Favola
.
Disse un asino:
“Dalla gente voglio anch’io
stima e rispetto”.
E presto fatto
si vestì come un leone:
superba criniera,
aspetto fiero,
corporatura austera.
Ovunque passasse
chi si ritraeva,
chi si celava,
chi si cuciva la bocca,
chi si toccava sotto.
L’animale si beava
della sua presenza,
si sentiva potente,
si vedeva eccellente.
.
Una lucertolina,
a quell’aspetto così tronfio
non represse il suo capriccio,
e tirò fuori la lingua.
Gli fece uno sberleffo,
piccolo ma sentito,
rumoroso quel tanto che si capì.
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L’asino irritato
tirò fuori la voce e…
ragliò,
come un asino
ragliò disteso.
La sua natura
si palesò intera
e da quel simulacro severo
uscì un raglio d’asino vero.
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Poverino…
cadde la maschera
e cadde ogni apparenza.
Chi è asino
raglia soltanto,
raglia.
La sua natura non sbaglia.
.
Nota: chi è l’asino; chi è la lucertolina ?
I giochi sono aperti.