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Vabbè, questa settimana non ci siamo ammazzati poi tanto.
Sì, ci sono i problemi dei mezzi di collegamento – leggi – con la terraferma che ogni tanto si presentano, ma non sono così gravi.
Durante la guerra era peggio.
Se proprio non si riesce a fare meglio possiamo sempre tornare al punto di partenza.
Un po’ di mesi fa è stato salutato come un successo l’arrivo di “Laura”. Oggi sarà una vittoria epocale il ritorno del “Quirino”.
Mi sembra che l’anno scorso si cambiava tutto con le autolinee ponzesi.
Oggi invece le solite malelingue disfattiste ci dicono che le corriere stanno un poco inguaiate con le portiere – leggi.
Qualcuno per caso si ricorda dove è stata messa quella fune che serviva a chiuderle?
Non si sa mai; può venire ancora buona.
Quaranta e passa anni fa eravamo sotto al comune a dire tutte le maleparole possibili contro il sindaco Sandolo che -parafrasando la regina Antonietta – ci proponeva di andare in taxi con Pelliccia, se Benedetto Fricano e le sue corriere non ci piacevano.
Insomma mi sembra che siamo finiti in un gioco dell’oca dove, quando credi di aver fatto qualche passo in avanti, ti ritrovi al punto di partenza.
E se ti lamenti, passi pure per fesso.
Abbiamo la memoria corta; siamo destinati a ripetere gli stessi errori.
Speriamo non sia sempre così.
La memoria corta ce l’abbiamo solo per certe cose però perchè se poi leggiamo con calma quanto andiamo a scrivere sulle pagine di Ponzaracconta ri-scopriamo tante cose che sembrava avessimo perduto.
Luisa ci parla delle cabine telefoniche: – leggi – strumento importante per non perdere chi ci faceva battere il cuore qualche mezzo secolo fa.
Silverio Lamonica ci parla delle rondini a primavera – leggi – e Silverio Guarino ci racconta i peccati veniali dei ragazzini che ‘criptavano’, in un gioco creativo, le parolacce – leggi – rendendole accettabili.
Ci sono però anche ricordi che si rinnovano e ci permettono di segnalare un anniversario importante: i venti anni del gruppo teatrale “’A Priezza”. Ce ne parla Assunta Scarpati – leggi.
Complimenti a loro e a questo importante traguardo raggiunto.
Insomma Ponza è al centro di ricordi anche nostalgici, di considerazioni che arrivano anche da posti lontani.
Con accenti diversi sono ancora Silverio Guarino – leggi – e poi Franco de Luca – leggi – e ancora Sylvie Morgan Brown dagli Stati Uniti (nella traduzione di Silverio Lamonica) – leggi – a segnalarci stati d’animo o vicende che meritano la nostra considerazione.
Comunque il nostro mare e la nostra isola non sono a rischio solo per la nostra incapacità ad amministrarci.
Sono a rischio anche perché in luoghi lontani (neanche tanto) i destini dell’ambiente possono essere decisi a favore degli interessi di pochi e non di tutta la comunità.
L’invito mio ad andare a votare oggi – leggi – e le considerazioni di Tano Pirrone – leggi – dovrebbero essere oggetto di riflessione in questa giornata di metà aprile.
Buona domenica!