Ambiente e Natura

Per una crescita politica

di Francesco De Luca
La Befana vien dal mare

 

Tempo addietro scrissi qualche riflessione partendo dalla domanda: le amministrazioni comunali sono espressione di interessi economici? (leggi qui).
La risposta accorta è che , ogni espressione politica sottintende forze economiche in ansia per palesarsi.

La storia lo ha ampiamente confermato. Da qui però occorre andare più in profondità e vedere di quali interessi si tratti.

Chiarisco: le formazioni politiche di destra – tanto per restare nelle distinzioni classiche – portano alla ribalta le richieste della borghesia, e quelle di sinistra contrappongono ad esse le richiesta del salariato. Fin qui siamo nel campo dell’assodato. Ma, andando a chiarire ulteriormente queste affermazioni, appare chiaro che le richieste borghesi sono inerenti ad una classe sociale, e non a singoli. Alla stessa maniera, le richieste dei salariati si riferiscono ad un settore della società civile, e non a singoli.

Ora, andando alla situazione cittadina: una amministrazione, per quanto di colore definito, ha per mandato politico gli interessi degli Amministrati tutti (non dei singoli amministratori – per essere chiari ).

Questo in astratto, perché poi il disbrigo degli appalti, delle autorizzazioni, dei permessi, lascia campo agli Amministratori di dimenticare il mandato elettorale e favorire alcuni a danno di altri. Il che comporta che il danno si allarghi inesorabilmente a tutta la comunità. Come è avvenuto nelle ultime vicende municipali di Ponza. L’interesse di tutti gli Amministrati è stato stravolto per vantaggi sui quali la Magistratura sta indagando.

Quella è storia di ieri, e oggi ? Oggi siamo avvertiti: le decisioni che implichino finanziamenti onerosi che pieghino il territorio a funzioni economiche importanti devono esplicitare ai cittadini quali categorie sociali trarranno vantaggi e in quale misura l’interesse pubblico venga tutelato.

Si pensi soltanto un poco cosa implichi la costruzione di un porto.

Si dimentichino le frasi fatte: è un’ opportunità unica per il paese; potenzia l’economia; allunga il periodo turistico e così via. Tutto vero. Con un grande SE.

Se vengono rispettate condizioni di garanzia. Garanzia per il territorio affinché non sia mercificato a danno della sua natura storica, garanzia per la cittadinanza direttamente e indirettamente implicata, garanzia per lo sviluppo futuro.

Fermarsi ad osannare la volontà di fare un’opera pubblica e non considerare le implicazioni fisiche, umane, sociali, è infantile.

Le Amministrazioni comunali sono espressione di interessi economici ? Sì, e devono garantire prioritariamente gli interessi economici e sociali della comunità.

2 Comments

2 Comments

  1. vincenzo

    6 Gennaio 2015 at 12:16

    Sei partito da una analisi politica di grande respiro e poi per l’ansia di essere breve sei finito nel solito messaggio generico: stiamo attenti!

    Chi deve stare attento a chi rivolgi il tuo messaggio: alle forze sociali e quali sono?
    Alle forze politiche e quali sono?

    Questa amministrazione è di destra o di sinistra?
    Quella di Porzio era di destra o di sinistra?
    Quella di Balzano era di destra o di sinistra?
    Quella di Ferraiuolo era di destra o di sinistra?
    Tutte queste amministrazione quali interessi hanno tutelato? Quelli individuali di destra o quelli collettivi apparentemente di sinistra?

    Ma poi, dopo aver messo in movimento la ricerca storica dei blocchi sociali e economici per cui politici, alla fine dici: le amministrazioni devono garantire prioritariamente gli interessi economici e sociali.

    Quindi tutte le amministrazioni?
    Ma tutte le amministrazioni che si sono succedute dovevano fare questo perché nessuna è stata esplicitamente di sinistra o di destra o perché è un dovere dell’impegno pubblico di una amministrazione comunale, al di là che sia di sinistra o di destra?
    Qualcuno infatti ci aiuta suggerendoci, quando vuole, che a dettare l’azione delle amministrazioni pubbliche sono le leggi a cui tutti si devono attenere che siano di destra e o di sinistra.

    Ma io tutto questo mi sembra di averlo superato, individuando una realtà, una esistenza condivisa o da condividere da difendere: io ho detto che chi vuole lavorare per il bene comune deve aiutare ad elaborare un progetto di sviluppo per questa isola e come punto di partenza deve avere la salvaguardia della residenza per cui non mi vado a perdere in analisi che utilizzano armamentari ideologici.

    Tu hai parlato di porti, Domenico ha parlato di desalinatore, qualcun altro parlerà di Frontone, qualcun altro parlerà di Chiaia e così via ed ognuno ha una idea in base alle sue conoscenze generali o interessi particolari, ma che cosa succede anzi che cosa è successo nel tempo? Che le strutture che concretamente si realizzano sono il frutto di azioni improvvisate, opportunità prese al volo, operazioni di respiro molto corto.
    Pensate alla piazzetta di Giancos o al marciapiede di S. Antonio in costruzione, oppure ai lavori di messa in sicurezza di Chiaia di Luna.

    Un altro esempio: questa amministrazione porta avanti un Piano Regolatore Portuale approvato dall’amministrazione Porzio nel 2003 e Porzio mentre con la mano destra lo approvava poi con la mano sinistra lo smentiva negli anni successivi.

    Ragazzi questa è la realtà: senza un progetto condiviso non andiamo da nessuna parte. Per ricordare il nostro recente dibattito: il dottore Sandolo è passato da 40 anni e ancora non abbiamo saputo non solo risolvere il problema in zona Cala dell’Acqua ma neanche di avere delle soluzioni condivise. Questo è il nostro dramma!

  2. Silverio Tomeo

    6 Gennaio 2015 at 12:55

    Il progetto da condividere non può essere condiviso da tutti, ma solo da una parte. Partito viene da “parte”, che non è il tutto. A livello minimale e civico, e dopo il collasso dei partiti, anche una lista civica è a tutti gli effetti un “partito civico”. La democrazia vuole una pluralità di attori politici: quindi come minimo due liste a contendersi l’Amministrazione su progetti differenti e non condivisi. Il partito dei “residenti tutto l’anno” non esiste, e neppure quello dei bar e delle barberie. Per la questione del porto e della prossima conferenza dei servizi in Regione ho già allertato il consigliere regionale di SEL e Legambiente Lazio, per intanto.

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top