di Rita Bosso
Gli sposi sono belli, eleganti, simpatici e innamorati.
Gli invitati sono brillanti, solari e frizzanti… come una leggera brezza di mare.
La torta è favolosa perchè la pasticceria di A Casa di Assunta è insuperabile; idem per le fotografie, che rubacchio dall’album di Rossano.
Le coccarde coi colori dell’arcobaleno ricordano che l’evento è non solo privato, non può esserlo.
Il cuore è perfetto, disegnato magistralmente e, se il restyling del piazzale e il monumento al centro non convincono tutti, i due ritagli di verde e di azzurro rappresentano la perfezione assoluta.
Guardo le foto. Ognuno dei palloncini colorati pronti a librarsi in volo su piazza Pisacane mi ricorda un nome e un volto. Volano oltre l’orologio le spose bianche i cui mariti non avevano potuto confessare la propria omosessualità, erano stati costretti a matrimoni di facciata per salvare un lavoro, una reputazione, la serenità dei genitori. Situazioni che oggi sembrano incredibili erano normali fino a una cinquantina d’anni fa.
Vedo su un palloncino il volto della signora colta e gentile che, sfidando le chiacchiere, tornava in estate al paese natìo insieme alla compagna: non ostentava nè nascondeva, passeggiava tranquilla con gli anziani parenti e la compagna, dava l’idea di riuscire a far convivere affetti vecchi e nuovi senza sforzo; quanto coraggio, quanta determinazione, quanta sofferenza dovevano nascondersi dietro l’apparente leggerezza.
Rivedo su un palloncino l’amico a cui la mamma si ostinava a proporre fidanzate, simpatico, creativo.
Vola verso le nuvole il palloncino su cui è disegnato il volto di un altro amico, molto più anziano, intelligente, acutissimo, che mi ha raccontato la storia dell’isola, gli anni del confino, che riusciva a dare letture critiche e non convenzionali di quanto accadeva.
Volano, i palloncini, evocano il sorriso, lo sguardo di persone coraggiose e sensibili e le raggiungono, ovunque si trovino adesso. In qualche modo, c’erano anche loro a fare gli auguri a Beniamino e a Nino.
susy scarpati
23 Ottobre 2016 at 20:29
Tutta l’organizzazione “gastronomical ” e’ stata curata da me ma A onor Del vero bisogna fare una precisazione: la torta e’ stata preparata da Leandra e Maria Di cosi come era …tutti gli amici non dovevano lavorare ieri compresa la Mia super pasticcera.