modo di chiarire chi è che veramente vuole il bene di Ponza e dei ponzesi.
Enzo Di Giovanni
23 Marzo 2017 at 18:22
Una volta i volantini, seppur anonimi, avevano la pretesa di manifestare opinioni, magari scomode. Adesso siamo ridotti all’insulto gratuito, al ridicolo: sarà un segno dei tempi.
Tutta la mia solidarietà, cara Mimma. La pochezza di certi personaggi si commenta da sola…
Francesco De Luca
23 Marzo 2017 at 19:54
Anche io sono stato oggetto di “voci anonime”. Di una cattiveria da voltastomaco. Perché vomitata contro la mia persona, indipendentemente da quello che mi lega alle vicende cittadine.
La bile dell’anonimo ha colto l’occasione della scadenza elettorale per esternare la sua maligna secrezione. Ed è questa la sua firma autentica. L’ho riconosciuto dal malanimo perverso, e dalla frenesia da evacuazione.
Non si paleserà, cara Mimma, al contrario, si nasconderà ancora di più dietro sproloqui da intellettualoide. Quella è la sua cifra ufficiale. Talora poi, quando diventa insostenibile il livore da insignificanza, si palesa con le lettere anonime.
Sono il suo testamento!
silverio lamonica1
23 Marzo 2017 at 20:52
“Chi parl’ ‘a rreta, ‘a rreta è tenuto” (Antico adagio nostrano) “Non ti curar di lor … ”
Piena solidarietà a Mimma anche da parte mia.
Sandro Russo
23 Marzo 2017 at 21:15
Non volevo parlare del fatto che sono stato anch’io bersaglio di una lettera anonima, proprio in questi giorni.
Non volevo parlarne perché mi ha fatto ridere.
Come l’automobilista che ti sorpassa e ti fa le corna.
Quei comportamenti così banali da essere entrati nelle barzellette… come il personaggio con l’impermeabile che all’improvviso se lo apre davanti.
Si resta stupiti, certo, ma a nessuno passerebbe per la testa di ribattere con un’analoga scemenza.
Però di ridere uno non se lo può impedire!
vito favata
23 Marzo 2017 at 21:42
Cara Mimma non conosco nei particolari il contenuto del volantino ma in questi giorni ne è circolato più di uno. E’ vergognoso che certi individui, se così li possiamo chiamare, si possano permettere di offendere delle persone che vorrebbero dare un valido contributo politico per la nostra isola. Dico la ‘nostra’ isola perché mi sento ponzese, anche se qualcuno mi ha affibbiato l’epiteto di forestiero.
Purtroppo devi capire che dove non arriva l’intelligenza emerge l’ignoranza e questi esseri ignobili che si celano nell’anonimato dietro un volantino screditando persone per bene come te, non meritano di essere considerati.
Con questo chiudo dandoti tutta la mia solidarietà.
Biagio Vitiello
24 Marzo 2017 at 06:37
E chi a Ponza non è stato oggetto di lettere anonime!?
Io ci potrei scrivere un libro, con tutte quelle ricevute!
E poi si sono le denunce anonime. Ma questa è una consuetudine di quei ponzesi che non hanno le palle… e sono tanti!
isidorofeola
24 Marzo 2017 at 12:15
In una delle favole di Fedro dell’antica Grecia , la volpe, visto che non riusciva ad arrivare alla succulenta uva, di cui si nutrivano gli altri animali, disse che era acerba.
D’altronde, deridere ed offendere le persone perbene è sempre stata la caratteristica di donne ed uomini vili e senza midollo, che sono tenuti assieme dal collante dello squallore delle loro vite che si esplicitano nella stupidità dei loro comportamenti.
Ma tant’è, come dice un vecchio adagio, “la madre degli stupidi è sempre incinta”.
Gennaro Di Fazio
24 Marzo 2017 at 23:08
Solidarietà per Mimma, solidarietà. Come si fa a denigrare e a non apprezzare questa donna che con enormi sacrifici, pur con umili origini, è riuscita ad avere un ruolo importante nella società. E chi come me e tanti altri che hanno percorso la stessa strada, sa bene quanto fanno male le calunnie, soprattutto perché, anche se non viviamo più a Ponza, ci sentiamo comunque figli di questa Terra. Non è così che si costruisce un’azione politica, non è con le lettere anonime che si sconfigge un avversario; la lealtà dovrebbe stare alla base di ogni atteggiamento umano, di ogni azione o contrapposizione, perché è da essa che nasce una società sana, per noi e per i nostri figli. Se Mimma fa paura per la sua onestà, sappiano i signori che dalle Politica vogliono trarre solo loschi interessi, che non saranno né le calunnie né le lettere anonime a farli vincere; perché probabilmente di questo si tratta. E Ponza non può continuare ad essere un villaggio turistico appannaggio di pochi che si arricchiscono, Ponza deve diventare una comunità normale dove le sue bellezze devono poter favorire le economie di tutti. Cara Mimma non demordere, non lasciarli vincere, sii forte come lo sono le donne che con i loro atti d’amore riescono a sconfiggere ogni cosa.
Un abbraccio affettuoso
Gennaro Di Fazio
Antonino Di Stefano
14 Aprile 2017 at 10:52
Avevo visto giusto quando teorizzavo che saresti stata il sindaco giusto per Ponza. Il fatto che ci siano reazioni così squallide alla tua disponibilità significa che hanno paura per quello che rappresenti in termini di onestà, preparazione, lungimiranza e libertà di pensiero. Pare che anche stavolta prevarranno gli interessi di bottega e gli inciuci, peggio per loro peccato per Ponza!