presentato da Giuseppe Mazzella di Rurillo
Convegno Nazionale sullo Sviluppo Locale
L’Europa a Mezzogiorno
Le politiche europee di Coesione Territoriale nel Piano 2014-2020 – il ruolo del Governo, della Regione, della Città Metropolitana, dei Comuni ed il protagonismo dell’imprenditoria pubblica e privata e delle forze sociali
Ischia – sabato 5 marzo 2016 – ore 9.30-13.30
Sala Congressi del Grand Hotel Re Ferdinando
Il libro di Amedeo Lepore e Gianni Pittella un manuale per un nuovo Meridionalismo
L’Europa ed il Mediterraneo: gli orizzonti imprescindibili per il Mezzogiorno d’Italia
di Giuseppe Mazzella (di Rurillo)
Ischia, 29 febbraio 2016
Duecentottantaquattro pagine in formato pocket stampate in un corpo minuscolo per farci entrare quanto più è possibile, con una sterminata bibliografia di autori italiani e stranieri, undici collaboratori di università, di imprese pubbliche e private fra i quali Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud e Claudio Cipollini, professore e manager che ha maturato esperienze nella gestione di imprese innovative, Amedeo Lepore, professore di storia economica alla seconda Università di Napoli e Gianni Pittella, eurodeputato e presidente del gruppo dei socialisti e democratici al Parlamento Europeo, hanno firmato con il loro libro: “Scusate il ritardo – una proposta per il Mezzogiorno d’ Europa” (Donzelli Editore 2015) un vero e proprio manuale per un “Nuovo Meridionalismo” al tempo della terza rivoluzione industriale della storia e del più ambizioso processo unitario di stati nazionali d’ Europa che parte da una unificazione economica prima ancora di una unificazione politica. Un progetto lanciato dall’isoletta di Ventotene nel 1941 da tre confinati del fascismo , Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, che con un “Manifesto” diffuso clandestinamente proposero gli “Stati Uniti d’Europa”.
Lepore e Pittella fanno una analisi impietosa delle politiche per il Mezzogiorno d’ Italia attuate in oltre 150 anni da vari governi, non nascondono errori, sprechi, cattive scelte e soprattutto con il rigore e l’obiettività dello storico, Amedeo Lepore non ha timore di sottolineare il ruolo positivo svolto nei primi vent’anni dalla Cassa per il Mezzogiorno ma anche lo spreco di risorse quando “l’intervento straordinario” passò nella competenza delle Regioni con l’Agenzia per il Sud nel 1986 fino alla soppressione nel 1992.
Una analisi completa ricca di dati e di riferimenti che non può essere riassunta in poche righe. Ma una speranza o quasi una via obbligata il libro indica: l’Europa è una opportunità, forse l’ultima per colmare il divario tra il Nord ed il Sud d’Italia “tagliato” da una forbice crudele che il drammatico rapporto della SVIMEZ ha di recente posto in luce con l’inconfutabilità della matematica.
Questa opportunità è rappresentata dai fondi europei per il programma 2014-2020 che per il Sud ammontano a circa 90 miliardi di euro. Il libro non tralascia di fare la “storia economica” dei fondi europei fin dal primo piano del 2003 ed usa parole durissime per gli sprechi e la cattiva utilizzazione.
Questo è un testo da discutere e dal quale partire per il riscatto del Mezzogiorno e per un suo nuovo protagonismo. A condizione che sia “partecipato” che il Mezzogiorno riscopra o costituisca una nuova classe dirigente perché è un appuntamento con la Storia di una intera generazione per la generazione successiva, per i giovani che da questo Mezzogiorno vanno via perché non trovano lavoro.
“L’Europa a Mezzogiorno – le politiche europee di Coesione Territoriale nel Piano 2014-2020: il ruolo del Governo, della Regione, della Città Metropolitana, dei Comuni ed il protagonismo dell’ imprenditoria pubblica e privata e delle forze sociali”.
Questo è il tema di un Convegno Nazionale sullo Sviluppo Locale che si terrà ad Ischia sabato 5 marzo 2016 con inizio alle ore 9.30 nella sala congressi del Grand Hotel Re Ferdinando per iniziativa del Lions Club dell’isola d’Ischia in collaborazione con l’Osservatorio sui fenomeni socio-economici dell’isola d’Ischia (OSIS), della Confcommercio e della Federalberghi Ischia.
PROGRAMMA DETTAGL.
