Ho parlato con qualcuno di questi addetti ai lavori, alcuni mi sono sembrati con le idee chiare, altri invece hanno detto che si sta cercando di fare quel che si può in una situazione di grande tensione emotiva.
Da che cosa viene la tensione? La posta in gioco è altissima e non si deve sbagliare! Ci sono diversi candidati a Sindaco per cui è sempre difficile scegliere chi può rappresentare al meglio l’alternativa. Poi si sa che ogni ponzese ha una sua preferenza e tra l’altro in questi momenti, si fanno avanti ponzesi – che per “la professione” che svolgono o per le loro “proverbiali famiglie” sono capaci di spostare “pacchetti di voto” – questi fanno pesare la loro influenza per cui rallentano la costituzione della compagine. Per non parlare dei “mestatori e seminatori di zizzania” che in questi momenti diventano protagonisti assoluti. Tutto questo porta a un continuo telefonarsi l’un l’altro, un susseguirsi di incontri a piccoli gruppi a quattrocchi; quello che si pensa la sera al mattino ha un altro aspetto per cui è da ripensare. In questa fase chi vuole raggiungere l’obiettivo deve mantenere la calma usando intuitività e buon senso.
Chi ha le idee più chiare invece dice che bisogna andare avanti con decisione partendo dai raggruppamenti – non partitici (questi non ci sono a Ponza) – ma sociali e culturali che già hanno – nel corso dell’esperienza amministrativa di Vigorelli – maturato la volontà di dare un’alternativa di governo all’isola.
E quali sono questi raggruppamenti sociali e culturali?
Mi viene risposto: “sicuramente il Comitato “Samip 2012”, in questi anni è stato presente e attivo sul territorio. Nato per dare un contributo di idee nell’elaborare un progetto di “ porto turistico e sviluppo della zona ex- Samip integrato con il resto del territorio fornese e più in generale dell’isola. E’ stato presente promuovendo riunioni interne al comitato, aperte alla cittadinanza e soprattutto tentando invano di interagire con l’amministrazione comunale.
Poi c’è il Comitato Rinascita per Ponza: anche questo gruppo di persone ha dimostrato attenzione a tutto ciò che riguardava la protezione della residenza.
Sicuramente il Comitato Ponza nel Cuore è stato presente tra i cittadini e rappresentato in consiglio comunale dal consigliere di minoranza Francesco Ferraiuolo.
E ancora, l’associazione Ponzaracconta che in questi anni è stata presente animando serate culturali ponzesi e soprattutto – con il suo sito web – è diventata un punto di riferimento per i ponzesi residenti e in giro per il mondo.
Da questi raggruppamenti si deve partire per trovare l’uomo o la donna giusta, le persone disponibili e capaci e il programma di lavoro da presentare ai cittadini.”
Chiedo: ma come si dovrebbero unire i vari Gruppi?
Mi risponde il “razionalista”: in parte già sono uniti ma si deve passare dalla fase di intenti orali alla fase di intenti scritti: bisogna che si crei un coordinamento elettorale, dove i rappresentanti dei vari gruppi si prendano la responsabilità di stabilire le regole della convivenza politica.
Ma io penso che l’azione – sia quella che chiamiamo “intuitiva”, sia quella “razionale” -, giri intorno agli stessi uomini e donne per cui non capisco quale delle due azioni possa primeggiare.
Mi risponde sempre il razionalista: “Professo’, Ponza è un’isola difficile per cui bisogna andare avanti con determinazione e con grande pazienza, sperando di fare un “passo indietro e due avanti” ma l’obiettivo comune: di dare a Ponza un’alternativa a Vigorelli mi sembra fortissimo in ognuno di noi.
Per arrivare a costituire una “unica Lista” è assolutamente necessario riconoscere il lavoro fatto dai vari Gruppi e rappresentarlo nella Lista, poi scegliere il modo e la forma per avere un capolista che sia veramente espressione della volontà del coordinamento e nel contempo cercare, di volta in volta, il massimo dei consensi tra amici e sostenitori: questo si può ottenere lavorando in modo coerente e trasparente.”
A sentire questi amici siamo in una fase molto delicata: si sa da dove partire e si sa dove tentare di arrivare, ma la strada è ancora piena di insidie.