Il viaggio de Lo Stracquo – l’arte che viene dal mare, iniziato a Ponza l’anno scorso, fa tappa a Ventotene: non poteva esserci avvio migliore, a giudicare dal successo del vernissage di venerdì 7 agosto. La cucina e l’enologia ponzesi si sono espresse ai massimi livelli con i contributi delle Antiche Cantine Migliaccio, dei ristoranti A Casa di Assunta, Da Igino, La Marina, Monte Guardia, dell’Hotel-Ristorante Le Querce, del Panificio Mazzella e con i prodotti sott’olio di Ventoinpoppa.
Accanto alle opere che abbiamo ammirato un anno fa a Ponza, compaiono numerose novità; i sassi di Ornella Vitiello, ad esempio, quest’anno diventano coloratissime scarpe.
Monia Sciarra e Franco Schiano si sono avvalsi per l’allestimento della supervisione di Publia Cruciani, artista che a Ponza è di casa e che quest’anno partecipa alla rassegna con un’inedita e originale Santa Candida.
Ventotene ha sviluppato negli anni un’offerta culturale coerente e di qualità elevata, allestendo manifestazioni che riscuotono grande apprezzamento tra i turisti e tra gli addetti ai lavori: ne sono esempi il festival letterario “Gita al Faro” e la rassegna di jazz. In questo contesto ben si inserisce Lo Stracquo, che non è solo esposizione di oggetti d’arte ma è evento in cui si intersecano e si supportano i linguaggi artistici della contemporaneità, la storia, l’antropologia.
Lo Stracquo nasce come lente attraverso cui guardare Ponza, esplorandone alcune dimensioni; durante il viaggio crescerà, si arricchirà dialogando con altre culture marinare, contaminandole e contaminandosi.
I ferri, i legni, le plastiche spiaggiati a Ponza, rinati come oggetti d’arte, dopo la sosta a Ventotene salperanno verso altri lidi.
Dovunque andranno, racconteranno Ponza.
Vento in poppa allo Stracquo!
Le foto sono di Vittorio Musella