Volsci Pontiam insulam sitam in conspectu littoris su incoluerunt.
“I Volsci abitarono l’isola di Ponza posta di fronte al loro litorale ”.
Lo rivela lo storico romano Tito Livio (Patavium, 59 a.C. – Patavium, 17 d.C.) nella sua monumentale opera Ab urbe condita liber CXLII .
Fu la prima colonizzazione subita dall’isola e vi insediò la prima popolazione stabile. Si era nel 441 (circa) prima della fondazione di Roma.
Seguì la colonizzazione dei Romani nel 314 (circa ) a.u.c., e la successiva urbanizzazione negli anni intorno al 2 d.C.
La stanzialità della popolazione fu bruscamente troncata nell’813 (per altri 812) da una incursione dei Mori. Ne dà notizia il papa Leone III in una lettera a Carlo Magno con queste parole:
“Porro et hoc relatum est nobis, quod quadriginta naves de ipsis Mauris venerunt in insulam, quae Pontias vocitatur, ubi monachi residebant, et praedaverunt eam” (Inoltre ci è stato riferito che quaranta navi di quei Mauri (Mori) vennero nell’isola, che chiamano Ponza, abitata da monaci, e la depredarono).
L’isola ritornò ad essere abitata nel 976, anno in cui iniziò il ritorno dei monaci nelle isole.
Silverio Guarino
14 Febbraio 2016 at 12:30
Per i giovani lettori e per quelli che non conoscono la lingua latina, vale la pena ricordare che la parola “condita” si legge con l’accento sulla o:
“còndita” (participio aggettivato dal verbo: Condo, condis, còndidi, cònditum, còndere significato: fondare, costruire, edificare e quindi: fondata, costruita, edificata)
e non sulla i:
“condìta” come qualche goloso potrebbe interpretare.
Grazie sempre e comunque a Francesco (Franco) De Luca, per i suoi puntuali e preziosi appunti di storia.