proposto e tradotto da Silverio Lamonica
Ed ecco l’autunno: le foglie ingiallite vengono giù dai rami degli alberi, come tante mani agitate in segno di saluto; così l’estate ci dà l’arrivederci.
La poetessa inglese Emily Bronte (1818 – 1848), autrice tra l’altro del romanzo “Cime Tempestose”, ci ha lasciato questa suggestiva descrizione dell’autunno che arriva:
Fall leaves fall
Fall, leaves, fall; die, flowers, away;
Lengthen night and shorten day;
Every leaf speaks bliss to me
Fluttering from the autumn tree.
I shall smile when wreaths of snow
Blossom where the rose should grow;
I shall sing when night’s decay
Ushers in a drearier day.
Poem by Emily Bronte
Come si può notare, la poesia è composta da due quartine, ciascuna con due coppie di versi a rima baciata.
Nel tradurre, ho preferito la formula del verso sciolto, che – secondo me – rende al meglio lo stato d’animo dell’autrice.
Infine, le voci verbali del primo verso “fall” e “die” che in qualche versione figurano all’imperativo, le ho coniugate all’indicativo: cadono, muoiono; poiché – a mio avviso – meglio si conciliano in italiano con le espressioni dei versi successivi.
Cadono le foglie, cadono
Le foglie cadono… cadono;
muoiono i fiori a poco a poco;
più lunga è la notte,
più fugace il giorno;
di beatitudine mi parlano le foglie
dall’albero autunnale
nel lento fluttuare.
Sorriderò
quando ghirlande di neve
sbocciano
là dove dovrebbe spuntare la rosa.
Canterò
quando la notte decade
e a un giorno più tetro
spalanca le porte.
Di Silverio Lamonica, in condivisione con www.buongiornolatina.it