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Settimana torrida, non solo a causa di Flegetonte. Eppure avevamo cominciato bene, con i due articoli seri, chiari ed esaustivi degli Enzos: Bonifacio sulla cartografia, Di Fazio sulla crisi greca.
Mentre La crisi nostrana, ossia il deficit di quattro milioni e rotti, dipende dal mancato scutuliamento dei tappeti, come spiegò a suo tempo Titì, cacciuttiello d’esperienza; è perciò di competenza delle imprese di pulizia, non di bancari, ragionieri e revisori dei conti; altro che vendere i gioielli di famiglia!
Laziomar continua a coccolarci, a carezzarci, a trastullarci, a viziarci: regala ai turisti che dovrebbero partire da Ventotene un supplemento di mare e sole, posticipando all’ultimo momento l’orario della corsa; fornisce un servizio gratuito di docce, con l’acqua che sgorga dal soffitto del salone del Quirino; apre le biglietterie appena un’ora prima della partenza, evitando così all’utenza lunghe e sfiancanti file per informazioni, richieste di rimborsi – che in ogni caso non verrebbero effettuati – e tutte le incombenze associate alle variazioni d’orario.
Laziomar, per piacere, datti una calmata, tutte queste manifestazioni d’affetto ci mettono a disagio, non sappiamo come ricambiare…
Bisogna però dare atto alla coccolona di essere riuscita, con due navi scalcagnate e due aliscafi, a portare a Ponza, nel fine settimana passato, ben ventiduemila … no quarantunomila… no cinquantacinquemila passeggeri… come informa la stampa locale. Tombola! Per gli amanti della smorfia, 22 = ’u pazz’, 41 = ’u curtiello, 55 = musica in piazza. Vabbè, diciamo che Laziomar ha trasportato ‘gran parte’ dei vacanzieri di cui si dà notizia; qualcuno sarà arrivato con mezzi propri, infatti la rada era affollata di barche; qualcun altro sarà arrivato con le compagnie di navigazione concorrenti. Parecchi sono arrivati a nuoto; risulta che il 70% abbia nuotato in stile delfino, il 68% in stile libero, il 50% a rana; d’accordo, i conti non quadrano, ma quando mai i conti relativi ad arrivi/partenze e alle presenze hanno quadrato?
“Samip 2012” pretenderebbe di accomodarsi nei locali del centro ‘Il Veliero’ per una riunione del comitato di quartiere, magari con l’aria condizionata e le luci accese. Gradirebbe per caso anche un rinfreschino? Di questo passo, Ponzaracconta richiederà i Cameroni per discutere di confino, il ‘Movimento 5 Stelle’ vorrà la sala consiliare per sparlare di Acqualatina, qualche altro sfasulato domanderà di utilizzare l’abitazione del Sindaco per parlare di fari e fanali… E i ristoranti, e la sala parrocchiale, che ci stanno a fare? Giustamente, alla Samip è stato risposto che “per motivi logistici non è possibile concedere l’uso per il periodo richiesto”; ‘logistico’ è aggettivo-petrusina, ad esempio con la locuzione ‘supporto logistico’ venne designato il vitto-alloggio-lavatura-&-stiratura dei partecipanti a PonzaEstate.
In ‘Prima che il tempo cancelli le tracce‘ Franco De Luca introduce un nuovo gioco di società; chi indovinerà cognome, professione e anno di nascita di Luigi vincerà una crociera per due in Corsica (Haute Corse, per dirla alla Sandrò Russò). Come aiutino, vi diremo che erano i tempi in cui Gassman descriveva Ponza come suo buen retiro, tra giri in barca e soste in libreria. Dite la verità: pensavate di dover indovinare il nome del protagonista della scenetta, di cui l’Autore fornisce l’identikit completo? Vi piace vincere facile, eh?
Mostri marini popolano gli abissi, grossi rufoli zompettano sugli scogli, disturbati, rispettivamente, da Sandro Russo e da Franco De Luca; la più fetente delle creature marine sguazza nei paraggi dello Scoglio Rosso e fa danni in continuazione: Sang’ ‘i Retunne, come spiegato in tre articoli (l’ultimo di sabato pomeriggio) e da Silverio Tomeo nei Commenti, è il fondatore del gruppo ‘Riprendiamoci Ponza’; per assumerne l’amministrazione si è ingenerata una confusione tra identità reali e virtuali che neanche Pirandello sarebbe stato capace di architettare.
A terra, in zona Banchine, fa invece danni Billy, cane di Giggino; la colpa, naturalmente, è di Assuntina.
La temperatura raggiunge livelli altissimi nella giornata di sabato, in cui viene compilata l’epicrisi; allo sbarco dei parlamentari Cinque Stelle (5 = la mano) sono stati registrati 48 gradi (48 = il morto che parla, anzi urla per le condizioni in cui versa il cimitero). Lo scambio di opinioni tra M5S e Acqualatina si arricchisce di nuovi capitoli: ne abbiamo dato notizia e continueremo a farlo.
Concludo questa epicrisi con una nota seria.
Porgo l’ultimo riconoscente saluto a Lucia Greca: disponibile, ironica, acutissima, mi ha raccontato la Ponza degli anni del confino, mi ha permesso di individuare i luoghi, di recuperare episodi di vita quotidiana. I racconti di Lucia (e di Maria, di Filomena, di tutti gli altri testimoni), privi di retorica e di conformismi ideologici, sono tra i più bei regali che ho ricevuto da Ponza.