la Redazione
Abbiamo appena appreso della morte di Antonietta Vitiello, la centenaria ponzese di Verona, cui Ponzaracconta aveva dedicato una bella pagina in occasione del suo centesimo compleanno festeggiato il 31 ottobre dello scorso anno (leggi qui)
Antonietta è venuta a mancare serenamente stamattina.
Ci piace ricordarla con alcune foto di quel compleanno ed in particolare con quella che la ritrae sorridente davanti alla torta al cioccolato di cui Antonietta non si privava mai quando c’erano le grandi occasioni… come questa che la consegna all’ultimo viaggio della vita.
Ai figli Vittorio ed Italia e alle persone a lei più care e più vicine, le sentite condoglianze della Redazione.
Rosanna Conte
3 Maggio 2015 at 11:22
Cara Italia, dài un bacio alla tua cara mamma. Cordiale, disponibile e affettuosa, ha sempre conservato i legami affettivi coltivati da giovane e, quando avevo occasione di incontrarla, mi chiedeva di mia madre continuando la tradizione di rispetto e amicizia che legava le loro madri.
Sono generazioni di un altro stampo. Chissà se noi siamo in grado di uguagliarle!
Sandro Russo
3 Maggio 2015 at 12:20
Italia e Maurizio carissimi,
ricordo che l’estate scorsa non è voluta venire a Ponza perché non se l’è sentita di affrontare il viaggio; l’ho vista l’ultima volta l’estate precedente, quando si è messa a chiacchierare insieme a noi, a ricordare lucidamente gli anni della miniera di bentonite e a commentare una foto di gruppo che ritraeva tutti i lavoratori.
Ci mancheranno la sua memoria e la sua calda presenza.
A voi e famiglia le mie più sentite condoglianze
Luisa Guarino
3 Maggio 2015 at 16:49
Oggi la tristezza per questa scomparsa per me non è solo da condividere, ma da vivere: Antonietta appartiene alla mia famiglia e io alla sua, il che non è così automatico come potrebbe sembrare. Mio padre è stato sempre molto legato ai parenti degli Scotti, tant’è che mi ha messo il nome di una sua cara zia, “Luisella int’i palètte” (appunto le palette di fichi d’India caratteristiche degli Scotti). Così, è stato ancora più semplice per tutti noi sentirci sempre legati a loro. Quando c’erano ancora zia Titina (madre di Antonietta) e zia Antonietta, sua sorella, festeggiavo quasi sempre il mio compleanno, che cade in piena estate, su da loro. Perché erano il perno e le radici della nostra famiglia. E così è stato poi con Antonietta, finché lei se l’è sentita di venire a Ponza d’estate, fino a pochi anni fa, come ricorda anche Sandro. Ci sentivamo al telefono, l’ultima volta venerdì pomeriggio: la voce sempre vivace, la mente lucidissima. Di lei conservo solo ricordi belli. Grazie, Antonietta carissima, per tutto il bene che ci hai sempre voluto e continuerai a volerci.
Enzo Di Fazio
3 Maggio 2015 at 19:11
Antonietta la conoscevo da quando ero ragazzino. Viveva a Verona ma non c’era estate che non venisse a Ponza. Essendo vicini di casa, sugli Scotti, nel periodo delle vacanze non c’era giorno in cui non ci si vedesse. Erano quelle le occasioni per dirsi dei mesi invernali ma anche per scambiarsi le primizie di stagione: i fiori di zucchini e l’insalata del giardino di mio padre con i fichi che l’albero di zia Titina (la madre) produceva in grandi quantità. Antonietta aveva una grande comunicativa. Amava intrattenersi spesso a chiacchierare del passato e del presente sul bel terrazzo di casa nelle ore fresche del dopocena con di fronte la baia di Sant’ Antonio illuminata. Nel tempo quel cortile ha dovuto registrare delle assenze come quella lontanissima di mia madre e quelle successive di Totonno (il marito) e mio padre, ma il gusto del colloquio e la capacità di raccontare non le sono mai mancate, come ha dimostrato nell’intervista che le feci in occasione dei suoi cent’anni.
L’ultima volta l’ho sentita a Pasqua per gli auguri e, nella circostanza, curiosa e disponibile come sempre, si dichiarò pronta per raccontare ancora. Mi ero riservato di risentirla ma non pensavo di aver così poco tempo a disposizione.
A Vittorio, Italia, Maurizio, Paolo e alle famiglie le mie più sentite condoglianze.