Sheiba Cantarano è una brava e sensibile poetessa, vincitrice di Premi a carattere nazionale e internazionale. E’ una cara amica e ci conosciamo dal Liceo.
Ma ha un’altra caratteristica che la rende particolarmente cara a noi di Ponzaracconta e ai nostri lettori. Non solo verso la fine degli anni ’70 ha lavorato presso l’Ufficio Postale dell’isola, ma è rimasta particolarmente legata a Ponza.
Ho voluto dunque condividere con tutti voi il piacere di leggere questa sua poesia intitolata “Dall’isola, il mese di giugno”, inserita nella raccolta “L’angelo guardiano” pubblicata nel 1999 dalla casa editrice umbra Blu di Prussia, e nell’ottobre 2016 nel Quaderno antologico della collana Ricerche dal titolo “Inchiostri digitali – Contemporaneità” della stessa Blu di Prussia, a cura di Eugenio Rebecchi.
Tra l’altro parla del mese di giugno a Ponza, e non ci sono parole da aggiungere: lasciamoci andare a sognare, in questo rigido inverno che ci rende sconosciuti a noi stessi.
Buona lettura, L.G.
Dall’isola, il mese di giugno
L’abbraccio delle ginestre
è dolce allo sguardo
e i gabbiani
nocchieri senza meta
tracciano alto
il loro andare.
Fossi tu qui
che vai al cuore delle cose
e lo porgi compiuto
a chi ha fede…
Fossi tu qui
uccelli e fiori
nel mio cuore
sarebbero colonna di luce.
Così giallo gabbiano
tendo le ali
tra i confini dell’isola.
.
Tu vuoi sapere
com’io viva qui
dove non amo: perché non vieni?
… trema a volte nell’acqua
del porto
una testa di pesce luna
e le buganvillee
oh le rosse buganvillee
stremate dal vento di scirocco…
Posso dirti l’ora
del giorno
che mai ha
testimoni attenti
nel suo assalto alle case
alle dure colline d’occidente:
tutto è dato per scontato.
.
Da “L’angelo guardiano”, Blu di Prussia, 1999.
La poesia è stata recentemente inserita nel Quaderno antologico “Inchiostri digitali-Contemporaneità” a cura di Eugenio Rebecchi, Blu di Prussia, 2016