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Si è parlato anche di Ponza ieri sera su RaiUno, nella seconda puntata del magnifico spettacolo di Gigi Proietti “Cavalli di battaglia” che si avvale ogni volta, oltre che dell’insuperabile protagonista e padrone di casa, di ospiti di tutto rispetto.
Questa volta c’erano tra gli altri, ed è proprio un modo di dire, Renzo Arbore, Bianca Guaccero, Enrico Brignano, Greg & Lillo, Max Tortora. Ed è stato proprio dialogando con quest’ultimo, che come tutti sanno è altissimo, che è venuto fuori il nome della nostra isola.
Proietti e Tortora parlavano appunto di altezza e quest’ultimo riferiva come fosse poco indicativo nel suo caso quando fa il bagno in mare dire “qui si tocca”. Ma poi hanno aggiunto: “Dove facciamo il bagno noi però non si tocca davvero: a Ponza l’acqua è profonda dappertutto”. Un ottimo spot.
Gigi Proietti può essere davvero essere considerato ponzese d’adozione, avendo scoperto la nostra isola moltissimi anni fa e avendo comprato casa in località Santa Maria, vicino alle Grotte Azzurre, in tempi certamente non sospetti e poco modaioli: insomma un amore autentico che lo showman ha avuto modo di dimostrare e ribadire in mille occasioni, perfettamente ricambiato dagli isolani.
E’ un acquisto più recente ma ugualmente entusiasta invece Max Tortora, che da qualche anno a questa parte capita spesso di incontrare lungo le strade dell’isola, con la sua statura chilometrica e l’andatura dinoccolata. Del resto non serve fare l’elenco dei vip che nei vari campi hanno Ponza nel cuore e qui trascorrono lunghi periodi di vacanza: si allunga ogni anno di più. Restando in tema di “Laboratorio teatrale Proietti” citiamo solo Giorgio Tirabassi e Rodolfo Laganà, ormai anch’essi degli habitué.
Un piccolo aneddoto sulla statura di Max Tortora. Un paio di anni fa, una sera era seduto davanti a me nella platea del Teatro D’Annunzio di Latina per assistere a uno spettacolo di Alessandro Gassmann. A parte scusarsi subito “dell’ingombro”, è stato per tutto il tempo letteralmente sdraiato per non dare fastidio: superfluo aggiungere che quella serata me la sono goduta più che se al posto suo ci fosse stato un nano.