la Redazione
“Ponzaracconta fa opposizione letteraria” sostiene un nostro amico, e Silverio Guarino si domanda se per caso non andiamo spesso fuori tema (leggi qui); ma la parola è scomparsa da tempo dalla pratica scolastica e dai dizionari, sostituita dalle diciture saggio breve, analisi del testo, eccetera… pertanto, non esistendo più il tema, non c’è nemmeno il pericolo del fuori-tema.
In realtà Ponzaracconta non è nata per fare opposizione sostituendosi a chi, istituzionalmente, deve esercitare questa funzione; è stata da sempre e volutamente luogo d’incontro, suo malgrado è divenuta sede di scontro.
Ponzaracconta vorrebbe dar voce alla società civile, non sostituirsi ad essa; ma la società civile è spesso afona oppure preferisce il falsetto e i toni rissosi; ad ogni modo, nessuno intende surrogarla e deresponsabilizzarla.
La società civile talvolta esprime con toni sobri e fermi le proprie esigenze, i propri diritti; fa leva sul ragionamento, non sul facile pietismo; parla al cervello anziché alla pancia. Ponzaracconta le dà voce ed è al suo fianco.
Ad aprile dello scorso anno la signora Maria Mercedes Mazzella rappresentò al Sindaco, tramite Ponzaracconta, le esigenze del figlio e di tutti i portatori di handicap; denunciò una situazione inaccettabile al momento dell’imbarco su navi Laziomar e durante il viaggio, chiese il rispetto dei diritti previsti dalle leggi dello Stato – nello specifico dalla legge 104 del 1991- ed esortò il Sindaco ad attivarsi (leggi qui, l’articolo e i commenti).
Il Sindaco ci chiese ed ottenne l’indirizzo della signora Mazzella; questa redazione osservò che, dal momento che la questione era stata posta pubblicamente attraverso Ponzaracconta, sarebbe stato opportuno che gli sviluppi della vicenda venissero partecipati al sito o fossero comunque resi pubblici.
L’episodio che si è verificato ieri 27 aprile all’imbarco (leggi qui), dimostra in modo inequivocabile che nulla è cambiato rispetto a quanto descritto dalla signora Mazzella. Anche un’altra lettrice elencò le numerose richieste di rimozione delle barriere architettoniche inutilmente inviate sin dal 2002 alle sedi competenti: Prefetto, Asl, Ministero dei Trasporti, direzione Caremar (leggi qui, l’articolo e i commenti).
Ponzaracconta ha cercato di mantenere viva l’attenzione sul tema con un pezzo dai toni leggeri, come fa spesso; è andata a consultare la carta dei servizi Laziomar, ha letto (a pag. 8) che “presumibilmente” entro il 2015 anche il traghetto tradizionale (ossia il Quirino) sarà dotato di un sistema servo-scala; Ponzaracconta allora si interroga sul senso dell’avverbio, si chiede come si possa spiegare a un cittadino italiano che i suoi diritti potrebbero essere rispettati, presumibilmente, con quindici anni di ritardo rispetto a quanto prevede la legge. Ponzaracconta prova a cercare una spiegazione, ma talvolta impiega tanto tempo…
Ancora ad aprile, ma dell’anno in corso, si è riunita in Regione la ‘Cabina di Regia del Mare’ – evento riportato da molte testate on-line (una tra tante: leggi qui) -, presenti cinque assessori regionali (Fabiani, Refrigeri, Civita, Ricci, Sartore), sindaci e rappresentanti di categorie. Viene redatto un verbale dal quale risulta che Laziomar ha staccato circa 60 mila biglietti in più rispetto all’anno passato: la Cabina di Regia deduce che a Ponza e Ventotene c’è stato un incremento negli arrivi di alcune decine di punti percentuali.
Sessantamila: cifra di tutto rispetto, che sicuramente ha meritato un brindisi; trattandosi della regione, altrettanto sicuramente nei flute sarà stato versato un pregiato brut millesimé, mica acqua fresca e gazosa. Sessantamila, capite? Più del 50% dei passeggeri che sono sbarcati a Ponza tra maggio e settembre 2014, che sono stati 112mila.
“Non sono mica cicerchie”, osserva il nostro Sindaco; che neanche sarebbero da disprezzare, considerando prezzo e quantitativo di produzione del pregiato legume. Comunque, sono sessantamila e non sono cicerchie: se tali fossero, Minicuccio ‘a vocca storta o un suo erede spiegherebbe che non si tratta di 60mila legumi in più rispetto a quelli arrivati l’anno precedente, bensì delle cicerchie provenienti da Terracina, che sino all’anno passato hanno pagato il biglietto a Snip&Snap e, dal 2014, lo pagano a Laziomar avendo quest’ultima ottenuto la gestione della tratta Terracina-Ponza.
Le cicerchie arrivate a Ponza, spiegherebbe Minicuccio, sono complessivamente diminuite tant’è che, assumendo come intervallo temporale di riferimento il mese di agosto, il numero degli arrivi è in perenne decrescita: dai 117 mila nel 2012 si è passati ai 105 mila del 2013 (-10%) e ai 97 mila sbarchi nel 2014 (-7,6%).
Non essendo le sessantamila unità riferite a cicerchie, il conteggio non è stato fatto nella puteca di Minicuccio bensì nella ‘Cabina di Regia del Mare’ della Regione Lazio; i conteggi non sono stati eseguiti su carta alla buona, rappresentando i numeri con cococchi e mazzarelle ma sono stati elaborati da un raffinato e costoso software di ultima generazione.
Ne è risultato un attivo di sessantamila passeggeri, come dichiarato da cinque assessori e compagnia bella.
Se fossero state cicerchie, Minicuccio avrebbe detto: “E porta zero”.
Ora, qualcuno si stupisce che, con simile Cabina di Regia, l’aliscafo parta se e quando ha voglia e il traghetto presumibilmente sarà messo a norma l’anno di poi e il mese di mai?
Foto d’epoca del porto di Ponza: ‘a puteca ‘i Minicuccio era ubicata nei locali in cui oggi c’è la gelateria
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Immagine di copertina. Una vecchia foto di Minicuccio