la Redazione
Scrive oggi Ilvo Diamanti su Repubblica:
Primo maggio, è la Festa del lavoro e dei lavoratori. Un rito di passaggio, con un mese d’anticipo, verso la Festa della “nostra” Repubblica. Fondata sul lavoro, come recita l’articolo 1 della Costituzione. Per questo è difficile vivere questo giorno di festa senza inquietudine…”
… e continua ricordando i paurosi dati che vengono dalle ultime indagini Istat:
tasso di disoccupazione al 13% (ritornato a salire dopo una flebile riduzione dei mesi passati) con disoccupazione giovanile al 43%. Che significa quasi un giovane su due senza lavoro. E ciò a dispetto di tutti gli sforzi ed i tentativi politici e normativi che si stanno facendo.
Non c’è, perciò, molto da festeggiare. C’è forse, piuttosto, bisogno di meditare.
Buon 1° Maggio, comunque, a tutti coloro che un lavoro ce l’ hanno e a quelli che lo stanno per intraprendere.
A quel 43% di giovani senza lavoro, di cui molti – sappiamo – hanno smesso anche di cercarlo, diciamo di non abbattersi e di dar sfogo alle proprie idee che spesso prendono stimolo e corpo proprio dalle situazioni di crisi.
Ha scritto Einstein:
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, prendono vita le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’ …”
Buon 1° Maggio a chi ha idee da mettere a frutto!