Dopo l’indirizzo di saluto del Presidente del Lions Club Isola d’Ischia, Camillo Iacono, sono previsti gli interventi preordinati di Francesco Monaco, responsabile dell’area Mezzogiorno e Politiche per la Coesione Territoriale dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia), di Achille Flora, Professore di Politiche di Sviluppo Territoriale della Seconda Università di Napoli, di Umberto Minopoli, Presidente di Sviluppo Campania spa, di Maria Laura Esposito, della Fondazione IFEL (Finanza ed Economia Locale dei Comuni), di Paolo Massimi, responsabile sviluppo delle Piccole e Medie Imprese (PMI) dell’Agenzia Pubblica INVITALIA, di Maria Ludovica Agrò, Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per la Coesione Territoriale, di Pasquale Russiello, dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Napoli responsabile della Commissione per le agevolazioni finanziarie, di Pietro Russo, Presidente Provinciale della Confcommercio, imprese per l’Italia, di Ermando Mennella, Presidente della Federalberghi Ischia, di Elena Coccia, Vice Sindaco della Città Metropolitana di Napoli.
Dopo le relazioni di base, spazio al dibattito dei partecipanti – parlamentari, amministratori regionali e comunali, imprenditori, stakeholders, liberi professionisti – ed infine le conclusioni del convegno affidate a SERENA ANGIOLI, assessore ai fondi europei della Regione Campania.
Il libro di Lepore e Pittella fa da traccia o da base programmatica per un confronto contenutistico che ha l’ambizione di essere “costituente” per l’ avvio di uno Sviluppo Locale.
Contiene la prefazione di Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri e propone una nuova strategia non nascondendo perplessità sul ruolo dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, uno strumento che ha funzionato con successo negli USA, del Regno Unito di Gran Bretagna, in Francia, ma che in Italia è tutto da scoprire.
11 progetti strategici su temi prioritari coordinati da Claudio Cipollini.
Dalla COESIONE SOCIALE – tema fondamentale per ricostituire un’identità e un rapporto migliore tra cittadini (con migliori servizi sociali e una migliore valorizzazione dei beni sequestrati alle mafie – cancro da estirpare una volta per tutte!) alla VALORIZZAZIONE DELLE SPECIFICITA’ LOCALI per il TURISMO (da approcciare con l’impegno di tutti per promuovere un insieme e non tante singole realtà), per l’AGRICOLTURA (dove è vincente ‘fare rete’ sulla qualità) alle politiche INDUSTRIALI (dove i fattori endogeni sono una variabile di base). E poi la CULTURA e l’INNOVAZIONE (partendo da Matera 2019 e costruendo una rete nel Sud e nel Mediterraneo) e il DIGITALE (le competenze e la cultura come base della domanda). Basi indispensabili una MOBILITÀ INTERREGIONALE E URBANA finalmente integrata ferro-gomma e sostenibile, ENERGIA da fonti rinnovabili e TERRITORI sostenibili.
Così un MEZZOGIORNO POSSIBILE. Con e per i cittadini del Sud. Un libro da leggere per fare.
Appunto: fare.
Cosa si può fare nei 45 Sistemi Locali di Sviluppo individuati dalla Regione Campania dove ci sono 500 Comuni?
L’area dell’isola d’Ischia – economicamente “matura” con 400 strutture alberghiere per almeno 20mila posti-letto e con altrettante extralberghiere per altrettanti 20mila posti letto ed almeno 500 esercizi commerciali aderenti all’ASCOM con un esercito di 6.000 partite IVA – è un esempio paradigmatico di “sviluppo senza programmazione” e di obsoleta organizzazione istituzionale con sei Comuni.
In tempo di spietata concorrenza sul mercato globale dei viaggi e di stagnazione economica occorrono interventi di consolidamento dello sviluppo maturo e di possibile ulteriore espansione, tenendo conto che ci sono almeno 14mila lavoratori iscritti al Centro per l’Impiego e l’INPS licenzia ogni anno almeno 9500 pratiche di indennità di disoccupazione ed una popolazione scolastica delle superiori di almeno 3200 studenti.
Le politiche europee di Coesione Territoriale nel Piano 2014-2020 sono decisive per avviare uno “Sviluppo Locale” ed un nuovo modello di Programmazione Strategica così come è decisivo il ruolo del Governo, della Regione, della Città Metropolitana di Napoli e dei Comuni con un rinnovato protagonismo dell’ imprenditoria pubblica e privata e delle forze sociali.
“L’Europa a Mezzogiorno” è la Strada Maestra.
Angelo D'Abundo (Madrid)
14 Marzo 2016 at 12:30
Quale regia per lo sviluppo?
Queridos amigos
la mia esperienza professionale nella gestione di Grandi Progetti mi conferma nella assoluta necessità di adottare, anche nella gestione dei progetti di interesse pubblico, nella loro fase esecutiva, la metodologia del Project Management con i relativi rigorosi meccanismi di Governance nell’attribuzione di ruoli e responsabilità.
L’importanza della Governance è stata ripetutamente sottolineata anche dai relatori dell’interessante ed istruttivo Convegno di sabato 5 u.s..
