Ho letto, su Repubblica on-line, l’articolo riportato integralmente qui sotto, ieri mattina alle prime luci dell’alba. Mi ha fornito ‘in diretta’ la spiegazione dei fastidiosi rumori che mi arrivavano da fuori e che cercavo di non sentire, di non capire cosa significassero: che dopo un’estate di tregua (soprattutto per gli uccelli) si era riaperta la stagione della caccia.
Abito nella campagna di un paesino dei Castelli romani (Lanuvio) e la zona letteralmente pullula di cacciatori.
Anche l’articolo di Repubblica avevo pensato di non pubblicare, così come facevo finta di non sentire gli spari.
Ma come succede spesso quando vuoi eludere un problema, è il problema ti viene a trovare…
Così è accaduto ieri pomeriggio, un’ora prima del tramonto (altro orario molto sparacchiato).
Nel campo di kiwi vicino casa, a non più di 8-10 metri da me che ero sotto al tendone di foglie, uno sparo e un volar di piume, seguiti da un grande silenzio.
Per poco, però. La discussione tra me e il cacciatore è stata altamente sgradevole per entrambi e immagino anche per il Lettore cui la risparmio: mondi inconciliabili e senza possibilità di colloquio. A parte la rabbia impotente per l’uccello ancora caldo che tenevo tra le mani.
L’unica speranza sta nelle nuove generazioni, per quanto…
Da “La Repubblica di mercoledì 2 settembre, pag. 47; in ‘Cronaca di Roma’
Il triste ritorno della stagione della caccia
“Con un decreto a firma del presidente Zingaretti, al via il 2 settembre e non la terza domenica del mese, come disposto dalla legge nazionale”
di Margherita D’amico
Oggi oppure domenica, avete forse in programma una passeggiata nel bosco?
Desistete: esplosioni e pericoli potrebbero accompagnare la gita, e di questo ringraziate il governatore del Lazio. Anche quest’anno Zingaretti, al pari della maggior parte dei suoi colleghi — compiacere i cacciatori è un gemellaggio fra destra e sinistra — ha voluto la preapertura della stagione venatoria.
«Oggi i cacciatori tornano a sparare violentando ambiente, animali, leggi e buon senso. Ancora una volta la politica si è piegata alle richieste del mondo venatorio, infischiandosene della stragrande maggioranza di cittadini, contrari al massacro di animali selvatici per puro divertimento» hanno dichiarato in una nota stampa congiunta Animalisti Italiani, Enpa, Italia Nostra, Lav Roma, Lac Lazio, Lipu Lazio, Oipa, Sos Gaia e Wwf Lazio. «Con un decreto a firma del presidente Zingaretti, la caccia apre il 2 settembre e non la terza domenica del mese, come disposto dalla legge nazionale 157/92: per una risicata minoranza, che però sembra incutere gran timore all’amministrazione».
Non conta, a quanto pare, che il Piano faunistico venatorio regionale risalga al 1998, mentre la norma nazionale ne impone il rinnovo ogni 5 anni.
«Non solo tale disapplicazione rende illegittime le preaperture, ma anche la caccia in sé» spiega Annamaria Procacci, consigliere nazionale Enpa, mentre Giovanni Albarella, membro del Comitato tecnico faunistico venatorio Lipu, aggiunge: «Gli animali arrivano all’appuntamento con il piombo esausti da stravolgimenti climatici — vedi il caldo estremo — veleni, incendi e umana distruzione degli habitat. Molte specie poi stanno ancora ultimando le fasi di riproduzione, e anche se non cacciabili risentono effetti devastanti». Rammentando a Zingaretti gli impegni assunti in campagna elettorale, le associazioni citano il suo programma: «Fauna selvatica e parchi naturali sono un patrimonio regionale spesso viziato per interessi economici o di parte. La regione Lazio dovrà esercitare tutte le competenze e le facoltà atte a garantirne concreta tutela, condividendo iniziative in sinergia con le associazioni animaliste».
[Da: “La Repubblica” del 2 settembre 2015]
Sul sito leggi anche qui – https://www.ponzaracconta.it/2013/07/31/il-piacere-di-uccidere/ – dove è riportato (in file .pdf) un raccontino di non più di sette pagine – “Caccia proibita”, apparentemente di fantascienza -, illuminante per chi vuole farsi un’idea di cosa muove il cacciatore e di un possibile ‘correttivo’ da inserire, per rendere la caccia uno sport (cioè a pari condizioni di partenza).