Di recente Papa Francesco ha approvato la cremazione, vietando però ai fedeli di disperdere le ceneri in natura, di dividerle tra parenti e amici, di ficcarle in anelli, gioielli e ninnoli vari. Il credente deve attenersi al precetto. Chi non crede, logicamente può fare come gli pare. Per quanto mi riguarda …
Io spero che avvenga tra cent’ anni,
avendone però settantacinque …
sia cenere o polvere, che importa,
quel che sarà di questo scrigno mio.
Ma non mi va confonderlo col vento
foriero di tempeste o di procelle,
oppur nel mare in bocca alle mennelle.
Mi spiace che finisca in qualche teca
sopra i comò dei figli o in biblioteca,
oppure in un cammeo con brillante
ornando un collo in un festin danzante.
Io voglio che riposi in santa pace
assieme a quelli dei compaesani
su a La Madonna, lì nel cimitero;
m’importa poco se in terra o in cappella:
deve restar nella mia Ponza bella!
Di Silverio Lamonica, in condivisione con www.buongiornolatina.it
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Luisa Guarino
2 Novembre 2016 at 16:33
Ritengo di essere credente, anche se a tante cose non credo, ma il dietrofront di Papa Francesco non mi è piaciuto per niente. Non userei mai le ceneri di qualcuno per farne un brillante, ma credo sia un diritto (peraltro acquisito da così poco tempo!) poter tenere le ceneri dei nostri cari in casa, oltre che in un piccolo angolo del cimitero. Personalmente andrei oltre: e sarei felice anche di finire “nel mare in bocca alle mennelle” come scrive simpaticamente il nostro Silverio. In fondo tutto rientrerebbe nel ciclo, grande e ininterrotto, della natura.