Naturalmente questo non significa by-passare il processo democratico di formulazione ed approvazione dei progetti, ma comporta invece un sostanziale processo di delega delle azioni esecutive (nessuno di noi salirebbe su un autobus con dieci autisti che si contendono il volante mentre l’autobus è in moto!).
Il sempre più frequente ricorso al commissariamento per le grandi opere riflette in sostanza l’inadeguatezza procedurale, prima che tecnica o professionale, della Pubblica Amministrazione nella gestione dei progetti (dietro al crollo dell’Impero Sovietico c’è l’impossibilità di gestire una economia sempre più complessa (economia di scopo) con i criteri massivi dell’economia di scala della pianificazione centralizzata.
Riporto qui di seguito questi essenziali principi gestionali di scarsa se non nulla applicazione in ambito pubblico.
In ingegneria gestionale ed economia aziendale, con l’espressione project management (in italiano gestione di progetto) (*) si intende l’insieme di attività di back office e front office aziendale, svolte tipicamene da una figura dedicata e specializzata detta project manager, volte all’analisi, progettazione, pianificazione e realizzazione degli obiettivi di un progetto, gestendolo in tutte le sue caratteristiche e fasi evolutive, nel rispetto di precisi vincoli (tempi, costi, risorse, scopi, qualità).
A presto
Ing. Angelo D’Abundo – Madrid
(*) Il project management è l’applicazione di conoscenze, attitudini, strumenti e tecniche alle attività di un progetto al fine di conseguirne gli obiettivi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Project_management
Osvaldo Cammarota
15 Marzo 2016 at 07:06
È difficile non convenire su quel che dice Angelo e sulla sperimentata efficacia del metodo (PCM, Governance, …) che lui richiama.
In verità non so se si può parlare di “Grande Progetto” ad Ischia, ma prendo spunto dalla sua terminologia.
Il problema ad Ischia è quello di costruire le precondizioni che permettono di procedere con quelle modalità.
Provo a spiegarmi meglio elencando una serie di quesiti che – a mio parere – potrebbero essere uno spunto per un ciclo di approfondimenti:
1- ISOLA d’ISCHIA: “Grande progetto”? Quale? O forse è più proficuo lavorare sul “progetto grande” di valorizzare le risorse diffuse, uniche e tipiche del territorio, nelle reti dell’economia sovralocale e globale?
2- CHI E’ il “dominus” locale? Nella confusione di poteri e funzioni tra Comuni. Città Metropolitana, Regione, Stato (Agenzia per la coesione, Invitalia, …) … È possibile comporre gli assurdi conflitti interni al sistema pubblico intorno all’idea che il dominus possa essere il territorio con le sue identità e vocazioni di sviluppo?
3- Quale organizzazione (Istituzionale, amministrativa, sociale, economica) deve avere il territorio per esercitare la funzione di “dominus”, almeno per quanto riguarda funzioni e compiti attribuiti ai Comuni?
4- Quale “soggetto attuatore” è più adatto ad accompagnare il processo di ideazione, progettazione, attuazione di un programma integrato di sviluppo per Ischia? (Agenzia coesione, Invitalia, Sviluppo Campania, Città Metropolitana, ….) Tutte queste insieme, d’accordo, ma per fare cosa? E, soprattutto, CHI fa COSA ?
5- …E altri quesiti che discendono da questi
INSOMMA, per dirla con una battuta riassuntiva di tutti i convegni che abbiamo promosso e organizzato insieme a Ischia:
La programmazione comunitaria 2014-2020 offre programmi, strategie operative, risorse e strumenti …
BISOGNA PROVARE A: SCRIVERE LO “SPARTITO”; FARE I “SUONATORI” E COSTRUIRE “L’ORCHESTRA”.
Infine, nella situazione confusa in cui ci troviamo, io suggerirei di “non sbeffeggiare” i tentativi che si muovono in questa direzione (Decreto 383, Iniziativa dell’Ente regionale turismo, …) anche se – concordo in pieno – appaiono fragili e un po’ velleitari, sono pur sempre promossi da soggetti pubblici che hanno una titolarità per farlo… Mentre noi siamo solo un gruppo di “volontari” …
A tal proposito, suggerirei pure di esaminare meglio le posizioni di Lepore (che nei fatti e in dichiarazioni pubbliche sono del tutto OPPOSTE alle idee che stiamo promuovendo) e di misurare il grado di coerenza dell’ANCI-IFEL tra quel che dice e quel che fa… E magari sollecitarli garbatamente ad agire con maggior coerenza.
Scusate la lunghezza, ma per il rispetto che ho per voi tutti, mi sono sforzato di socializzare al meglio il mio pensiero
Un abbraccio a tutti e a presto
Osvaldo