di Angela Caputi
In Redazione abbiamo notato un inatteso e inesplicabile gradimento (stimato in accessi) per le poesie di Angela Caputi. In attesa di formulare una ipotesi plausibile di comprensione del fenomeno, non esitiamo ad insistere…
L.R.
Conferenza
Sei volontari della cultura a tutti i costi
dislocati tra sedie deserte
en attendant l’evento
– qualunque – comunque – purchè –
per personali motivi
Al tavolo in coppia
la speaker
disagio nei lunghi capelli
l’intellettuale
un po’ grigio piombo sebbene piacente
residui d’amarezza
in un bicchier d’acqua affogati
Fu raffinato il racconto
benché poco più di una cronaca
e però pervicace fu il pubblico
eroico manipolo
Ciascuno
pose questioni
ebbe congrue risposte
ammiccò sorrise scosse la testa
sciolse la sciarpa
sbottonò il cappotto
avanzò in prima fila
replicò risoluto
e il letterato
vampa d’intellettuale passione
scansò il suo microfono
rilanciò
si versò nel bicchiere altra acqua
bevve d’un fiato
divagò fuori dai denti
riscosse applausi
strette di mano
Si salutarono tutti alla fine
seppure con qualche incertezza
Ognuno si ritirò
nei suoi precedenti
motivi
l’ultimo chiuse la porta
Fuori aveva smesso di piovere
la notte era umida e quieta
i lampioni lucidavano a cera la piccola piazza
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