In settimana, precisamente giovedì alle ore 12,00 davanti al Sindaco Vigorelli e agli assessori Feola e Ambrosino, si sono incontrati i responsabili del calcio a Ponza: quelli dell’associazione Fornamare nelle persone di Giosuè Coppa e Andrea Zuddas e per la Polisportiva il presidente Biagio Rispoli. Si sono incontrati per definire le modalità di uso della struttura tensostatica anticipatamente data dall’Amministrazione Comunale in affidamento alla stessa Polisportiva.
C’è stato un lungo e anche appassionato colloquio e alla fine, al di là dei tatticismi dialettici del presidente Zuddas di Fornamare il presidenti della Polisportiva ha calato sul tavolo la sua proposta: l’utilizzo, da parte del Fornamare, della tensostruttura, deve essere regolata dalla cifra di 350 euro al mese.
Cifra discutibile? Cifra sostenibile? Cifra collaborativa o fredda tariffa? Cifra politica o cifra impolitica?
Avremo modo di regolare a breve questa faccenda, venale ovviamente, a modo nostro ma ora parliamo di calcio ancora una volta non giocato.
Infatti, domenica mattina veramente tutto era pronto: la tensostruttura era stata omologata e concessa a Fornamare per la partita casalinga, ci siamo recati al campo di buonora, alle 11,30. Infatti l’arrivo della nave, che trasportava i nostri avversari era previsto per le 12,30 e la partita si sarebbe dovuta iniziare alle 13,00.
I nostri avversari si erano imbarcati regolarmente al grido “Ponza stiamo arrivando”, ma c’era qualcosa che non quadrava: tra i pochi passeggeri non si riconosceva l’arbitro.
Qualcuno si può meravigliare di questo, ma per giocatori di calcio, riconoscere un arbitro è come per uno studente riconoscere un professore: arbitri e professori sono inconfondibili, entrambi cercano di apparire formali ed eleganti ma si rivelano discrezionali e arroganti. Infatti tra i pochi passeggeri, c’erano le due squadre di calcio, i dirigenti, l’arbitro che doveva dirigere la partita di seconda categoria ma l’arbitro che doveva dirigere la partita Fornamare-Polisportiva Stella non c’era sulla nave.
Questo è l’amarissimo messaggio inviato dal Presidente di ‘Stella’ al nostro mister Giosuè Coppa:
“Sicuramente visti gli ultimi episodi internazionali, gli attentati, il sangue sparso nella capitale francese quanto è accaduto quest’oggi nella nostra trasferta di campionato è nulla a confronto!
Però è doveroso raccontare ciò che è successo ad una squadra di serie D di calcio a 5… sì una squadra dilettante che pratica questo sport per passione, che sacrifica famiglia, amici, lavoro pur di non mancare ad un allenamento, che sacrifica il sonno, una domenica pur di non mancare ad una partita… una domenica iniziata alle 6 del mattino partendo con 2 macchine e un pulmino 9 posti per raggiungere il porto di Formia, attendere 1 ora il traghetto e farsi 3 ore di nave per raggiungere l’isola di Ponza!
Scendere in fretta dalla nave per prendere un pullman di linea che in 20 minuti ti porta vicino la tensostruttura e venire accolti dalla squadra di casa che era lì già da un’ora con la notizia che l’arbitro della gara non è stato fatto partire dalla federazione per uno scambio di persona con un direttore di gara che doveva presenziare ad una partita in programma a Gaeta rinviata all’ultimo momento per lutto!
Una doccia gelata dopo tutto quel viaggio… da lì in poi telefonate su telefonate con i vertici del Comitato provinciale di Latina e dell’Aia che si rimbalzavano le responsabilità… tutto questo senza avvisare la dirigenza ospite né con una comunicazione scritta né con una telefonata!
Una squadra dilettante come la nostra e come altre milioni in Italia che fanno sacrifici per portare a termine una stagione, che fanno fatica a causa della crisi a trovare aziende che sponsorizzino la squadra anche con cifre minime e che devono sobbarcarsi i costi di una trasferta che più o meno tra traghetto, pulmino colazione e pranzo ti costa 1200 €!
Chi pagherà per quanto è successo?
Sarà in grado il Comitato provinciale di Latina insieme all’AIA di prendersi la responsabilità di un comportamento così penoso risarcendo il danno economico causato?
Attenderemo con ansia le giustificazioni di questi personaggi che ci mettono un secondo a intascarsi 1880 € per l’iscrizione ad un campionato provinciale e che con meno di un secondo spariscono lavandosi le mani lasciando una squadra al proprio destino!
Una sola parola: VERGOGNA!”
Cari amici di Stella, noi di Fornamare spendiamo di questi soldi ogni 15 giorni, noi certamente solidarizziamo con voi, ma cercate di capire che i nostri sacrifici – per disputare un campionato dilettantistico con voi – sono di gran lunga superiori e spero che questo lo capiscano soprattutto i nostri Amministratori al Comune e anche alla luce della testimonianza del Presidente della Polisportiva Stella di Latina ci sostengano con contributi finanziari e con azioni concrete per permetterci di continuare a impegnarci, senza scopo di lucro, per una parte dei giovani di Ponza.