Ambiente e Natura

Gli effetti del Capodanno e la Sala di attesa – Bar di Formia

di Silverio Lamonica

 

Tutto è nato da una passeggiatina che Anna Maria ed io abbiamo fatto dopo pranzo: ci siamo recati al Molo Azzurra per una promenade sino al Molo Vespucci a Formia.

Erano circa le quattro del pomeriggio e sulla banchina già sostavano alcuni passeggeri in attesa dell’imbarco per Ponza, mentre i “cugini” di Ventotene salivano sul mezzo veloce per la loro isola.

Con sorpresa ho notato la porta del bar- sala d’attesa chiusa. Ho scattato una foto col telefonino e l’ho postata su “Facebook” (guai se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo) con il seguente commento: “La sala di attesa Laziomar è un bar privato? Oggi 1.1.2016 ore 16 era chiusa (ieri per chi legge – NdR). Meno male che non pioveva, per i passeggeri in partenza per Ponza alle ore 17,30” ; gli effetti del Capodanno!

Bar del Porto

Immediatamente ne è scaturita una discussione che riassumo:

  • Il nostro Sindaco Vigorelli mi ha chiarito che la Laziomar non c’entra, che la situazione attuale è dovuta alle famose lenzuolate di Bersani (il quale effettuò una lunga serie di privatizzazioni) per cui esercizio e sala di attesa furono privatizzati e comunque ha dichiarato il suo profondo rammarico per quella situazione per niente simpatica.
  • Altri “frequentatori di facebook” hanno osservato che una volta la sala di attesa con annessi servizi igienici era sempre aperta mentre l’angolo bar era chiuso da un’inferriata in assenza del gestore.
  • Anche il Sindaco di Formia, Bartolomeo, è entrato nel dibattito affermando che presto sarà approntato l’attracco al Molo Vespucci dove c’è già una confortevole sala di attesa (io intanto vi ho notato un vetro in frantumi) e che, cosa non meno trascurabile, l’Amministrazione Comunale di Formia introdurrà la tassa di imbarco per i turisti diretti a Ponza e Ventotene.

Una riflessione su quest’ultimo aspetto si impone.

I turisti che vengono a Ponza, sul biglietto pagano un sovrapprezzo: la tassa di sbarco a Ponza di € 1,50 (se non erro). Ecco che il Comune di Formia ha pensato: “Mica sto qui a guardare le quaglie che passano!” (tanto per citare l’autore delle lenzuolate) e così imiterà gli oculati amministratori isolani. C’è da supporre che la nuova gabella sia analoga a quella fissata dal nostro Comune, per cui il costo del biglietto per i turisti diretti nelle isole a questo punto lieviterà ulteriormente.

Insomma costerà sempre di più visitare Ventotene Ponza e allora occorre darsi da fare, da qui a maggio- giugno, per incrementare l’offerta turistica. Come?

Mitigando i paurosi vincoli che hanno ingabbiato Ponza, magari riaprire Chiaia di Luna, rendere fruibili altri siti archeologici, promuovendo manifestazioni ricreative e culturali.

Insomma gli “Addetti ai lavori” non stiano con le mani in mano, ma sono convinto: già sono seriamente impegnati su vari fronti mentre i dibattiti su facebook e altrove divampano…

 

Silverio Lamonica per www.ponzaracconta.it; in condivisione con www.buongiornolatina.it

1 Comment

1 Comments

  1. vincenzo

    2 Gennaio 2016 at 20:21

    Silverio sei il nostro Bellavista.

    “Bè diciamo che oggi il 60 % dell’umanità si muore ancora di fame “precisa il professore” e che il 30 % fa la dieta”.
    (Luciano De Crescenzo)

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