Mi sono sentito uguale quando ho perso mio fratello. Abbiamo passato l’infanzia insieme su e giù per Chiaia di Luna… si partiva al mattino presto per la nostra bellissima spiaggia e andavamo a caccia di polpi, poi le lunghe nuotate fino a Capobianco, ci si riposava e si stava in spiaggia fino alle 19.00. Ricordo come fosse oggi le corse per sopra Chiaia di Luna: dovevano ancora asfaltare la panoramica.
Abbiamo mantenuto un rapporto telefonico che mi faceva molto piacere.
Subito dopo Natale 2015 mi diceva che si sentiva sempre tanto stanca, allora le dissi di fare una visita medica… Loro avevano programmato il ritorno a casa a Monfalcone.
Dopo una settimana è entrata in ospedale; è stata operata ma senza togliere niente, ormai non c’era più niente da fare.
L’hanno messa nell’ospice dove non ti fanno più sentire i dolori. Le avevano dato tre mesi di vita e così è stato.La voglio ricordare com’era, nella foto che allego.
conny42
22 Luglio 2016 at 22:17
Ciao Lino, mi unisco a te nel ricordo di Lucia, carissima amica d’infanzia, di quando trascorrevamo le giornate ridendo e scherzando di tante cose. Avevamo niente e ci si divertiva con niente, con Giuseppina, che ho sentito oggi pomeriggio, con mia sorella Rosetta, anche lei molto dispiaciuta,.
I ricordi belli di Ponza rimangono nella mente e nell’anima e li porteremo sempre con noi; per te in modo particolare ancora di più che hai trascorso con lei molti anni.
Non ci resta che pregare per lei.
Addio Lucia, riposa in pace.
Silverio Guarino
24 Luglio 2016 at 20:42
Gli “Hospice” sono delle entità che esistono per alleviare ai malati ed ai loro cari, quel percorso che ci porta al grande viaggio.
Ci si rivolge ad un “Hospice” quando non si possono più sostenere i sacrifici e i dolori correlati all’assistenza di una persona cara che ha una ridotta speranza di vita.
Non si mettono le persone negli “Hospice” solo per ridurre il loro dolore; ci si rivolge ad un “Hospice” per migliorare la qualità di quella poca vita che i malati hanno davanti. Ci sono medici, infermieri, psicologi e operatori sanitari dedicati, che con grande professionalità e tatto, svolgono la loro opera con dignità e rispetto dei ruoli.
Tutti prima o poi facciamo incontri con malattie gravi e senza via d’uscita; anche a me è capitato e la struttura “Hospice” della Casa di Cura “S.Marco” di Latina, mi ha accompagnato in questo doloroso percorso. Con la buona sorte di non aver dovuto fare alcun ricovero, ma di aver avuto assistenza domiciliare, in quanto le condizioni generali (per quanto gravi e scadute) lo permettevano.