Attualità

Fuori tema

 di Silverio Guarino
Funambolo

 

Ricordo che a scuola, in occasione dei compiti in classe di italiano (il famoso “tema”) non ero particolarmente brillante, pur ottenendo voti dignitosi e talora eccellenti, ma nello scrivere non ero mai andato “fuori tema”.
Ricordo ancora la delusione sul volto di quelli che erano veri artisti del “bello scrivere” che vedevano valutati con un “2” (2/10, ovviamente) i loro componimenti, perché “fuori tema”.

L’oggetto del mio “tema” di oggi è che la redazione di “Ponzaracconta” ospiti, talora, contributi “fuori tema” (il tema è: Ponzaracconta, prima che il tempo cancelli le tracce…”).

Disquisizioni colte e graziose, argomenti disparati e vari, traduzioni, romanzi, poesie, pensieri, opinioni, spesso “fuori tema” (il tema è: Ponzaracconta, prima che il tempo cancelli le tracce…”).

C’è da dire che gli stessi docenti di allora premierebbero quei lavori “fuori tema” di allora con un bel “10” (10/10, ovviamente) per la bellezza dello stile e del componimento, anche se “fuori tema”.

Ma forse i “fuori tema” da me riscontrati su “Ponzaracconta” possono configurarsi nel fatto che la redazione di Ponzaracconta ha particolare considerazione di quella figura retorica denominata con il termine di “anacoluto” (laconicamente: “non conseguente”) che, tradotto in ponzese o in antoniodipietrese, potrebbe diventare: “ma ch ci’azzecc”, rispetto a: Ponzaracconta, prima che il tempo cancelli le tracce…

Cascate_Vittoria_nello_Zimbabwe

2 Comments

2 Comments

  1. vincenzo

    23 Aprile 2015 at 10:01

    Caro Silverio, io ero uno che andava fuori tema ma lo facevo per motivi ideologici. Prendevo spunto da una frase, da una parola del testo del professore e mi inventavo comizi. Devo dire che la professoressa era molto tollerante perché trovava i miei scritti creativi per cui mai fuori tema: “visto che comunque si mescoli la materia si può trasformare ma la sostanza rimane immutabile: l’esistenza dell’uomo breve per cui va scritta per essere ricordata”.
    Ebbi però dei grossi problemi all’esame di Stato, infatti mi bloccai davanti al foglio che rimase per ore bianco perché in quel caso a giudicarmi non era una persona che aveva un rapporto con me ma degli esaminatori che avevano il compito di misurare in base a dei criteri “oggettivi”… cazzate!

    Io forse oggi non vado fuori tema ma secondo me nessuno è mai fuori tema!

    Infatti: se leggo un libro, una poesia, faccio un viaggio, ho un sogno o un incubo queste cose le ho fatte io, un ponzese che vuole essere in qualche modo ricordato, da ponzesi, e non misurato da una commissione d’inchiesta, per cui scrive le sue sensazioni, progetti, idee con fiducia di essere compreso.
    E fra centinaia di anni qualcuno leggendo saprà che Silverio Guarino era un musicista, aveva tante chitarre, amava la musica, aveva tanti dischi, era un secchione e dava lezioni d’estate ad di là della sua nota e nobile professione.

  2. Gabriella Nardacci

    26 Aprile 2015 at 17:43

    Ritengo, oggettivamente parlando, che l’articolo “Fuori tema” di Silverio Guarino abbia consolidato un “dubbio” che già Luisa aveva evidenziato in “Ragù della domenica.13. Epicrisi di Pasqua”. Parlando del mio pezzo sulla scuola, tenne a precisare: “…il pezzo di Gabriella Nardacci sulla scuola mi piace di più quando si cala in quella che potrebbe essere la realtà isolana…”.
    Ho avuto l’impressione che generalizzare un argomento di così attuale e grande risonanza e proporlo in un sito come Ponzaracconta, fosse un’intrusione “fuori tema”, come spesso mi è capitato di pensare per altri miei pezzi pubblicati ma avevo anche pensato di proporre qualcosa di “seminale” così da dare spazio alle voci Ponzesi nel raccontare di esperienze educative all’interno dell’isola: cosa che non è mai avvenuta.
    Ritengo assolutamente giuste le considerazioni di Silverio Guarino ed è importante che il sito dia spazio solo ed esclusivamente a chi ne è dentro e a chi ha contribuito e contribuisce “…a raccogliere la cultura di Ponza e dei Ponzesi, prima che il tempo ne cancelli le tracce”.
    Ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato i miei pezzi. Li ho scritti convinta dei miei pensieri e ve li ho proposti in nome dell’amore per la vostra isola che un po’ sento appartenermi per mie ragioni di cuore.
    Continuerò a seguirvi tutti con grande affetto.
    Cordialmente.
    Gabriella Nardacci

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