di Luisa Guarino
Oggi Ponzaracconta compie cinque anni: mai come in occasione delle ricorrenze si rischia di essere banali e retorici, ma noi non vogliamo cadere in questa trappola. Cosa sono cinque anni nell’arco di una vita? Nulla. A quest’età un bambino non è neanche ancora pronto per andare a scuola. Ma per una realtà come il nostro sito, nato per volontà di un piccolo gruppo di ponzesi che vuole far sentire la voce propria e di chi ama Ponza, questo primo lustro è un risultato importante. Diciamo che per indole l’isolano è individualista e poco incline a condividere esperienze nonché a ricercare soluzioni insieme. Ma in questi pochi anni, che a voltarsi indietro sembrano già tanti, ne abbiamo fatta di strada insieme, ne abbiamo dette di cose, ne abbiamo raccolte di istanze, richieste, segnalazioni.
Partiamo dal presupposto che è stampato chiaro lì in alto sulla home page: “Prima che il tempo cancelli le tracce…”.
E infatti tanto spazio e tanta attenzione vengono dedicati alla conservazione della memoria della nostra isola. Non ritengo che ciò avvenga solo per piacere nostalgico e un tantino decadente: ricordando il passato parliamo di esperienze condivise, di persone conosciute, di una storia recente che ci ha visto protagonisti insieme; questo percorso ci fa riscoprire simili ma anche tanto diversi, pur vivendo a pochi metri l’uno dall’altra. Naturalmente a questo “come eravamo” si alterna l’attualità, con le questioni e i problemi (poche le cose belle, ahimè) che si presentano, ogni volta diversi e ogni volta uguali.
Come ogni anno in quest’occasione ci piace ricordare quei soci fondatori che non fanno più parte del gruppo di redazione: Gennaro Di Fazio, Mario Balzano, Gino Usai; ringraziando d’altro canto il nostro giovane e paziente webmaster Antonio Capone, che da quel 6 febbraio 2011 non ci ha mai mollato, supportandoci con competenza e simpatia. Ricordiamo altresì la fase pionieristica del sito e le idee ‘preparatorie’ maturate nei mesi precedenti, nel corso dei pomeriggi trascorsi nel casale di Lanuvio di Sandro Russo, il più ospitale tra i capiredattori, anche quando proprio non aveva idea che quello sarebbe diventato il suo ruolo.
Ogni compleanno comporta un bilancio, seppure minimo, e qualche cifra. Così snoccioliamo anche noi qualche numero: tra poco più di un mese toccheremo i 6000 articoli pubblicati (5000 ad aprile 2015, 4000 nel giugno 2014); e a fine mese compirà due anni la rubrica di satira settimanale “Venerdì pesce” che vede protagonista Sang’ ‘i Retunne, dando filo da torcere e facendo innervosire più di un lettore, anche per il suo “provocatorio” anonimato.
Cosa ci sarà da dire ancora dopo cinque anni? ha commentato un amico redattore… un po’ disfattista. Non lo so. Ma so quello che voglio dire io. Cinque anni sembrano pochi ma senza falsa modestia possiamo riconoscere con orgoglio che Ponzaracconta ha cambiato l’approccio con l’isola, tra gli isolani e tra quanti amano Ponza.
Il confronto è quotidiano e costante: i commenti permettono di riflettere sui diversi argomenti, e spesso la riflessione è a più voci; la rubrica della Rassegna stampa poi, introdotta da poco, è una finestra sui media locali e nazionali che trattano temi che ci riguardano da vicino; c’è inoltre La posta dei lettori, spesso con l’apporto di chi vive all’estero, magari anche da tanti anni. E ci sono le webcam puntate sugli scorci più belli di Ponza. Da lontano o da vicino quelle immagini ci fanno sentire sempre a casa.
Lungi da noi l’idea di ripiegarci su noi stessi pensando al passato, anche se al momento nessun elemento positivo ci fa intravedere un futuro migliore per Ponza e i suoi abitanti. Ciò nonostante continuo a pensare che il momento migliore è quello che si vive, mentre lo si vive, come dicevano i latini: hic et nunc, qui e ora. Perché è finché ci siamo che possiamo fare qualcosa. Proprio come oggi, che il nostro sito compie cinque anni e non è mai stato così desideroso e convinto di poter incidere fattivamente e positivamente sulla vita della nostra isola.
Auguri a noi, e grazie a tutti.
eduardo filippo
7 Febbraio 2016 at 18:45
Auguri, amici miei! Non passa giorno senza leggere almeno una vostra pagina o guardare una web-cam; mi fa sentire a casa, mi fa risentire i profumi della cucina di zia Luciella Mazzella a Santa Maria. A volte mi rivedo al fortino con zio Agostino Conte o insieme a lui a pesca di totani arète ‘a Parata in compagnia del vociare unico, musicale, misterioso dei parlanti, mentre lui sarpava tre totani e io ne perdevo uno, alando male a lenza.
Continuate vi prego… teneteci compagnia, aiutatece a sunna’ Ponza.
Eduardo Filippo
isidorofeola
10 Febbraio 2016 at 13:38
ANCORA CENTO DI QUESTI LUSTRI !!!
D’altronde con redattori e collaboratori di tale spessore, seri, preparati, competenti e mai banali, non è difficile immaginare futuri radiosi. E, come la volpe della favola di Fedro che, non potendo raggiungere l’uva, diceva che questa era acerba, così i giovani del sito vengono invidiosamente definiti ‘sciocchini’ perché non adusi a cingersi con il vessillo del vincitore ma abituati a ragionare con la propria testa.
Bravi, continuate così, ed ancora tanti auguri.