Io la mattina mi guardo i piedi e dico una preghiera: San Silverio, lascia intatti questi piedi, non fare scomparire i calli, non guarire l’unghia incarnita, non raddrizzare l’alluce valgo, mantieni tutti i duroni; san Silve’, fammi la grazia: scordati dei miei piedi, non mi fare nessun miracolo. Perché i piedi sono pur sempre un mezzo di trasporto e io, ultimamente, ogni volta che vengono annunciati miglioramenti e miracoli nel settore trasporti, mi metto paura.
Prendiamo il caso dei dieci giorni di aprile in cui prenderemo ‘a gratis’ l’aliscafo delle 10,45 da Formia, quello che normalmente viaggia deserto: è per risarcirci dei disagi dovuti alla sottrazione di un aliscafo per manutenzione, dicono; in questi casi, per contratto, la Laziomar dovrebbe noleggiare un mezzo sostitutivo spendendo quei dodicimila euri al giorno. Considerando che un biglietto residenti costa 7,50 euro, per andare in pari ogni giorno a Formia dovranno imbarcarsi 1600 residenti ponzesi oltre i non residenti; ci vorrà una Costa Concordia, altro che aliscafo.
Ecco, io invece di questo miglioramento avrei preferito pagare i 7,50 euro e viaggiare normalmente, su un aliscafo da 150 posti, come prevede il contratto; e poi, se si fa un contratto, perché bisogna cambiare in corso d’opera?
Pure per le corriere ci saranno grosse novità, stupefacenti miracoli: viaggeremo su autobus abbastanza nuovi (di età inferiore a 15 anni), prevalentemente climatizzati, nel rispetto della capienza prevista dalla carta di circolazione, e fin qui nessuna meraviglia, ci mancava solo che il contratto tra comune e TPL prevedesse che viaggiassimo in numero triplo rispetto a quanto stabilito dalla carta di circolazione oppure secondo le decisioni di Maria.
Il miracolo sta nei controlli di cui, da quest’anno, si occuperanno i vigili urbani; invece fino a ora, dato che viaggiavamo sui carri bestiame, i controlli erano di competenza delle guardie zoofile. In cambio dei miracoli futuri, nel presente il prezzo dei biglietti è aumentato.
San Silve’, fammi la grazia: nessun miglioramento, nessun miracolo per questi bei piedi miei.